Influenza 2015-16: prevenzione e vaccino

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influenza raffreddore

Quando il caldo e le giornate di mare e all’aria aperta sono solo un ricordo è pronta ad attenderci l’influenza, con tutti i suoi classici sintomi che ben conosciamo: raffreddore, tosse e mal di gola, mal di testa e spossatezza, in alcuni causa nausea, vomito e diarrea (tipici sintomi dell’influenza intestinale). Come ogni anno l’influenza stagionale è caratterizzata da un mix specifico di sintomi e il Ministero della Salute ha già emanato le linee guida utili per la prevenzione e messo a punto una campagna di vaccinazioni.

Ogni anno l’influenza colpisce moltissime persone, in forma più o meno grave, causando oltre al malessere anche disagi dal punto di vista della vita sociale e lavorativa; la scorsa stagione (2014-15) si è avuta un’incidenza medio-alta con 108 casi per 1.000 assistiti, a cui si aggiungono 485 casi gravi e 160 decessi da influenza in tutta Italia.

Prevenire l’influenza

Citando il celebre detto “prevenire è meglio che curare” il Ministero della Salute ha fornito indicazioni per cercare di evitare l’influenza. Si tratta per la maggior parte di buone abitudini d’igiene e d’educazione infatti il Ministero della Salute consiglia di lavarsi le mani di frequente e di coprire naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce e utilizzare dei fazzoletti usa e getta o sempre puliti.

Il contagio dell’influenza avviene per via aerea attraverso le gocce di saliva o per contatto con le secrezioni respiratorie infette.

Il vaccino influenzale 2015-16

Attualmente in Italia sono disponibili i vaccini trivalenti (TIV) che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B e un vaccino quadrivalente che contiene 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B. Ogni anno la composizione del vaccino cambia in base alle informazioni in possesso del Ministero della Salute sui ceppi di virus in circolazione e per la stagione 2015-16 il vaccino conterrà una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 e e una nuova variante di tipo B.

Fare il vaccino non solo è un gesto di protezione personale ma, riducendo il numero di persone influenzate, permette di abbassare anche il rischio di contagio. Per alcune categorie la vaccinazione è maggiormente consigliata:

  • adulti di età pari o superiore a 65 anni
  • donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza
  • medici e personale sanitario
  • soggetti che lavorano nell’ambito del servizio pubblico (forze dell’ordine) o a contatto con animali (allevatori, macellatori e vaccinatori, addetti trasporto).
  • soggetti “a rischio” con particolari patologie che aumentano il rischio di possibili complicanze dell’influenza (malattie croniche dell’apparato respiratorio e di quello cardio-circolatorio, diabete).

Nella tabella dei soggetti a cui il Minestero della Salute consiglia la vaccinazione sono inseriti anche i bambini di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni) ma questo è attualmente un argomento oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale.

La campagna di vaccinazione contro l’influenza del 2015-16 prende il via a metà ottobre e si conclude a fine dicembre.

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