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Per la lavatrice questo è uno dei rimedi migliori ma non lo conosce nessuno

Per la lavatrice questo è uno dei rimedi migliori ma non lo conosce nessuno
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Quando cerco un rimedio per la cura della lavatrice, l’acido citrico è sempre la mia prima scelta. È un anticalcare naturale, aiuta a neutralizzare i cattivi odori e rende i capi più morbidi senza profumi invadenti.

A differenza dell’aceto, non lascia odore, è più stabile nelle dosi e più delicato su metalli e guarnizioni se usato correttamente.

Mi piace perché è economico, biodegradabile e versatile: con un solo barattolo preparo ammorbidente, detergente per la vaschetta del detersivo, soluzione per i lavaggi a vuoto e un rimedio rapido per le guarnizioni che trattengono umidità.

L’unica accortezza è non mescolarlo con candeggina o prodotti a base di cloro, e conservare le soluzioni in bottiglie etichettate, lontano dalla portata dei bambini. Se l’acqua di casa è dura, vedrai la differenza già dopo pochi cicli: meno calcare su cestello e resistenze, e una lavatrice che profuma di pulito “neutro”, come piace a me.

Come usarlo come ammorbidente

Preparo l’ammorbidente così: sciolgo 100 g di acido citrico anidro in 1 litro di acqua tiepida (soluzione al 10%). Agito finché la polvere è completamente sciolta e travaso in una bottiglia. Per ogni lavaggio verso 50–100 ml nel cassettino dell’ammorbidente: sto sui 50 ml con acqua dolce, 70 ml con durezza media, fino a 100 ml se l’acqua è molto dura.

L’acido citrico funziona regolando il pH dell’ultimo risciacquo, così le fibre risultano più morbide e i colori restano brillanti senza appesantirli di profumi sintetici. Se ti piace un leggero profumo, puoi aggiungere alla bottiglia 5–10 gocce di olio essenziale ben emulsionate (prima in un cucchiaino di alcol alimentare o in un goccio di detersivo neutro), ma io spesso lo uso “nature”: è delicatissimo persino sugli asciugamani.

Ricorda di non superare le dosi: più prodotto non significa più morbidezza, e rischi solo di sprecare soluzione.

Pulizia della vaschetta del detersivo

La vaschetta è il punto in cui si accumulano residui di detersivo e calcare. Quando posso, la estraggo e la metto a bagno in una bacinella con soluzione al 15% (cioè 150 g di acido citrico in 1 litro d’acqua calda) per 30 minuti. Poi passo una spazzolina negli angoli, risciacquo e asciugo bene.

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Se la vaschetta non si smonta, verso in ogni scomparto 100–150 ml di soluzione al 10%, lascio agire 10 minuti e strofino con un vecchio spazzolino, insistendo sui bordi dove ristagnano muffette e incrostazioni. Alla fine faccio un breve risciacquo avviando il programma di prelavaggio per pochi minuti e poi lo interrompo.

Questo passaggio, ripetuto una volta al mese, evita che i canali di passaggio si ostruiscano e che i cattivi odori rientrino nel cestello. Se in precedenza hai usato candeggina, risciacqua bene prima di applicare l’acido citrico: non vanno mai usati insieme.

Lavaggi a vuoto

Il mio “reset” periodico è un lavaggio a vuoto ogni 1–2 mesi. Ho due metodi, entrambi efficaci. Metodo rapido: verso direttamente nel cestello 150 g di acido citrico in polvere e avvio un ciclo a 60 °C (cotone). Metodo liquido: sciolgo 150–200 g in 1 litro d’acqua calda e rovescio la soluzione nel cestello; poi faccio partire il ciclo.

In presenza di calcare ostinato salgo a 90 °C, ma solo ogni tanto. Questo trattamento scioglie le incrostazioni su resistenza e tubazioni, elimina biofilm e odori, e mantiene efficiente la macchina. Al termine lascio l’oblò e il cassetto socchiusi per favorire l’asciugatura: è un gesto semplice che previene condensa e muffe. Se senti ancora odore, ripeti un secondo ciclo a vuoto con 100 g di polvere: meglio due passaggi leggeri che uno eccessivo.

Odori dalle guarnizioni e dal cestello

Quando l’odore arriva dalla guarnizione, preparo uno spray al 10% (ad esempio 100 g in 1 litro d’acqua). Nebulizzo bene tra le pieghe della gomma, sul vetro dell’oblò e nella nicchia della vaschetta, lascio agire 5–10 minuti e passo un panno in microfibra. Per i punti più neri uso uno spazzolino morbido; se serve faccio un secondo passaggio.

Per il filtro, a macchina spenta e spina staccata, lo estraggo e lo immergo in soluzione al 15% per 20 minuti, poi risciacquo e rimonto. Questo piccolo rituale, ogni 4–6 settimane, neutralizza gli odori senza coprirli con profumi e tiene lontane le macchie scure.

A fine pulizia avvio un risciacquo rapido a vuoto: così elimino qualsiasi residuo e la lavatrice torna a profumare di pulito vero.