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Come tenere l’Orchidea in Bagno sempre bella e piena di Fiori?

Gianluca Grimaldi
orchidea-in-bagno

Fiori dalla forma inconfondibile e foglie di un verde intenso: l’orchidea è una delle piante ornamentali più comuni e diffuse nel nostro Paese.

Originaria dei Paesi tropicali, l’orchidea che troviamo più frequentemente dal fioraio o al vivaio è la phalaenopsis. Questa specie non è complicatissima da coltivare, ma bisogna comunque averne abbastanza cura.

Di solito, la si tiene in bagno: qui, l’alto tasso di umidità fa bene alla pianta che è abituata ad habitat naturali dove questo è compreso tra il 55 e l’80%.

Ma tenerla in questa stanza non basta!

Ecco tutti i consigli da seguire volete tenere l’orchidea bella e fiorita in bagno.

Mettetela sul davanzale

Tenere l’orchidea nel bagno va bene, purché sia posizionata nel luogo giusto. Si tratta di una di quelle piante che ben si adattano a questo ambiente.

L’ideale è tenerla sul davanzale di una finestra. L’orchidea, infatti, ha bisogno di molta luce naturale indiretta per poter sopravvivere e fiorire.

Il davanzale è un posto dove la luce arriva per molte ore al giorno. Inoltre, di solito, il vetro della finestra del bagno è opacizzato: questo permette alla luce di non arrivare diretta.

In alternativa potete utilizzare una tendina filtrante.

Innaffiate di meno

Proprio per l’alto tasso di umidità ambientale, l’aria nel bagno è piena di vapore acqueo. L’orchidea, attraverso le foglie e le radici aeree, assorbe acqua anche direttamente dall’aria.

Questo implica che ha solitamente un bisogno minore di essere innaffiata.

In ogni caso, controllate sempre lo stato del terreno, innaffiando quando questo risulta ormai non più umido. Ricordate che il modo migliore per innaffiare la vostra orchidea è per immersione, ossia immergendo la pianta in un lavandino o una bacinella piena d’acqua e lasciandola così per 20-30 minuti in modo che assorba soltanto l’acqua di cui ha realmente bisogno.

N.B: se avete dubbi o perplessità su come o quanto spesso innaffiare questa pianta, chiedete consiglio al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.

Concimate

Altro segreto per tenere l’orchidea in bagno sempre in salute: concimatela!

Le concimazioni vanno fatte a partire da marzo fino a settembre: di solito, è preferibile usare un concime specifico a base di azoto, potassio e fosforo.

Circa la frequenza, somministrate in base alle indicazioni del prodotto (generalmente una volta ogni 2 o 3 settimane). Inoltre, ricordate che dovete sospendere le concimazioni nei mesi autunnali e invernali.

Con un maggior apporto di sostanze nutritive, la vostra orchidea avrà fioriture più abbondanti e frequenti, ma anche foglie più sane e meno predisposte a seccare.

N.B: ricordate che il periodo di fioritura della pianta va da marzo a settembre. Nei mesi autunnali e invernali, invece, la pianta va in riposo vegetativo: in questo periodo, è normale che non produca più fiori.

Pulite le foglie

L’umidità del bagno può far sì che la polvere presente nell’aria si attacchi più facilmente alle foglie. Pulitele regolarmente.

Un trucchetto consiste nell’utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione di acqua (500 ml) e sapone di Marsiglia in scaglie (30 grammi).

In questo modo, terrete pulite le foglie della pianta: sarà garantita una miglior capacità di fotosintesi e di respirazione. Inoltre, noterete da subito foglie più lucide e belle.

Usate un vaso adatto

Scegliere il vaso giusto è fondamentale per un’orchidea sana, anche in bagno!

Ricordate che anche le radici di questa pianta hanno bisogno di essere colpite dalla luce, quindi è necessario utilizzare un vaso in plastica trasparente, oltre a prestare particolari attenzioni alla pianta.

Di solito, è proprio in questi vasi che l’orchidea phalaenopsis viene già venduta. Se, però, la vostra pianta ha un vaso non trasparente, rinvasatela subito: la pianta ve ne sarà grata!

Attenti all’acqua

Purtroppo tenere l’orchidea in bagno non è esente dai rischi: gli schizzi d’acqua che vengono dalla doccia e dal lavandino non sono innocui come potete pensare.

L’acqua, infatti, può bagnare eccessivamente la pianta o, addirittura, creare dei piccoli ristagni (nel terreno o tra le foglie). Questi aumentano il rischio di marciume radicale o di infezioni.

State attenti, quindi, nel momento in cui aprite i rubinetti a tenere la pianta lontana dagli schizzi d’acqua.

Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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