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Per pulire il termosifone da cima a fondo il metodo che uso richiede un po’ di pratica

Per pulire il termosifone da cima a fondo il metodo che uso richiede un po’ di pratica
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Questo è davvero il momento più indicato per pulire i termosifoni, soprattutto se lo stai accendendo per la prima volta in questo inverno.

Proprio all’inizio della stagione fredda si accumulano gli effetti di mesi in cui il termosifone è rimasto spento, diventando suo malgrado un piccolo “magnete” per polvere, peli, lanugine e impurità varie.

Quando lo accendiamo dopo tanto tempo, tutto quello che si è depositato all’interno rischia di bruciare leggermente, diffondendo nell’aria un odore sgradevole e rendendo meno efficiente il riscaldamento.

Ricordo molto bene la prima volta che ho deciso di pulirli prima dell’accensione: ero convinta che fossero tutto sommato puliti, invece all’interno c’era un mondo di polvere compatta che ostacolava il passaggio dell’aria calda.

E visto che siamo proprio all’inizio della stagione, è il momento perfetto per farlo con calma e ottenere un risultato ottimale.

Metodo del phon

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Questo metodo è uno dei più pratici quando vuoi dare una pulita profonda ma veloce. Io lo uso spesso proprio all’inizio dell’inverno, perché permette di eliminare tantissima polvere che si è depositata nei mesi di inattività.

Serve semplicemente un phon impostato sull’aria fredda: il getto spinge fuori la polvere nascosta tra le alette, facendola cadere verso il basso. È importante mettere un panno umido o dei fogli di carta sul pavimento per raccogliere tutto lo sporco che verrà via. È sorprendente vedere quanta ne esca, anche quando il termosifone sembra “quasi pulito”.

L’aria fredda evita qualsiasi rischio legato al calore e permette di lavorare in modo sicuro e rapido. Questo metodo è perfetto come primo passaggio, per liberare gli spazi interni e preparare la superficie ai metodi successivi.

Sono Giulia e sono sempre felice di aiutarti con tanti piccoli trucchetti in casa. Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Ho fatto anche un video completo dove trovi tutti i passaggi spiegati da me uno alla volta

Metodo del nodo

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Il metodo del nodo è uno di quei rimedi “vecchia scuola” che mi ha insegnato mia nonna, ed è incredibile quanto funzioni ancora oggi. Serve un semplice panno in microfibra di quelli molto sottili, abbastanza lungo da poter essere arrotolato su sé stesso.

Lo si infila tra le fessure del termosifone e lo si tira prima da un lato e poi dall’altro, come se si eseguisse un nodo. Questo movimento trascina fuori la polvere intrappolata, senza graffiare il metallo e senza dover smontare nulla.

Per pulire il termosifone da cima a fondo il metodo che uso richiede un po’ di pratica

Di solito inumidisco leggermente il panno con aceto diluito, così oltre a pulire posso anche igienizzare. Ripetendo l’operazione più volte, si riesce a raggiungere punti che normalmente restano inaccessibili e il risultato è che il panno diventa pieno di residui di sporco e polvere accumulati.

È un metodo lento ma molto accurato, ideale soprattutto se i termosifoni hanno alette strette o forme particolari.

Metodo della farfalla

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Questo metodo prende il nome dalla forma “a farfalla” della spugna che si inserisce tra le alette e si apre come le ali della farfalla, grazie alla fascetta che la tiene stretta al centro.

È davvero efficace per pulire i termosifoni in ghisa o quelli moderni con spazi molto stretti. Si usa una spugnetta di quelle classiche verdi e gialle, stretta in una fascetta lunga: l’importante è che sia abbastanza sottile da entrare agevolmente. Una volta infilato, lo si muove sopra e sotto per tutta la lunghezza della fuga tra gli elementi.

Questo gesto porta via polvere, residui e sporco leggermente più ostinato, soprattutto se il panno è inumidito con acqua calda e sapone giallo. È uno di quei metodi che sembrano strani finché non li provi… poi non li lasci più!

Pulizia esterna con sapone giallo o sapone di Marsiglia

Quando voglio una pulizia più profonda della parte esterna del termosifone, senza ricorrere a detergenti aggressivi, uso sempre il sapone giallo o il sapone di Marsiglia.

Sono due prodotti insostituibili, perfetti per sciogliere lo sporco senza rovinare la vernice. Il sapone giallo è ottimo perché ha una forte azione sgrassante, mentre il sapone di Marsiglia lascia quella profumazione pulita e delicata che adoro, soprattutto nelle stanze più vissute della casa.

Per usarli al meglio, faccio così: sciolgo un pezzetto di sapone di Marsiglia o una piccola noce di sapone giallo in acqua molto calda, mescolando finché non ottengo una soluzione cremosa. Poi immergo un panno in microfibra e lo strizzo bene, così resta umido ma non gocciolante. A questo punto passo il panno su tutta la superficie del termosifone, insistendo sulle zone dove la polvere tende ad attaccarsi di più, come gli spigoli o le fessure laterali.

Il sapone scioglie lo sporco, elimina piccole macchie di grasso domestico e lascia la superficie liscia e luminosa. Una volta finito, risciacquo con un panno pulito e bagnato solo con acqua calda, poi asciugo tutto con cura, perché l’asciugatura finale è fondamentale per evitare aloni.

Come pulire e liberare lo sfiato del termosifone

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Una cosa che spesso si sottovaluta, ma che fa davvero la differenza, è la pulizia e la liberazione dello sfiato del termosifone, quello che molti chiamano semplicemente “valvolina di sfiato”. Se lo sfiato è sporco o ostruito, il termosifone potrebbe non riscaldare bene, perché l’aria intrappolata all’interno impedisce all’acqua calda di circolare correttamente. A me è capitato più di una volta di pensare che il termosifone avesse un problema serio, e invece bastava solo occuparsi della valvolina.

Per prima cosa, con il termosifone spento e freddo, pulisco la zona esterna attorno allo sfiato con un panno umido o con un cotton fioc inumidito con acqua e aceto, così elimino ogni residuo di polvere e sporco che potrebbe ostacolare la fuoriuscita dell’aria. Poi preparo una piccola ciotolina o un bicchiere per raccogliere l’eventuale acqua che potrebbe uscire durante la procedura.

A questo punto uso la chiavetta di sfiato o un piccolo cacciavite, a seconda del modello. Ruoto delicatamente in senso antiorario finché non sento uscire l’aria: di solito si avverte un leggero soffio, segno che l’aria intrappolata si sta liberando. Appena inizia a uscire un filo d’acqua, richiudo la valvolina ruotando in senso orario.

È importante asciugare subito bene la zona, perché l’acqua dei termosifoni può lasciare piccoli aloni. Una volta terminato, il termosifone torna a scaldarsi in modo uniforme e più efficiente. Farlo una volta all’anno, proprio all’inizio dell’inverno, aiuta tantissimo a evitare problemi e a mantenere l’impianto sempre in forma.