Quando non si ha l’asciugatrice, il termosifone diventa la soluzione più comoda per asciugare i panni in inverno. Però spesso, appena si stendono i capi, la stanza si riempie di quella fastidiosa puzza di umido o di chiuso.
Il motivo è semplice: il calore fa evaporare troppo in fretta l’acqua presente nei tessuti, senza dare il tempo ai capi di ventilare bene. Così, l’umidità resta intrappolata nelle fibre e nasce quell’odore sgradevole.
Ma con qualche accorgimento si può risolvere facilmente.
Cosa scoprirai?
Maglioni
I maglioni di lana e i capi più spessi tendono a trattenere molta acqua, e sul termosifone finiscono per emanare un odore di “bagnato vecchio”. Prima di tutto, strizzali bene (meglio se con una centrifuga delicata) e stendili orizzontalmente su un asciugamano vicino, ma non sopra, al termosifone.
Se li metti direttamente sul calore rischi di rovinarli e di cuocere l’umidità all’interno. Un trucco casalingo? Aggiungi all’acqua dell’ultimo risciacquo qualche goccia di olio essenziale di lavanda o limone: profumeranno anche da asciutti.
Calzini e biancheria
I calzini, così come la biancheria intima, sono i più delicati e quelli che puzzano più facilmente quando asciugano al caldo. Prima di lavarli, lasciali a bagno in acqua tiepida e bicarbonato per almeno mezz’ora: questo elimina i batteri e neutralizza gli odori.
Durante l’asciugatura, evita di ammassarli sul termosifone. Lasciali respirare, magari appendendoli su una griglia poggiata sopra con un po’ di spazio tra un capo e l’altro.
Se vuoi un profumo più intenso, puoi mettere vicino al termosifone una ciotolina di acqua e qualche goccia di olio essenziale: diffonderà una fragranza naturale mentre i panni si asciugano.
Magliette e intimo
Le magliette di cotone e l’intimo leggero sono più facili da gestire, ma anche qui serve un minimo di attenzione. Dopo il lavaggio, assicurati che non restino troppo bagnati: il cotone tende a trattenere l’umidità se piegato o appallottolato. Appendi ogni capo ben disteso, possibilmente a una certa distanza dal termosifone.
Se puoi, apri leggermente la finestra per creare circolo d’aria: così il vapore non ristagna e i capi restano freschi. Un piccolo segreto?
Aggiungi un cucchiaio di acido citrico di alcol nel risciacquo finale: toglie ogni residuo di detersivo e mantiene il tessuto morbido e inodore.
Pigiami in pile e tessuti spessi
Il pile, i felpati e i tessuti sintetici spessi sono i più difficili da asciugare bene sul termosifone. Tendono a scaldarsi in superficie ma a restare umidi all’interno, ed è lì che nasce la puzza.
L’ideale è asciugarli a rovescio e girarli ogni tanto, per far evaporare bene l’acqua. Non stenderli mai a contatto diretto col metallo caldo: metti sempre uno strofinaccio asciutto sotto o usa uno stendino accanto al termosifone. Un trucco della nonna?
Passa un panno imbevuto di aceto e qualche goccia di eucalipto sul termosifone prima di accenderlo: aiuta a purificare l’aria e mantiene l’ambiente più fresco.
Come profumare la stanza
Oltre ai capi, anche la stanza gioca un ruolo fondamentale. L’aria stagnante amplifica l’odore di umidità. Apri la finestra per dieci minuti ogni tanto, anche se fa freddo: basta poco per cambiare aria.
Puoi mettere sul termosifone una ciotolina con acqua e bicarbonato che assorbe gli odori, oppure un batuffolo di cotone con qualche goccia di olio essenziale. Se l’ambiente resta troppo umido, usa un deumidificatore naturale, come una vaschetta di sale grosso.

