Quante lampade abbronzanti si possono fare in una settimana?

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Estate è mare, spiagge e tintarella, ma anche lampade abbronzanti! In tanti, prima dell’esposizione ai raggi solari optano per qualche lampada così da arrivare in spiaggia già con un po’ di colorito. La prima domanda di coloro che si avvicinano per la prima volta all’abbronzatura “artificiale” è: Quante lampade posso farmi in una settimana?

Cerchiamo di rispondere ai tanti dubbi che attanagliano coloro che con scrupolo cercano un ‘abbronzatura facile e preventiva a sole naturale.

Per prima cosa quando si va in centro benessere o in una beauty farm (il consiglio è scegliere quella di fiducia e con le lampade accreditate Cee), gli esperti valuteranno il fototipo di chi fa la seduta. Una volta che la persona competente avrà valutato ed individuato il vostro fototipo si può passare al solarium.

Il solarium, in linea di massima ha un effetto benefico sull’organismo e sul sistema immunitario, ma non bisogna superare 1 MED. Il Med è la minima dose erimatogena, ovvero il limite individuale di chi assume UV. Questo limite è soggettivo e cambia a seconda di chi fa la seduta.

In genere non si devono superare le due sedute settimanali, indipendentemente dal fototipo in questione. Dopo il fototipo sono importanti anche le esigenze della persona, ovvero c’è chi vuole un’abbronzatura immediata e chi invece ne vuole una più graduale.

La differenza è tra tecnologia ad alta e tecnologia a bassa pressione. La scelta effettuata indicherà anche il  macchinario da usare per il trattamento solarium. L’eccellenza in entrambi i campi è però rappresentata dai dispositivi Smart Solarium (massima sicurezza per i clienti e la loro pelle).

Abbronzatura migliore

L’abbronzatura perfetta, valida per tutti i fototipi, è rappresentata da delle sessioni combinate. L’unica cosa che cambia sono i tempi di seduta del solarium.

Infatti, grazie alla sua dose di UVB più elevata, la tecnologia a bassa pressione ha un effetto meno immediato (esce dopo 4-6 ore dalla seduta). Questa tecnologia a bassa pressione è più aggressiva, rende la pelle subito un po’ rossa e attiva i melanociti (stimolatori di nuova melanina).

La tecnologia ad alta pressione invece ha una percentuale sul totale di UVA più alta, e ha quindi un effetto più immediato con l’ossidazione della melanina già presente. Quindi la migliore abbronzatura come si ottiene? Con un ciclo di 1-3 sedute a bassa pressione ( di 8-12 minuti ciascuna a seconda del fototipo) e continuando con sedute di alta pressione (10-14 minuti).

Per coloro che vogliono un’abbronzatura per una serata, se si ha una carnagione chiara optare per la bassa pressione che donerà un po’ di rossore che svanirà in 3/4 giorni. Se avete la pelle scura potete anche fare il solarium alta pressione ma sempre con il consulto di un esperto del settore.

Quando andate al mare scegliete una crema efficace, testata e ad alta protezione (50+) tra le possibili scelte di creme solari 2016.

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In ogni caso puntate sulla sicurezza dei macchinari, su esperti con esperienza regressa nel settore e soprattutto non superate mai le due sedute di lampade solarium a settimana. L’abbronzatura va conservata con saggezza e prevenzione per evitare danni irreparabili alla vostra pelle.