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Tumore al seno: autopalpazione in 6 mosse

Redazione
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La prevenzione è l’arma più efficace per “sconfiggere” nella maggior parte dei casi tumori e altre patologie più o meno gravi. Il tumore al seno è uno dei più diffusi tra le donne dopo quello all’utero e ovaia (spesso legato ad una certa familiarità ereditaria) ma se scoperto in tempo può essere debellato. Vedi Cell Factory: addio chemioterapia per la cura dei tumori.

Come possiamo prevenire un carcinoma al seno? Non esistono miracoli, ma una corretta e costante prevenzione può aiutare le donne a conoscere il proprio seno e capire eventuali cambiamenti. Tra le indagini preventive per la prevenzione mammaria:

  • visita senologica
  • ecografia
  • mammografia
  • autopalpazione del proprio seno

Secondo medici specialisti queste indagini potrebbero salvare la vita a molte donne e accorgersi in tempo che qualcosa potrebbe essere cambiato nella morfologia e nella natura del proprio seno. Chi deve controllarsi e ogni quanto tempo bisogna svolgere questi esami?.

Tumore al seno: A che età bisogna controllarsi

La prevenzione è di tutte le donne, non solo per color che sono a rischio per fattori ereditari. A che età bisogna cominciare? Consigliamo di sottoporsi alle prime visite e indagini appena compiuto 18 anni. Esistono comunque delle linee guida messe a disposizione di oncologi ed esperti del settore in base alle fasce di età delle donne:

  • 18-40 anni: in questa fascia d’età è bene fare una visita ogni 3 anni insieme a tutte le indagini previste. Menzione a parte per l’autopalpazione che, invece, deve essere fatta ogni mese
  • 41-50 anni: esame clinico, indagini cliniche, esami del sangue e mammografia almeno 1 volta all’anno. Per l’autopalpazione vale lo stesso discorso per tutte le età, effettuarla una volta al mese
  • over 50 anni: indagini cliniche e mammografia ogni 6 mesi (massimo 1 anno) e autopalpazione una volta al mese (consigliabile lo stesso giorno, es. il primo di ogni mese)

Le donne si sa sono il sesso gentile, ma molto forte. Oggi il tumore al seno non fa più paura grazie ad una forte collaborazione tra medici, associazioni anti-cancro e pazienti che credendo nella ricerca e nella prevenzione e ogni giorno si impegnano a far si che questa piaga non sia più un cancro sociale.

L’autopalpazione, spesso sottovalutata, è invece una mossa vincente (insieme alle indagini cliniche) per prevenire il tumore alle mammelle. Come fare l’autopalpazione? Nel prossimo paragrafo spigheremo tutte le mosse da fare per conoscere il proprio seno.

Autopalpazione al seno: effettuarla in 6 mosse

L’autopalpazione al seno è una sorta di prevenzione fai-da-te, un auto-esame da fare a casa almeno una volta al mese per osservare eventuali modifiche del proprio seno. Attenzione a non allarmarvi se avete notato qualcosa di anomalo. Un’eventuale modifica delle mammelle non significa per forza la presenza di una patologia.

Una modifica strutturale del seno può essere sintomo di altre problematiche, spesso legate a semplici noduli di grasso oppure ad un giorno particolare dell’autopalpazione che coincide con il ciclo mestruale. Vediamo insieme le 6 mosse per palpare in modo corretto il seno e scoprire se tutto va bene:

  1. L’autopalpazione del seno deve avvenire almeno una volta al mese. Per le donne in età fertile la palpazione deve essere effettuata qualche giorno dopo il ciclo mestruale in modo che il seno risulti meno turgido e dolente. Per le donne in menopausa basta scegliere un giorno del mese qualsiasi e fare la palpazione tutti i mesi lo stesso giorno
  2. Osservazione: in piedi davanti allo specchio osservare eventuali variazioni dei capezzoli (colore e forma) e possibili variazioni nella superficie della mammella. Fare questa osservazione davanti ad uno specchio prima con le braccia distese lungo il corpo, poi sulla testa e poi con le mani nei fianchi indurendo i pettorali
  3. Palpazione: notare eventuali presenze di noduli al seno mettendo un braccio sopra la testa e con le dita dell’altra mano palpeggiare la zona laterale della mammella in corrispondenza dell’ascella. Questo procedimento è più efficace se fatto sotto la doccia con i sapone (la pelle umida e insaponata evidenzia con più facilità eventuali anomalie)
  4. Movimenti: la palpazione del seno con il braccio dietro alla testa e con l’altra mano che “tocca” deve avvenire con movimenti dal basso verso l’alto e successivamente circolari
  5. Capezzoli: osservare se ci sono variazioni della forma, del colore e eventuali secrezioni del capezzolo. Osservare anche possibili anomalie nella zona circostante ad esso
  6. Linee guida: se avete notato qualsiasi variazione anche la più banale non esitate a chiamare il medico (meglio togliersi un dubbio banale che sottovalutare il problema)

Prevenire il tumore al seno è possibile con un po’ di pazienza e amore per se stesse. Se avete la costanza di mantenere il decoltè sodo e bello con la ginnastica per il seno, è molto più importante averlo sano. Conoscere il proprio corpo è un segnale importante per avvertire qualsiasi anomalia. Non esitate a consultare lo specialista se notate alterazioni sospette.

 

 

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