Riconoscere i sintomi e diagnosi del varicocele

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Quando le dimensioni sono tali da causare sintomi, questi sono generalmente dolore ed infertilità (o problemi legati alla riproduzione). Il sintomo più lamentato dai pazienti è un senso di pesantezza fino ad un vero e proprio dolore, dovuto all’eccessiva pressione del sangue all’interno delle vene dilatate. Tale aumento pressorio ed il dolore aumentano quando si sta in piedi per lunghi periodi di tempo, nell’attività sportiva o sollevando pesi.

Le vene dilatate determinano un aumento di qualche grado della temperatura del testicolo e dei suoi valori fisiologici che, se perdura per lungo tempo, può causare infertilità, ossia difficoltà alla riproduzione. Arrivano infatti nel testicolo, ormoni surrenalici vasocostrittivi che ne riducono l’ossigenazione e persiste il ristagno di scorie tossiche che dovrebbero invece essere allontanate.

Nei soggetti maschili, l’infertilità è strettamente legata alla produzione di spermatozoi dai testicoli, che è molto sensibile anche a piccole variazioni di temperatura. Per questo motivo, se la produzione di spermatozoi è “modificata” o alterata, la funzionalità, il numero e la densità degli spermatozoi può subire notevoli alterazioni e se lo sperma non è normale, la gravidanza può essere impossibile.

Eseguendo un esame del liquido seminale in queste condizioni alterate infatti, si riscontra una riduzione della motilità degli spermatozoi, del loro numero e modificazioni varie della loro morfologia. Dopo la cura del varicocele (che sia chirurgica o radiologica) la funzionalità e il numero degli spermatozoi mostra un netto miglioramento con una crescita significativa della probabilità di gravidanza (il varicocele può anche interferire con la produzione di sperma causando un’atrofia del testicolo, sempre in relazione all’innalzamento della temperatura).

La diagnosi

Essendo una patologia ereditaria, se si è a conoscenza di casi in famiglia di patologie venose, anche emorroidi e vene varicose per esempio, è bene pensare alla possibilità di essere predisposti ed effettuare dei controlli. Può capitare che il varicocele resti silente e non presenti sintomi per molto tempo: in questo caso, la diagnosi precoce diviene fondamentale.

Se il varicocele è di media entità, invece, lo si può riconoscere da un aumento del volume della parte sinistra dello scroto. Eseguendo autonomamente una palpazione della zona, si dovrebbe sentire una massa come di spaghetti (le vene dilatate) oppure, un altro metodo, basti spingere con i muscoli addominali e controllare se si verifica un aumento di volume della regione sopra al testicolo sinistro.

L’unico vero sintomo è un senso di peso sul testicolo sinistro che si accentua la sera dopo una giornata di intenso lavoro e sforzo fisico o di protratta posizione eretta. Tale sensazione può tramutarsi in lieve dolenzia ma non in reali fitte dolorose.

Attenzione ad interpretare i sintomi

Capita spesso, però, di mal interpretare questi segnali in quanto la maggior parte dei dolori testicolari sono causati da infiammazioni, infezioni o posizioni anomale del testicolo e quindi, si tratta di altre patologie. Bisogna perciò prestare attenzione ai “segni tipici” del varicocele: un testicolo sinistro molto più piccolo e di consistenza ridotta rispetto al destro deve suggerire una visita andrologica tempestiva sempre nell’ottica della salute di entrambi i testicoli perché un varicocele, anche se spesso presente a sinistra, crea un danno ad entrambi i testicoli.

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Per tutti questi motivi ci sono due momenti importanti durante i quali è bene effettuare un controllo da un medico: alla pubertà e in prossimità di una gravidanza, perché se da una parte il varicocele non è una patologia pericolosa per l’organismo, dall’altra può alterare la maturazione del testicolo e la sua capacità di produrre spermatozoi sani.

Durante la pubertà il testicolo cresce rapidamente sotto lo stimolo ormonale ed è, quindi, necessario un afflusso di sangue superiore alla norma per consentire un adeguato metabolismo testicolare. Se esistono fattori predisponenti (assenza delle valvole, decorso e/o sbocco anomalo delle vene, aumentata lunghezza delle vene nei giovani longilinei) è proprio durante la pubertà che si può determinare la dilatazione e lo sfiancamento della vena testicolare.

Il metodo più classico per rilevare un varicocele è la palpazione testicolare, con la quale il medico generico può capire abbastanza facilmente se ci sono problemi venosi, però talvolta non basta: nei soggetti giovani l’esame clinico non identifica la presenza di un varicocele nel 15% dei casi o l’incontinenza venosa esiste anche senza che vi sia una dilatazione delle vene ed è quindi necessario un ecocolor doppler delle vene spermatiche per rilevare un’incontinenza venosa.

La sola palpazione, specie nei casi complessi, può essere fuorviante in quanto la sola dilatazione delle vene non sempre è accompagnata da un reflusso venoso, ed il reflusso venoso nella vena spermatica è condizione essenziale per parlare di incontinenza della vena e quindi di varicocele. E’ quindi consigliabile effettuare una visita specialistica (da un andrologo), un esame del Liquido Seminale (spermiogramma) e un Eco-Doppler.

L’Eco-Doppler è un esame non-invasivo che impiega gli ultrasuoni (molto simile all’Ecografia), viene solitamente eseguito con il paziente in piedi, in modo tale che le vene ripiene di sangue siano più agevolmente visibili, e non richiede più di 20 minuti.

Con lo spermiogramma si possono fare valutazioni riguardo alla fertilità, controllando se è avvenuta una riduzione della motilità e del numero degli spermatozoi e una modificazione della loro morfologia.