Chi non ha mai comprato un bel filone fragrante per poi trovarselo duro come una pietra il giorno dopo?
La verità è che il pane comincia a perdere umidità già dopo poche ore dalla cottura, e questo processo è del tutto naturale.
La nonna, però, conosceva bene qualche piccolo trucco per rallentarlo. Il segreto sta nel mantenere il giusto equilibrio tra aria e umidità: troppa aria secca il pane, troppa umidità lo rende molle e gommoso.
Per questo, è importante non chiuderlo subito in sacchetti di plastica, soprattutto se ancora tiepido, perché il vapore intrappolato accelera la formazione di muffe.
Al contrario, lasciarlo completamente scoperto lo farà indurire troppo in fretta. Serve quindi una via di mezzo, proprio come facevano le nonne di una volta.
Cosa scoprirai?
I metodi tradizionali per mantenerlo morbido
Il metodo più semplice e naturale è avvolgere il pane in un panno di cotone o lino, lo stesso che la nonna usava per coprire la pasta o le verdure. Questo tipo di stoffa assorbe l’umidità in eccesso, ma lascia respirare il pane, mantenendolo morbido e fragrante per almeno due o tre giorni.
Un altro trucco è conservarlo dentro una madia di legno o una scatola di latta, lontano da fonti di calore e luce diretta. Se il pane è già tagliato, meglio riporlo con la parte tagliata rivolta verso il basso, così da evitare che secchi troppo in fretta.
Quando fa molto caldo, puoi anche mettere il pane in un sacchetto di carta dentro uno di stoffa: doppia protezione e traspirazione perfetta. E se vuoi proprio fare come la nonna, aggiungi una patata tagliata a metà o una fetta di mela vicino al pane, che aiuteranno a mantenere un po’ di umidità naturale (basta ricordarsi di sostituirle ogni due giorni!).
Conservare il pane nel modo giusto
Uno dei consigli più diffusi — ma anche più sbagliati — è quello di mettere il pane in frigorifero. In realtà, il freddo accelera la perdita di umidità e lo fa diventare duro molto più in fretta. Meglio evitarlo, a meno che non si tratti di pane già affettato e da consumare in pochi giorni.
Il congelatore, invece, è un grande alleato. Congelare il pane appena comprato o cotto, quando è ancora fresco, è il modo più efficace per conservarlo a lungo. Basta avvolgerlo in pellicola o metterlo in un sacchetto per alimenti, cercando di eliminare l’aria, e poi scongelarlo lentamente a temperatura ambiente o per pochi minuti in forno.
Un altro mito da sfatare riguarda il pane di diversi tipi mescolato insieme: il pane integrale e quello bianco, ad esempio, hanno umidità diverse e conservandoli nello stesso contenitore si rischia che uno si secchi e l’altro ammuffisca più in fretta.
Quando il pane non è più fresco
Se il pane ha perso morbidezza, niente paura: la nonna non buttava mai via nulla. Un trucco infallibile è inumidirlo leggermente e passarlo in forno caldo per pochi minuti: tornerà croccante fuori e morbido dentro, come appena sfornato.
In alternativa, puoi scaldarlo in padella con coperchio o nella vaporiera per un effetto più soffice. E se è ormai troppo duro, diventa perfetto per preparare pangrattato, crostini o bruschette, oppure per ricette come la pappa al pomodoro o le polpette di pane e formaggio.
L’importante è ricordare che con un po’ di fantasia, anche un pezzo di pane vecchio può trasformarsi in qualcosa di buono. E come diceva sempre la nonna, “il pane non si butta mai”.

