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Cosa rischia l’Orchidea quando hai i termosifoni accesi

Gianluca Grimaldi
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Bellissima, anche quando il suo periodo di fioritura finisce e restano solo le meravigliose foglie verdi alla base della pianta: l’Orchidea è la pianta da interni che più di ogni altra lascia a bocca aperta chi la osserva.

Certo, non è proprio una pianta semplicissima da coltivare e ha delle esigenze che altre piante, invece, non hanno.

Quando l‘autunno è ormai inoltrato e le temperature si stanno pian piano abbassando, alcuni rischi possono coinvolgere la tua orchidea, tutti portati dall’accensione dei termosifoni.

Vediamo, di preciso, quali sono i rischi e come fare per limitarli in modo da mantenere questa pianta rigogliosa anche nel periodo freddo.

Tutti i rischi

Partiamo dai pericoli che scaturiscono dall’accensione dei termosifoni in casa.

Troppo caldo

Molto spesso teniamo la nostra orchidea su davanzali interni della finestra così da permetterle di ricevere la luce indiretta che viene dall’esterno. In parecchie case, i termosifoni si collocano proprio sotto questi davanzali.

Così, quando i termosifoni sono accesi, le temperature aumentano considerevolmente e il davanzale può diventare quasi… incandescente!

Pur amando le temperature medio-alte, essendo una pianta di origini tropicali, l’orchidea non sopporta il caldo intenso artificiale. In questi casi, le foglie potrebbero afflosciarsi, seccare o addirittura cadere.

Aria secca

Sicuramente saprai già che, senza un adeguato deumidificatore, il termosifone tende a seccare l’aria.

L’orchidea è una pianta che ama, però, gli ambienti molto umidi o meglio con un tasso di umidità compreso tra il 60 e l’80%. Di conseguenza, un clima secco crea un habitat totalmente ostile a questa pianta.

I primi segni di questo malessere sono l’ingiallirsi e il seccarsi delle sue foglie.

Shock termico

Infine, uno dei rischi maggiori: il temutissimo shock termico!

Se il termosifone viene acceso e spento spesso, le temperature cambiano con una certa rapidità e questo può far soffrire la nostra delicata orchidea.

Tra i sintomi, la caduta delle foglie che, in questo caso, possono staccarsi velocemente senza precedentemente dare altri segni di sofferenza.

Come prevenire i pericoli

Ricorda che, con l’arrivo dell’autunno, la nostra orchidea cade in un periodo di riposo vegetativo in cui smette di fiorire e di crescere.

Durante questa fase, la pianta ha bisogno di meno attenzioni ma va protetta dal rischio di un ambiente malsano che potrebbe compromettere il regolare svolgersi del suo ciclo vitale.

La prima cosa da fare è provare a tenere la pianta non troppo vicino ai termosifoni: se gli spazi lo consentono, la distanza perfetta è ad almeno un metro o un metro e mezzo ricordando sempre quali sono i posti più adatti.

Evita di regolare, poi, i termosifoni su di una temperatura troppo alta o di arieggiare poco la stanza dove tieni la tua pianta.

Anche l’innaffiatura è importante. Nel periodo autunnale, quando è ormai in riposo vegetativo, l’orchidea non ha bisogno di troppa acqua. Tuttavia, il substrato va sempre mantenuto un po’ umido ed è importante, quindi, controllarlo regolarmente e innaffiarlo se risulta troppo secco. Ma… non esagerare o le radici potrebbero risentirne!

Qui, in questo video, puoi trovare alcuni consigli di innaffiatura di questa pianta:

Infine, per evitare la secchezza dell’aria, utilizza sempre un deumidificatore da termosifone, di quelli che si riempiono d’acqua e si appendono all’elettrodomestico.

Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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