A volte basta guardarla per pensare che non ci sia più niente da fare: quella moka vecchia e macchiata, con il fondo annerito e un odore un po’ stantio, sembra pronta per la pattumiera.
Eppure, nella maggior parte dei casi, è solo un po’ trascurata.
Con qualche rimedio naturale e un pizzico di pazienza, può tornare a preparare un caffè dal profumo autentico, proprio come una volta.
Cosa scoprirai?
Quando la moka sembra da buttare
Con il tempo, la moka tende a macchiarsi, soprattutto all’interno, dove il contatto costante con il caffè e il calore lascia aloni scuri e residui. Spesso compaiono anche segni di ossidazione, soprattutto se è in alluminio, oppure un fastidioso odore di rancido dovuto agli oli del caffè vecchio. Ma niente paura: queste non sono crepe o rotture, solo tracce del tempo che si possono eliminare facilmente.
L’unico caso in cui vale la pena cambiarla è se la moka presenta crepe nella guarnizione, il filtro è deformato o la valvola non funziona più correttamente. Tutto il resto si recupera.
Gli errori da evitare nel lavaggio
Molti pensano che basti metterla in lavastoviglie per pulirla a fondo, ma è il modo più sicuro per rovinarla. L’alluminio della moka si ossida facilmente e il detergente della lavastoviglie ne corrode la superficie, lasciando un sapore metallico che rovina il caffè.
Altro errore da non fare è lavarla con detersivo per piatti. Anche se sembra innocuo, lascia residui che alterano il gusto del caffè e compromettono quella leggera patina interna che protegge la moka.
Il modo giusto è sempre lo stesso: acqua calda e una spugna morbida. Dopo ogni utilizzo, basta risciacquarla bene e lasciarla asciugare completamente prima di rimontarla.
Per togliere le macchie di calcare e restituire lucentezza, basta riempire la caldaia con aceto bianco e portarla a bollore come se si preparasse il caffè. Il vapore dell’aceto pulirà anche le parti interne.
Dopo, risciacqua bene e asciuga tutto.
Per l’interno del bricco e del filtro, il bicarbonato di sodio è un alleato prezioso. Si può preparare una pasta con un po’ d’acqua e strofinarla delicatamente sulle zone più scure.
Se la moka non viene utilizzata da parecchio, un passaggio con limone e sale fino aiuterà a eliminare i cattivi odori e a riportare il metallo al suo splendore.
Come mantenerla pulita più a lungo
Una volta recuperata, la moka va trattata con rispetto. Dopo ogni caffè, sciacquala solo con acqua calda, asciugala con cura e non lasciare mai residui di acqua o caffè all’interno. Evita di chiuderla se è ancora umida, per non favorire l’ossidazione.
Ogni tanto, puoi fare un “caffè di rodaggio”, cioè preparare un caffè che non berrai, giusto per farla “assorbire” di nuovo un po’ d’aroma. È un piccolo segreto che aiuta a mantenere quel gusto pieno e rotondo tipico del caffè fatto con la moka di casa.

