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Inestetismi della cellulite: quando, come e perchè compare

Alessia
Cellulite

Detta pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), la cellulite è una patologia del connettivo sottocutaneo, ossia un’alterazione del derma e dell’ipoderma, che si manifesta in superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle (“a buccia d’arancia” o “a materasso”), parestesie (formicolii), turbe dell’irrorazione sanguigna superficiale (cute fredda), rigonfiamenti più o meno evidenti e dolore cutaneo.

In condizioni ottimali, le cellule adipose sono una riserva di energia per il corpo che brucia i grassi all’occorrenza; in caso di cellulite, il circolo venoso diviene statico e questa riserva diventa difficilmente utilizzabile, così da accumularsi e comprimere i vasi sanguigni.
Quest’ultimi, iniziano così a trasudare plasma dalle pareti (divenute porose) che s’infiltra fra le cellule e, col tempo, provoca infiammazione del tessuto adiposo e fibrosi dei tessuti sottocutanei. Di conseguenza, i capillari vengono compresi ancor di più e il drenaggio dei liquidi eccedenti si fa sempre più difficile. Ecco dunque, l’innescarsi di un circolo vizioso che alimenta continuamente la patologia.

La cellulite quindi, è una condizione che non dipende direttamente dall’essere magri o grassi (una donna in carne o magra può non esserne colpita e viceversa) ma dall’azione degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) che favoriscono una maggiore ritenzione di liquidi e deposito di grasso in zone particolari del corpo (cosce, glutei, fianchi).

Le principali cause della cellulite

Le cause della cellulite sono diverse e si accumulano fra loro. Possono essere distinte in fattori primari, secondari e aggravanti.

Fattori primari, non eliminabili, come la razza e il sesso (la donna bianca mediterranea è caratterizzata da una conformazione “a pera” in cui prevale l’azione degli ormoni femminili) e l’ereditarietà (legata a fattori genetici, sensibilità ormonale, fragilità capillare).

Fattori secondari, legati a fasi della vita (pubertà, gravidanza, menopausa), farmaci assunti e patologie specifiche (fattori ormonali ovarici, ipofisari e tiroidei).

Fattori aggravanti che possono esser evitati o controllati: stile di vita, alimentazione, abuso di alcool, caffé e fumo (che ha un’azione vasocostrittrice e di aumento dei radicali liberi, quindi danni alla circolazione e invecchiamento dell’organismo), scarso riposo notturno, affaticamento fisico e psichico e stress (che aumenta la produzione dei cosiddetti “ormoni dello stress”).

Ma anche una vita sedentaria o un dimagrimento eccessivo (che indeboliscono il tessuto muscolare) o disturbi digestivi, meteorismo e stitichezza, favoriscono il formarsi della cellulite. Non bisogna dimenticare poi anche la postura e la dieta seguita: un’alimentazione ricca di calorie, grassi e sale e con poca acqua contribuisce ad un accumulo di adipe localizzato, ritenzione idrica e formazione di “cuscinetti”.

Attenzione a postura ed abbigliamento

La postura sbagliata aggrava ancor più la situazione: stare troppo tempo seduti o con le gambe accavallate comprime i vasi sanguigni e ostacola la circolazione, stare troppo in piedi immobili impedisce al sangue di risalire gli arti inferiori e quindi apporta conseguenze negative alla circolazione venosa e linfatica.

E ancora, non sottovalutate il vestiario! Scarpe inadatte, troppo strette, tacchi alti (oltre i 5 cm.) comportano l’insorgenza di cellulite alle caviglie e ai polpacci e limitano l’importante funzione di “pompa venosa” dei nostri piedi, costringendoli; vestiti e biancheria troppo stretti comprimono i vasi e ostacolano la circolazione linfatica e sanguigna, portando all’insorgenza di cellulite alle gambe, spalle e braccia (ad esempio, vestiti con bordi rigidi e stretti sono causa della cellulite molle inguinale e dei cuscinetti alle cosce).

La cellulite divisa per stadi evolutivi

Quando si parla di cellulite bisogna specificare gli stadi e le varietà di cellulite esistenti. Per stadi evolutivi s’intende il livello di progressiva degenerazione del tessuto interessato:

Fase edematosa: fase precoce in cui si manifesta una stasi di liquidi, adipociti e microcircolo nella norma; poi un deficit circolatorio iniziale e primi segni visibili alla compressione della parte interessata.

Fase fibrosa: si presenta un edema con gonfiore e tensione, pelle a buccia d’arancia, fibre reticolari, deficit del microcircolo, tessuti pastosi al tatto; poi una marcata fibrosi, pesantezza degli arti, piccoli noduli, aumento del pannicolo adiposo, perdita di elasticità e aumento di rigidità del tessuto connettivo di sostegno, zone fredde e teleangectasie.

Fase sclerotica: caratterizzata da una fibrosi irreversibile, dolore agli arti e alla palpazione, ingrossamento dei noduli, ispessimento del pannicolo adiposo; per arrivare ad una vera e propria fibrosi e sclerosi (pelle a materasso), dolore costante, noduli grossi, insufficienza venosa e cute fredda e pallida.

Cellulite molle, dura ed edematosa

Oltre allo stadio, bisogna notare anche la varietà di cellulite possibile (strettamente legata alle fasi sopradescritte):

Cellulite molle: le zone interessate appaiono flaccide e si muovono al variare di posizione o dei movimenti che si fanno. Può insorgere fin dall’inizio o essere un’evoluzione della cellulite dura e si manifesta soprattutto in persone sopra i 35anni (che hanno tessuti ipotonici) o che cambiano spesso di peso, specialmente all’interno di cosce e braccia.

Cellulite dura: si presenta come massa dura con scarsa mobilità (non si muove o varia sia in posizione eretta sia in posizione distesa) e alla palpazione è dolorosa. L’epidermide è fine e delicata mentre la pelle ruvida e secca e, spesso, compaiono le prime smagliature. Tra le dita, il tessuto sembra essere incollato ai piani sottostanti ed è difficilmente sollevabile. Col tempo, può trasformarsi in cellulite molle. Colpisce specialmente i soggetti con meno di 25 anni, che hanno una buona condizione fisica e una muscolatura tonica, ma anche persone obese o in sovrappeso o magre, soprattutto su cosce, glutei e la parte interna delle ginocchia

Cellulite edematosa: si manifesta in associazione a quella compatta, soprattutto sulle gambe. Il tessuto ha un aspetto spugnoso e gonfio ed è caratterizzato da una rilevante stasi dei liquidi e infiltrazioni sierose tossiche.

La cellulite dunque, non è una patologia che appare all’improvviso, ma è una continua evoluzione-degenerazione con molteplici cause (metaboliche, endocrine, posturali, circolatorie, …). Oltre all’inestetismo, non dobbiamo dimenticare che è quindi un problema organico, dato dall’incapacità dell’organismo di eliminare in maniera corretta le scorie metaboliche e da uno scarso drenaggio linfatico.

Il sistema più efficace e utile per evitare la comparsa di cellulite è quindi adottare fin da giovani uno stile di vita sano, dinamico e vitale: mangiare più sano, avere una vita più tranquilla o comunque con meno stress, effettuare regolare attività fisica e utilizzare prodotti specifici e ideali in abbinamento a trattamenti mirati; i benefici si vedranno non solo nella forma fisica-aspetto estetico ma anche nel benessere interno e di funzionamento dell’organismo.

Senza ansia di risultati e preoccupati di apparire e basta, la battaglia contro la cellulite sarà sicuramente meno pesante e gravosa e soprattutto con risultati più efficaci e duraturi.

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