Vai al contenuto

Rischio infarto per le donne in menopausa? le nuove terapie ormonali per non rischiare col cuore

Sonia Brunelli

Fino ad una ventina d’anni fa i problemi cardiaci riguardavano solo gli uomini. Oggi non è più così e dopo i 50anni il primo killer delle donne è proprio il cuore. Inoltre, il rischio aumenta in menopausa a causa del brusco calo degli ormoni.

A dare l’allarme sono stati gli esperti riuniti al congresso mondiale di ginecologia che, però hanno aggiunto anche una bella notizia. E’ arrivata una nuova terapia ormonale sostitutiva mirata per scongiurare questo pericolo, oltre che abbassare la pressione sanguigna. Parliamo dell’Angeliq.

In menopausa, quando gli estrogeni, che tengono sotto controllo il livello di colesterolo e trigliceridi, calano bruscamente, si possono formare placche di grasso nei vasi sanguigni. Le arterie così con il tempo, possono ostruirsi, la pressione sale e i rischi per il cuore aumentano. Con il nuovo farmaco si riducono sia i livelli di grasso nel sangue, sia i valori della pressione. Questo accade perché il farmaco, oltre agli estrogeni che contrastano la formazione di placche, contiene un particolare tipo di progesterone: il drospirenone.

Il drospirenone è un ormone dall’effetto leggermente diuretico, che fa scendere la pressione. Nelle donne che soffrono di ipertensione Angeliq può ridurre i valori fino a 9 punti. In quelle donne che hanno i valori ai limiti (intorno ai 140 di massima) la riporta alla normalità. Se invece la pressione è normale, resta inalterata. Un risultato importante perché, come dimostrano le ricerche, abbassare di 5 punti significa ridurre del 40% il rischio di ictus e del 25% quello di malattie cardiovascolari.

E per chi non può assumere ormoni c’è una valida alternativa senza controindicazioni né effetti collaterali: una cura omeopatica all’avanguardia.

La cura è a base di estratti di organi di suino in diluizione omeopatica che stimolano le ovaie. In questo modo il cuore è protetto e spariscono tutti i disturbi legati alla menopausa.

Sarà il medico a valutare caso per caso e suggerire i rimedi più adatti.

In genere si prescrive Pnei Ovarium, 20 gocce due volte al giorno. Per potenziarne l’effetto si può aggiungere Lilium compositum in fiale. Si fanno da una a tre iniezioni alla settimana. Se ci sono già dei fattori di rischio per il cuore, si somministra Rauwolfia compositum, che tiene sotto controllo la pressione alta. Le dosi sono sempre una fiala intramuscolo da una a tre volte alla settimana. Oppure iniezioni di Cholesterinum Injeel, con la medesima posologia, per ridurre il colesterolo. Le cure vanno seguite per 6, 12 mesi.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
Condividi

COSA SCOPRIRAI