La riflessologia dorsale contro i dolori mestruali

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riflessologia dorsale

La riflessologia dorsale può essere un valido aiuto contro i dolori mestruali. Sii tratta di un intenso massaggio particolare mutato dalla medicina tradizionale cinese. La schiena, secondo questa corrente, è come una mappa con 12 strade, i meridiani in cui scorre energia vitale.

Da ciò dipendono la salute e il benessere emotivo di ognuno di noi. Si esegue un massaggio con una tecnica particolare, la palper rouler. Si effettua uno scollamento del tessuto connettivo, manipolando la schienaa da sotto a sopra: dalla zona lombare fino al collo, in modo tale che si sollecitino cute e derma.

Così si possono individuare delle aree reattive, che si arrossano in alcuni punti precisi della schiena.

Quali punti bisogna stimolare per trarne beneficio?

Per trovare beneficio nei giorni rossi, invece di prendere analgesici, è bene stimolare 3 meridiani: milza-pancreas, vescica e rene. I dolori mestruali, la ritenzione idrica, l’ipertensione, il nervosismo, si trattano focalizzando l’attenzione e l’attività manuale il meridiano milza-pancreas poi sulla vescica.

Manipolare il meridiano corrispondente al rene ha lo scopo di riequilibrare la circolazione del flusso vitale. La medicina cinese considera corpo e mente una cosa sola. Episodi legati all’infanzia, all’adolescenza o alcune situazioni non risolte influenzerebbero il modo di vivere il ciclo mestruale.

Quando si pratica la riflessologia dorsale, non tutte le aree arrossate segnalano lo stesso tipo di disagio. In genere i punti della schiena contratti evidenziano un problema recente come può essere una perdita importante, un lutto, una relazione affettiva finita male.

Se invece ci sono punti arrossati, ma non dolorosi, pelle pi spessa che fa fatica a scollarsi, di sicuro ci sarà un problema alle spalle di vecchia data. Le sedute danno effetti positivi sia a livello mentale che fisico.

Che cos’è la riflessologia?

La riflessologia è una terapia olistica secondo cui ogni aspetto della vita di ognuno di noi influenzerebbe il benessere e sulla salute della persona stessa. Ecco perché c’è bisogno di un riequilibrio costante ed efficace. Può essere applicata anche come supporto alle terapie mediche tradizionali.

Le tecniche si distinguono in due filoni: quello Occidentale e quello Orientale. La  riflessologia cinese si basa sulla medicina tradizionale cinese, quella occidentale si basa sulla medicina convenzionale occidentale. La differenza tra le due correnti sta nell’intensità della pressione applicata (la riflessologia occidentale opera al di sotto della soglia di sopportazione).

I riflessi: contrazioni muscolari involontari

Uno dei concetti principali di questo tecnica è quello della zona riflessa. I riflessi in senso medico sono stati definiti da Pschyrembel come “contrazioni muscolari transitorie ed involontarie che possono essere indotte da stimoli esterni sotto la mediazione di un organo centrale (per esempio il midollo spinale)”.

Si può applicare in varie parti del corpo come ad esempio i piedi, le mani, le orecchie, il naso, la faccia, il cranio. Il lavoro riflesso deve essere inteso come riflesso dell’intero corpo su una piccola parte (come il dorso ad esempio) e per una determinazione di particolari zone secondo una relazione energetica diretta con gli organi.

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Sia la terapia zonale sia la terapia dei meridiani, si fondano su una verità: i “canali” di energia attraversano tutto il corpo, collegandone gli organi e le parti. Ci sono varie teorie su come funziona la riflessologia, ma una cosa è certa: l’obiettivo di chi la pratica è stimolare determinati riflessi. 

La pressione che si applica ad una parte del corpo segue precise tecncihe di manipolazione: viene fatta con il pollice e con le altre dita della mano. Questa manipolazione stimola il potenziale autocurativo del corpo stesso.

Un buon praticante di queste tecniche deve avere delle mani decise, ma allo stesso tempo delicate e deve avere il desiderio innato di migliorare lo stato di salute delle persone. Lo scopo della riflessologia è di far scattare i meccanismi che portano all’omeostasi, cioè a uno stato di equilibrio e armonia.

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.