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Come ho tolgo le ditate su un mobile nuovo che ho comprato e che non volevano andare via

Giuliana Mele
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Credo che dedicarsi all’acquisto di un nuovo elemento d’arredo in casa porti tante sensazioni positive, la vediamo sempre come una piacevole novità. Ed è stato proprio qualche giorno fa che mi è finalmente arrivato un nuovo pezzo per la mia amata casa.

Questo mobile opaco di colore nero, che sembrava un’aggiunta perfetta alla mia casa, ha presto rivelato la sua bassa qualità manifestando una predisposizione a trattenere ogni tocco.

Ma non mi sono persa d’animo e ho trovato delle soluzioni efficaci che desidero condividere con voi.

Purtroppo il mobile non è di qualità

Vi spiego brevemente cos’è successo: è il mio compagno che si occupa del montaggio dei mobili e lui stesso ha notato che alcune parti erano un po’ “unte” (forse era applicato del grasso alle cerniere) e inevitabilmente i segni delle sue dita sono rimasti attaccati su tutte le parti visibili del mobile.

Per questo, nonostante l’aspetto moderno e sofisticato del mio mobile, ho rapidamente notato che ogni singola ditate tendeva a rimanere visibile sulla sua superficie opaca. Dapprima ho pensato fosse un problema di manutenzione ordinaria, ma ho presto realizzato che il problema derivava dalla qualità del materiale utilizzato.

Questo non ha raffreddato il mio entusiasmo per trovare una soluzione naturale ed efficace, anche perché non volevo che fossero soldi sprecati! Ora vi spiego il metodo che ho utilizzato.

L’approccio iniziale: il sapone di Marsiglia per combattere l’unto

La scelta del sapone di Marsiglia è stato il mio primo passo verso la soluzione del problema. Poiché lo uso spesso per la pulizia dei mobili unti della mia cucina, mi sono detta: “Perché non provarlo sul mobile del mio ingresso?“.

Ecco il procedimento passo passo:

  1. Un piccolo pezzo di sapone di Marsiglia grattugiato in mezzo litro di acqua calda.
  2. Ho immerso un panno microfibra nella soluzione, avendo cura di strizzarlo per evitare eccesso di umidità, quindi ho proceduto a pulire delicatamente la superficie del mobile.

Questa operazione ha aiutato a rimuovere parte dell’unto, ma le ditate più ostinate richiedevano un’azione più specifica. Perciò sono passata alle maniere forti (si fa per scherzare!).

Poi ho usato l’aceto di alcol

Quando sono quasi stata sul punto di arrendermi, è arrivata la mia mamma, che si era trovata lì per caso. Ma nemmeno le sue doti di supermamma sono riuscite a risolvere il problema.

Quasi stavo per disperarmi, pensando di aver fatto un acquisto pessimo (infatti lo è, ma esteticamente mi piaceva troppo!). Per questo ho voluto ricorrere all’aceto di alcol. Sappiamo che ha proprietà lucidanti e sgrassanti, e visto che il mio mobile era opaco e non lucido, ho fatto un tentativo così:

  1. Ho versato un po’ di aceto bianco di alcol, puro, su un panno morbido e umido.
  2. Con movimenti circolari e delicati, ho passato il panno sulla superficie del mobile, concentrando l’attenzione sulle ditate più ostinate.

C’era un po’ di titubanza, ma devo dire che le ditate più ostinate erano andate via! Sono arrivata alla conclusione che questo mobile mi darà del filo da torcere, e che starò spesso a tentare di pulirlo, ma almeno adesso so che con l’aceto di alcol ho risolto il problema.

Ecco un video con alcuni trucchetti che ritengo utilissimi con questo rimedio:

Un consiglio che voglio lasciarvi (se avete anche voi mobili del genere) è evitare l’uso di strumenti abrasivi come spugnette ruvide: possono danneggiare irreparabilmente le superfici opache, creando graffi. Pertanto, optate sempre per un panno morbido, preferibilmente in microfibra, che pulisce efficacemente senza correre rischi.

L’ultima raccomandazione è quella di provare sempre i prodotti in un’area meno visibile del mobile prima di procedere con una pulizia completa. La prossima volta seguirò il consiglio di mio nonno, che diceva che risparmiare non è sempre buona cosa, ma spero che questi consigli possano esservi utili in futuro!

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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