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Etichette alimentari “intelligenti” per mangiare meno

Giuliana Mele
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Sembra incredibile ma vero! Quante volte, in preda a fame nervosa o voglia di dolci, abbiamo fatto uno strappo alla regola sgarrando e dimenticando la dieta?

Ma cosa accadrebbe se sulle etichette di tutti i cibi che acquistiamo fosse indicato quanto sforzo fisico fare per poterlo smaltire?

È una meta-analisi pubblicata dalla rivista Journal of Epidemiology & Community Health e condotta dall’Università di Loughborough, sulla base di una serie di ricerche e informazioni.

Secondo tali analisi, se su ogni confezione di alimenti fosse indicato quanto tempo, ma soprattutto quanto sforzo fisico bisognerebbe eseguire, potremmo assumere ben 200 calorie in meno rispetto al solito.

Come ben sapete, seguire un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano, aiuta a tenersi in forma. Anche una semplice camminata di 30 minuti può fare la differenza.

Ma, molto spesso, assumiamo cibi senza comprendere come il nostro corpo può assorbirli.

Vi facciamo un esempio. Nel bel mezzo della giornata, si palesa in voi un’irrefrenabile voglia di dolce e vorreste mangiare una barretta di cioccolato al latte. Non ci pensate due volte la afferrate.

Secondo gli studi britannici, se sapeste che, dopo averla mangiata, ci vorrebbero ben 44 minuti di camminata veloce o 22 minuti di corsa per smaltirla, ci pensereste di sicuro due volte prima di gustarla senza sensi di colpa.

Perciò, etichettare i cibi in questo modo, non solo può “educare” a consumare gli alimenti in modo più consapevole, ma aiuterebbe anche i consumatori a scegliere cosa mangiare e come.

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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