Vai al contenuto

Acido citrico e aceto di alcol a confronto

Maddy Cimmino
aceto-alcol-acido-citrico

Ci sono degli ingredienti che conosciamo sicuramente i quali diventano i nostri alleati nella pulizia domestica ecologica grazie alle loro numerose proprietà.

Oggi, parleremo in particolare dell’aceto e dell’acido citrico che vengono utilizzati solitamente per lo stesso scopo considerata la loro similarità.

Ma in cosa differiscono? Mettiamoli a confronto e scopriamolo insieme!

Cosa sono

Prima ancora di vedere le differenze tra questi due ingredienti, vediamo insieme cosa sono e quali sono le loro caratteristiche.

L’aceto è sicuramente più conosciuto perché tendiamo ad averlo spesso in dispensa dal momento che lo utilizziamo anche per uso alimentare.

Questo è un liquido con pH acido che deriva dalla fermentazione acetica dell’alcol ed è composto prevalentemente da acqua, acido acetico e alcol.

L’acido citrico, invece, si presenta sotto-forma di polvere ed è un composto ottenuto dagli agrumi, in particolare dal limone.

Come possiamo vedere, quindi, sebbene siano spesso accostati per le loro proprietà, questi due sostanze sono diverse tra loro.

Come usarli

Una volta visto cosa sono l’aceto e l’acido citrico, passiamo a vedere le loro modalità di utilizzo per pulire le più svariate superfici in casa.

Dal momento, infatti, che entrambi hanno una componente acida, risultano essere molto efficaci per disincrostare e soprattutto per eliminare il calcare dagli elettrodomestici.

Inoltre, vantano proprietà brillantanti e lucidanti sulle superfici di acciaio o di vetro. Infine, da non sottovalutare la capacità di ammorbidire le fibre dei tessuti tanto da sostituirsi agli ammorbidenti commerciali.

Vi ricordo, però, che entrambi non devono essere utilizzati su marmo o pietra naturale perché potrebbero corrodere questi materiali.

Impatto sull’ambiente

Anche se siamo solitamente più propense a ricorrere all’aceto perché magari ce lo ritroviamo facilmente nella nostra dispensa, in realtà l’acido citrico sarebbe da preferire in alcuni casi perché ha un minore impatto ambientale.

L’aceto, infatti, contiene l’acido acetico (che l’acido citrico non contiene), il quale è considerato altamente inquinante per l’ecosistema marino.

Perciò, personalmente cerco sempre di non utilizzare l’aceto negli scarichi e di utilizzare l’acido citrico in questo caso.

Ovviamente, questo non significa che l’aceto sia estremamente inquinante, ma solo che consigliamo di ricorrere all’acido citrico in alcune circostanze.

Odore

Un’altra differenza riguarda l’odore dei prodotti che differisce in quanto l’acido citrico è inodore, mentre l’aceto ha un odore pungente che potrebbe risultare spesso fastidioso.

È importante precisare, però, che l’odore di aceto non si fissa sulle superfici su cui viene utilizzato ma tende a sfumare facilmente. Non a caso, questo prodotto è in grado anche di assorbire i cattivi odori nel frigorifero o sul bucato!

Corrosività

Come abbiamo già detto, poiché entrambi i prodotti sono di base acidi, sarebbe meglio evitare il loro utilizzo su superfici di pietra e marmo naturale.

D’altra parte, però, vi consiglio anche di limitare l’utilizzo dell’aceto sulle superfici di acciaio inox, in quanto anche se è in grado di lucidare e far brillare questo materiale, tende anche a “corroderlo” se utilizzato troppo spesso o se lo lasciate agire a lungo sullo stesso punto.

Perciò, cercate di utilizzarlo in maniera limitata e di diluirlo se possibile o di risciacquare subito.

A tal proposito, ecco un video per voi per vedere come usare l’acido citrico in casa!

Maddy Cimmino
Nata a Napoli, sono laureata in Lingue e comunicazione interculturale. Appassionata di lettura, di musica, di serie tv e di tutto ciò che riguarda la bellezza, la cosmesi naturale, e il benessere green.
Condividi

COSA SCOPRIRAI