Vai al contenuto

Come avere una abbronzatura perfetta?

Redazione
abbronzatura mare

Ecco le regole d’oro per essere dorate al sole, ovvero come avere avere un’abbronzatura bella, duratura e sana senza mai dimenticare il buon senso!

Preparare la pelle prima di esporsi al sole

La pelle ha bisogno di uno scrub profondo almeno una volta al mese per rimuovere le cellule morte e liberare i pori, facendola così respirare.

Usare prodotti naturali e idratare a fondo la pelle dopo il trattamento con dell’olio idratante, possibilmente senza aggiungere profumi o prodotti simili che potrebbero irritare.

Aspettare quindi sempre 24 ore, prima di esporsi al sole: lo scrub è comunque un trattamento d’urto per la pelle che può apparire anche lievemente arrossata.

Esporsi con moderazione

All’inizio della vacanza l’esposizione al sole deve essere molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi (tassativo per chi ha un fototipo basso!): non esporsi direttamente ai raggi solari e anche sotto l’ombrellone applicare un protettivo in qualsiasi caso.

Non sottovalutare nemmeno le giornate nuvolose poiché le radiazioni UVB, le più pericolose, filtrano ugualmente (e danneggiano) senza che la persona avverta la sensazione di calore.

Le ore migliori per prendere il sole

Le ore del giorno migliori e altamente consigliatesono quelle del mattino, fino alle 11, e del tardo pomeriggio dopo le 17: evitare quelle più calde e dirette dalle 12 alle 15.

Prendere il sole in movimento

Meglio prendere il sole stando in movimento: le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo. I primi giorni, si avrà un’abbronzatura superficiale che scomparirà velocemente, dovuta alla riserva di melanina già presente e disponibile nel corpo.

Solo dopo una decina di giorni si inizia a formare un’abbronzatura solida e duratura. Non è vero che più si sta al sole e più ci si abbronza perché la produzione di melanina è legata alla capacità di produrla del proprio corpo e non alla quantità di sole preso.

Usare il solare adatto

Scegliere un protettivo solare e il fattore di protezione in base al proprio fototipo e in base al tempo che si trascorrerà al sole, tenendo presente che altri fattori come le stagioni, il clima, e l’ambiente influiscono sull’intensità delle radiazioni solari.

Ricordare che ci si scotta non solo sulla sdraio al mare, ma anche durante una passeggiata, un’escursione in bicicletta, etc quindi, è sempre opportuno utilizzare un trattamento solare.

Rinnovare l’applicazione del solare e attenzione alle parti più delicate

Ricordare di applicare la protezione almeno mezz’ora prima di esporsi al sole e di rinnovarne ogni 2 ore l’applicazione (per la sudorazione, lo sfregamento, etc).
Cospargere il corpo senza parsimoniare sulla quantità, utilizzando fattori di protezione elevati nei punti più delicati: naso, labbra, lobi e bordo delle orecchie, collo, incavo del ginocchio, dorso dei piedi. Agitare bene il flacone prima dell’uso per mescolare bene insieme le due fasi dell’emulsione.

Applicare il prodotto solare anche quando la pelle è già abbronzata, eventualmente riducendo il fattore di protezione. Anche coloro che hanno pelli con fototipo scuro, hanno bisogno di protezione poiché gli effetti sulla pelle, come l’invecchiamento, li subiscono ugualmente.

Preferire i prodotti resistenti all’acqua

Nell’acqua penetra il 95% degli ultravioletti e dopo un bagno comunque, asciugarsi ed eventualmente ripetere l’applicazione del protettivo solare poiché le gocce di acqua rimanenti possono favorire le scottature.

Non usare il solare dell’anno precedente

Non esporre il flacone del prodotto al sole, per evitare l’alterazione dello stesso, e rinnovarlo ogni anno: col tempo perde le sue proprietà.

Evitare profumo e trucco

Non utilizzare profumi o prodotti per il trucco quando si sta al sole poiché potrebbero lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione (una scottatura solare molto intensa anche per brevi esposizioni).

Attenzione a sole e farmaci

Verificare bene se si stanno assumendo dei farmaci, con il proprio medico o specialista, se ci possono essere delle contro indicazioni. Il più delle volte l’esposizione al sole va evitata o fatta con cautela, utilizzando sempre adeguati protettivi solari con massima protezione verso gli UVA (l’ideale sarebbero i prodotti schermanti).
Alcune malattie (quali la vitiligine e il lupus eritematoso) possono peggiorare con l’esposizione al sole: in questi casi, farsi consigliate dal proprio medico o specialista riguardo i provvedimenti da adottare.

Proteggi la pelle!

Diffidare sempre dei prodotti fai da te per avere una abbronzatura rapida e intensa (birra, caffè, succhi di carote, infusi di foglie di fico, emulsioni di olio e limone, creme a base di essenza di bergamotto): nessuno di questi contiene sostanze che possano proteggere la pelle e quindi provocano quasi sempre ustioni solari (il bergamotto stimola la produzione di melanina ma possiede un’accentuata azione fototossica!).

Non dimenticare cappelli e occhiali scuri

Utilizzare cappelli per proteggere la cute, molto sensibile fra i capelli, e occhiali avvolgenti a lenti scure per proteggere gli occhi dalle radiazioni: i semplici occhiali non bastano.

Dieta per l’abbronzatura

Assumere alimenti ricchi di vitamine che sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A – betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla). Gli integratori alimentari a base di betacarotene contribuiscono a conferire un piacevole colore dorato, ma non forniscono protezione.

Bere molta acqua e spesso per reidratare l’organismo.

Dopo l’esposizione al sole, reidratare la pelle sempre con un doposole.

I bambini al sole

Per limitare l’aumento di rischio di tumore cutaneo in età adulta (che è legato alle eventuali ustioni subite durante l’infanzia), fino a 6 mesi i bambini vanno sempre tenuti all’ombra e anche crescendo, non devono stare al sole nelle ore più calde. Utilizzare protezioni con fattori di protezione elevati (almeno 15), rinnovando spesso l’applicazione. Durante i primi giorni devono indossare una maglietta asciutta (bagnata lascia filtrare gli UV), il cappello e possibilmente occhialini scuri; non vanno lasciati giocare troppo a lungo sotto il sole e devono bere spesso.

Proteggere il seno in caso di topless

Il seno è una zona molto delicata e, quando la si espone al sole in topless, si devono prendere appropriate precauzioni per avere un’abbronzatura duratura e in totale sicurezza.

Non è vero che un seno esposto al sole sia più soggetto a tumori anzi, le attuali ricerche hanno dimostrato che abbia addirittura effetti benefici e di prevenzione, sulla ghiandola mammaria. I raggi solari, soprattutto quelli ultravioletti, sono però dannosi per la pelle ed ancora di più per una zona così delicata.

Essendo, inoltre, quotidianamente più “coperta” rispetto ad altre zone, sviluppa nel corso della vita meno melanina e, quindi, è maggiormente esposta al rischio di rossori e scottature. Bisogna perciò utilizzare solari con protezione molto alta, e per la zona dell’aureola mammaria un solare specifico con filtri elevati oppure specifici dischetti coprenti.

Donne in gravidanza

Le donne in gravidanza devono prestare particolare attenzione perché il sole può portare ad un peggioramento delle macchie scure (cloasma gravidico) che spesso compaiono naturalmente sul volto (zigomi, labbro superiore, fronte) durante la gestazione, fino a renderle indelebili.

Il calore può inoltre provocare una dilatazione dei capillari sanguigni, aumentare il prurito “gravidico” e abbassare la pressione del sangue.

Condividi

COSA SCOPRIRAI