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Far tornare rossa la Stella di Natale dell’anno scorso non è difficile come sembra

Far tornare rossa la Stella di Natale dell’anno scorso non è difficile come sembra
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Quando voglio far tornare rossa la stella di Natale dell’anno precedente, parto sempre da un concetto fondamentale: il rosso che vediamo non è il colore dei fiori, ma delle brattee, foglie modificate che cambiano tonalità in base alla quantità di luce ricevuta.

La Euphorbia pulcherrima, conosciuta anche come poinsettia, è una pianta che risponde al fotoperiodo, cioè al rapporto tra ore di buio e ore di luce.

Dopo le feste diventa verde semplicemente perché il suo ciclo naturale si è concluso oppure perché riceve troppa luce artificiale. Ricordo bene quando la tenni per la prima volta in casa senza conoscere questa caratteristica: rimase verde per mesi e non capivo perché.

Solo dopo aver scoperto il ruolo del buio capii come accompagnarla verso una nuova colorazione.

Capire questo è il punto di partenza, perché la riuscita non dipende da particolari concimi o annaffiature, ma dall’equilibrio tra luce, buio e una crescita sana nei mesi più caldi.

Il periodo di buio per far tornare rosse le brattee

Quando arriva la fine di settembre inizio il passaggio decisivo: il periodo di buio controllato. Per circa otto settimane la pianta deve avere 14 ore di buio totale e 10 ore di luce ogni giorno. Io uso una scatola o un sacchetto di stoffa scuro per coprirla alla sera, facendo molta attenzione a eliminare qualsiasi fonte di luce artificiale, anche quella di corridoi o televisori. Al mattino la scopro e la lascio godere la sua normale luce.

È un rituale che richiede costanza, ma il risultato ripaga: prima le foglie diventano più compatte, poi, quasi all’improvviso, le brattee iniziano a sfumare dal verde al rosato fino a raggiungere un rosso intenso.

Cosa faccio per far mantenere il rosso vivo

Quando il rosso è tornato, smetto il trattamento di buio e ritorno a una gestione più semplice. Tengo la pianta in un ambiente ben illuminato ma lontano dai termosifoni, perché l’aria secca può far accartocciare le foglie. Mantengo il terriccio leggermente umido e aggiungo, ogni due o tre settimane, un concime delicato per piante verdi.

Sono Giulia e sono sempre felice di aiutarti con tanti piccoli trucchetti in casa. Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Evito sbalzi di temperatura e correnti d’aria, che la stella di Natale soffre molto. Con queste attenzioni il colore resta brillante per mesi e la pianta continua ad avere un aspetto pieno e sano.

Ogni anno, seguendo questo percorso, mi ritrovo con una stella di Natale sempre più forte, pronta a decorare di nuovo la casa con le sue brattee luminosissime.

Cosa fare dopo le feste

Terminato il periodo natalizio la Stella di Natale non deve seccare, ma lascio che la pianta recuperi energie. A fine inverno accorcio leggermente i rami, lasciandone una decina di centimetri, così da incoraggiare nuove gemme.

La sistemo vicino a una finestra luminosa ma senza sole diretto, che potrebbe bruciare le foglie. Mantengo il terriccio appena umido, evitando ristagni d’acqua per proteggere le radici, e a primavera, se noto che ha riempito bene il vaso, la rinvaso usando un terriccio fresco e leggero.

Durante l’estate continuo a trattarla come una semplice pianta d’appartamento: luce filtrata, temperature miti e irrigazioni regolari. È proprio questa fase che determina la sua capacità di colorare di nuovo le brattee, perché una pianta forte reagisce meglio al trattamento di buio autunnale.