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Quali sono le cure termali più adatte per i bambini?

Sonia Brunelli
bambini terme

bambini termeViviamo sempre più in ambienti sterili che hanno ridotto le malattie infettive, ma hanno fatto aumentare le allergie, soprattutto nei bambini.

Nell’eccedere nell’utilizzo dei prodotti igienizzanti, si riduce l’esposizione dell’organismo a virus e batteri, e il sistema immunitario è sempre più indebolito.

Una soluzione naturale ed efficace, senza l’impiego di farmaci, è il trattamento termale.

Quando i bambini soffrono di patologie influenzali legate al cambio di stagione, come raffreddori, otiti, o in primavera riniti allergiche, un ottimo rimedio è il trattamento termale.

Le terapie più indicate per i bambini sono: le cure inalatorie, gli aerosol, il politzer crenoterapico, le irrigazioni, la fango-balneoterapia e anche i bagni caldi nelle piscine termali. Nello specifico:

– nelle cure inalatorie le inalazioni sono una miscela di grosse particelle di vapore, caldo-umide, frammiste ad acqua termale e di conseguenza agiscono prevalentemente sulle alte vie respiratorie

– nell’aerosol l’acqua termale è frammentata in particelle di piccolissimo calibro che conseguentemente possono raggiungere anche le basse vie respiratorie

– nel politzer crenoterapico la terapia per i piccoli consiste nell’invio del gas dell’acqua sulfurea nella tuba passando dal naso con una piccola olivetta posta nella fossa nasale. Per bimbi di maggior età, si opera con l’insufflazione

– nell’irrigazione nasale si pratica il passaggio nelle cavità nasali di soluzioni idrominerali

– nella fango-balneoterapia è applicato sulla pelle fango maturo

– nell’acqua delle piscine termali si eseguono veri e propri bagni in ammollo.

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I bambini possono fare i bagni alle terme?

Nel caso di bagni in acqua termale è importante che i bimbi facciano bagnetti brevi da massimo trenta minuti, ripetuti nel tempo e intervallati da sieste negli appositi spazi relax.

Altro fattore fondamentale è la temperatura che non deve superare i 35°C. In alcune piscine termali in cui si raggiungono anche i 40°C, è proprio vietata la balneazione dei bambini.

Sottoponendosi a un ciclo di cure termali (sia per adulti che bambini), l’importante, è non interrompere le cure per non vanificarne l’effetto positivo. Uniche eccezioni sono l’interruzione delle cure da riacutizzazione della malattia o la cosiddetta idiosincrasia, in realtà molto rara, che comporta un’intolleranza dell’organismo verso i componenti dell’acqua termale accompagnata da un’imponente reazione clinica.

Cure termali e Servizio Sanitario

Le cure termali hanno una durata complessiva di 12 giorni, con uno di sospensione a metà ciclo.

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede una convenzione con gli stabilimenti termali per i bambini dai 6 ai 14 anni, con il solo pagamento del ticket di 50,00 €.
Mentre sotto i 6 anni i piccoli, sono esenti da spese sanitarie, se la famiglia ha un reddito familiare che non supera i 36.152,00 €.

Per accedere alle cure termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale con il solo pagamento del ticket, è necessario rivolgersi al proprio pediatra il quale, redigerà la diagnosi con la relativa impegnativa con la specifica delle cure termali da eseguirsi.

Invece per fare le cure a pagamento è sufficiente la visita di ammissione da parte del medico termale.

Le Terme anche per i bambini possono quindi essere un ottimo rimedio contro molte patologie, applicando anche il principio della prevenzione.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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