Il contouring è una tecnica per scolpire il viso lanciata qualche anno fa dall’ereditiera Kim Kardashian, famosissima sui social network anche grazie alle recenti linee di make-up che ha da poco lanciato sul mercato in collaborazione con il suo make-up artist, Mario Dedivanovic.
È stata immediatamente super-copiata da qualsiasi blogger esistente e ognuna di noi ne ha sicuramente sentito parlare su Facebook, Instagram, in TV e sulle riviste femminili.
In breve, con questa tecnica, il viso viene scolpito attraverso il sapiente utilizzo di terre, illuminanti, correttori e blush opachi e alcuni dei risultati sono davvero sorprendenti. Consente, infatti, di esaltare gli zigomi e attenuare visibilmente aspetti solitamente difficili da camuffare, come il naso storto o la fronte ampia. Nei casi più estremi, se utilizzato sapientemente, permette di stravolgere completamente i tratti distintivi del viso, trasformandolo in qualsiasi cosa si voglia.
Ma non è finita qui, perché la stessa Kardashian ha inaugurato anche una nuova tecnica molto utile: lo strobing. Sulla stessa scia, la blogger Heidi Hamoud ha poi lanciato la tecnica del baking. I vari tutorial hanno subito preso piede nel mondo del make – up e moltissime collezioni di marchi economici e non si sono fornite di kit completi per realizzarle al meglio.
Lo strobing
Lo strobing è la tecnica che consente, nel vero senso della parola, di brillare. È molto più semplice da realizzare rispetto al contouring (anche per le meno esperte, come me), e consiste nell’applicare correttori illuminanti nelle zone del viso che in genere riflettono la luce, perché sporgenti: fronte, naso, zigomi e angolo interno dell’occhio. L’effetto finale è più naturale di quello garantito dal contouring, con una pelle luminosa e radiosa senza risultare troppo artefatta.
Il baking
Con il baking (che, letteralmente, significa “cuocere”), le stesse zone sporgenti che si vanno ad illuminare con i correttori attraverso lo strobing, devono essere ricoperte di una cipria estremamente chiara e compatta – la cipria traslucida – applicata con un pennello grande a setole morbide. Ovviamente, la polvere va applicata dopo aver realizzato il make-up completo e lasciata in posa per un periodo di 10-20 minuti prima di uniformarla al resto del trucco, però garantisce un finish matte e un incarnato perfetto, ma naturale.
La nostra opinione
Per un make-up quotidiano lo strobing è la tecnica più adatta, perché con un po’ di manualità consente di dare quel tocco in più al nostro trucco, senza troppo impegno.
Il baking, invece, ha un procedimento molto più lungo, come dimostrano i numerosi tutorial presenti sul web, quindi può essere sfruttato in occasioni più importanti, in cui magari vogliamo apparire al meglio anche per i flash fotografici e camuffare bene le nostre imperfezioni o le rughe più evidenti, magari utilizzandolo insieme ad altri piccoli accorgimenti in grado di ridurre visibilmente i segni dell’età.