Viviamo sempre più in ambienti sterili che hanno ridotto le malattie infettive, ma hanno fatto aumentare le allergie, soprattutto nei bambini.
Nell’eccedere nell’utilizzo dei prodotti igienizzanti, si riduce l’esposizione dell’organismo a virus e batteri, e il sistema immunitario è sempre più indebolito.
Una soluzione naturale ed efficace, senza l’impiego di farmaci, è il trattamento termale.
Quando i bambini soffrono di patologie influenzali legate al cambio di stagione, come raffreddori, otiti, o in primavera riniti allergiche, un ottimo rimedio è il trattamento termale.
Le terapie più indicate per i bambini sono: le cure inalatorie, gli aerosol, il politzer crenoterapico, le irrigazioni, la fango-balneoterapia e anche i bagni caldi nelle piscine termali. Nello specifico:
– nelle cure inalatorie le inalazioni sono una miscela di grosse particelle di vapore, caldo-umide, frammiste ad acqua termale e di conseguenza agiscono prevalentemente sulle alte vie respiratorie
– nell’aerosol l’acqua termale è frammentata in particelle di piccolissimo calibro che conseguentemente possono raggiungere anche le basse vie respiratorie
– nel politzer crenoterapico la terapia per i piccoli consiste nell’invio del gas dell’acqua sulfurea nella tuba passando dal naso con una piccola olivetta posta nella fossa nasale. Per bimbi di maggior età, si opera con l’insufflazione
– nell’irrigazione nasale si pratica il passaggio nelle cavità nasali di soluzioni idrominerali
– nella fango-balneoterapia è applicato sulla pelle fango maturo
– nell’acqua delle piscine termali si eseguono veri e propri bagni in ammollo.
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I bambini possono fare i bagni alle terme?
Nel caso di bagni in acqua termale è importante che i bimbi facciano bagnetti brevi da massimo trenta minuti, ripetuti nel tempo e intervallati da sieste negli appositi spazi relax.
Altro fattore fondamentale è la temperatura che non deve superare i 35°C. In alcune piscine termali in cui si raggiungono anche i 40°C, è proprio vietata la balneazione dei bambini.
Sottoponendosi a un ciclo di cure termali (sia per adulti che bambini), l’importante, è non interrompere le cure per non vanificarne l’effetto positivo. Uniche eccezioni sono l’interruzione delle cure da riacutizzazione della malattia o la cosiddetta idiosincrasia, in realtà molto rara, che comporta un’intolleranza dell’organismo verso i componenti dell’acqua termale accompagnata da un’imponente reazione clinica.
Cure termali e Servizio Sanitario
Le cure termali hanno una durata complessiva di 12 giorni, con uno di sospensione a metà ciclo.
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede una convenzione con gli stabilimenti termali per i bambini dai 6 ai 14 anni, con il solo pagamento del ticket di 50,00 €.
Mentre sotto i 6 anni i piccoli, sono esenti da spese sanitarie, se la famiglia ha un reddito familiare che non supera i 36.152,00 €.
Per accedere alle cure termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale con il solo pagamento del ticket, è necessario rivolgersi al proprio pediatra il quale, redigerà la diagnosi con la relativa impegnativa con la specifica delle cure termali da eseguirsi.
Invece per fare le cure a pagamento è sufficiente la visita di ammissione da parte del medico termale.
Le Terme anche per i bambini possono quindi essere un ottimo rimedio contro molte patologie, applicando anche il principio della prevenzione.