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Come coltivare il Pothos in un semplice bicchiere o vasetto

Gianluca Grimaldi
pothos-bicchiere-coltivazione

Fronde selvagge e fiori a forma di cuore: quando si parla di pothos non c’è pollice verde che riesca a trattenere un bel sorriso di soddisfazione!

Questa pianta di origini tropicale, infatti, negli ultimi anni è diventata una delle piante da appartamento più amate. Per coltivarla e prendersene cura non bisogna certo essere dei vivaisti esperti! Il pothos è estremamente resistente e ben si adatta a quasi ogni ambiente domestico.

Il suo spirito di adattamento è talmente alto che puoi coltivarla addirittura in… un bicchiere! Non ci credi? Ecco tutto quello che hai bisogno di sapere.

Di cosa avrai bisogno

Per coltivare il pothos in un bicchiere non avrai bisogno di chissà quali strumenti di giardinaggio. Ti basteranno:

  • un bicchiere in vetro trasparente
  • una talea
  • acqua distillata

Come ottenere una talea

La prima cosa da fare è ottenere una talea del pothos. Farlo non è affatto difficile: utilizzando delle cesoie o delle forbici da giardino, taglia un rametto dalla tua pianta principale di pothos.

Non scegliere, però, un rametto a caso: taglia il rametto, con un taglio un po’ obliquo, giusto sotto un nodo ossia uno di quei punti un po’ in rilievo da dove sembra spuntare una nuova foglia.

N.B: scegli sempre una talea le cui foglie sono sane, di un bel colore verde.

Mettila nel bicchiere

Ora che hai ottenuto la tua talea di pothos, devi metterla in un bicchiere. Attendi prima circa 12 ore in modo che il taglio tenda un po’ a rimarginarsi.

Passato questo intervallo di tempo, prendi un bicchiere in vetro trasparente, riempilo di acqua distillata e mettici dentro la base della talea. Devi fare in modo che solo la parte bassa del gambo sia a contatto con l’acqua e che la talea non scivoli interamente nel bicchiere. Per farlo, puoi aiutarti con una molletta o un po’ di nastro adesivo che ti permetta di far aderire il gambo al vetro.

Infine, metti il bicchiere con la tua talea di pothos in un posto abbastanza luminoso ma non alla luce diretta del sole, dove le temperature non siano inferiori ai 15-16 °C e in un ambiente umido, ad esempio il bagno. Ricorda che questa pianta va tenuta in casa: tenerlo all’esterno, soprattutto nei mesi freddi, significa vederlo rapidamente appassire.

L’utilizzo di un bicchiere in vetro trasparente permetterà alla luce di arrivare fino alle radici stimolando una più veloce crescita della pianta.

N.B: oltre che in un bicchiere, puoi tenere questa pianta anche in barattolo o in bottiglia.

Prenditene cura

Dopo qualche settimana vedrai che dalla base della talea sono spuntate delle sottili radici: hai ottenuto una vera e propria nuova piantina di pothos. Quello che abbiamo visto, infatti, è anche un metodo per moltiplicare la tua pianta.

Da questo momento devi iniziare a prendertene cura così come di una normale piantina. Cambiale l’acqua almeno una volta la settimana, utilizzando preferibilmente acqua distillata o comunque non calcarea. Inoltre, soprattutto nei mesi caldi, controlla spesso l’acqua: questa, infatti, se non cambiata con frequenza, potrebbe attrarre zanzare o altri insetti che qui depongono le loro uova.

Se scegli di concimarla, diluisci nell’acqua un po’ di concime liquido a partire dalla primavera e non proseguire le concimazioni nel periodo autunnale e invernale. Attraverso la concimazione, le fronde del pothos in acqua tenderanno ad allungarsi.

Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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