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Crioterapia: le nuove frontiere dell’azoto per la cura dei tumori

Redazione
crioterapia azoto

Le nuove frontiere della medicina hanno un nome e una speranza: Crioterapia. Il nuovo metodo si basa sulle applicazioni dell’azoto liquido, un gas comune in natura, che una volta ridotto allo stato liquido trova numerosi impieghi in campo medico e scientifico. Tra gli impieghi più diffusi: conservazione di cellule staminali e organi destinati ai trapianti, sangue per le trasfusioni. Perchè la crioterapia è considerata la nuova vera frontiera della medicina moderna? Scopriamo  insieme i campi di impiego e i vantaggi.

La crioterapia per la cura delle malattie cutanee

Il principale impiego dell’azoto liquido riguarda alcune patologie cutanee. L’applicazione dell’azoto in crioterapia ha risolto determinate malattie cutanee della pelle con risultati sorprendenti. La crioterapia cura sia malattie benigne che tumori maligni della cute.

Tutte le terapie cutanee sono basate sull’abbassamento della temperatura della lesione tramite azoto liquido in modo controllato ma repentino. Questo abbassamento di temperatura permette la distruzione dei tessuti lesi lasciando intatti quelli sani.

La lesione della zona interessata dal “male” guarisce subito e la pelle sana permette una buona cicatrizzazione.

Come si applica l’azoto in crioterapia

L’azoto liquido può essere applicato in modo diretto e veloce ( in genere basta una sola applicazione di pochi secondi), tramite coni di raccoglimento o del tipo cryo-peeling. Il vantaggio della crioterapia è che l’applicazione di azoto liquido non necessita di anestesie locali, non ha effetti collaterali e non bisogna fare esami o assumere farmaci prima della terapia.

La crioterapia con azoto liquido è una valida alternativa alla chirurgia tradizionale per trattare problemi legati a zone delicate quali inguine, naso, orecchie.. Un altro vantaggio è che il trattamento con l’azoto liquido può essere fatto anche ai soggetti anziani che soffrono di patologie serie che non sarebbero in grado di sostenere un intervento chirurgico classico.

La crioterapia per combattere i tumori

Il trattamento all’azoto è applicato anche nei casi più gravi come i tumori. Non si è ancora giunti ad una certezza di cura di ogni tipo di tumore ma le applicazioni sono risultati efficaci e vincenti nei casi di neoplasie cutanee (cheratosi attinica, carcinoma basocellulare e spinocellulare), precancerosi della vulva e del pene e soprattutto gli innovativi trattamenti dei tumori della prostata e del rene.

Qual è il futuro della crioterapia

Abbiamo già visto gli ottimi risultati recenti ottenuti dalla ricerca scientifica (naso elettronico) e l’apertura in Italia della prima Cell Factory a Pescara per la lotta ai tumori. Cosa ne sarà della crioterapia e azoto liquido?

Il gruppo più esperto, peraltro con una casistica ampia e ormai con risultati oncologici a 5 anni dal trattamento, è quello della Cleveland Clinic (Ohio, Stati Uniti), diretto dal professor Inderjit Gill. Non sappiamo quale sarà il vero futuro del metodo dell’azoto liquido in crioterapia, ma possiamo affermare che l’efficacia di una terapia non invasiva potrebbe essere un’alternativa vincente per la salute dell’uomo.

Migliorare la salute, il benessere e la qualità della vita sono i principali obiettivi di chi ha a cuore la vita e siamo sicuri che la medicina non si fermerà alle casistiche e probabilità.

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