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Sbalzi termici: come evitare i malesseri di stagione

Sonia Brunelli

Uno dei fattori di rischio per la nostra salute cui siamo sottoposti senza accorgercene durante tutto l’anno sono gli sbalzi di temperatura. Le conseguenze sul nostro organismo degli sbalzi termici possono essere diversi malesseri: raucedine, faringite, tonsillite, raffreddore, torcicollo, tosse, influenza, mal di testa, vertigini, senso d’intontimento e irritazioni agli occhi.

Come solito, le persone maggiormente predisposte sono gli anziani, i bambini e le persone già debilitate nel fisico poiché soffrono di particolari patologie.

Durante l’anno i repentini mutamenti meteorologici sono sempre più frequenti, senza poi considerare l’utilizzo sconsiderato che si fa nei luoghi pubblici e nelle abitazioni di aria condizionata e riscaldamento.

D’estate entrare e uscire da un luogo pubblico è sempre uno shock termico: fuori temperature elevate e dentro aria condizionata al massimo. Ma il problema dello sbalzo termico c’è anche nelle altre stagioni, ma spesso vi prestiamo poca attenzione. Già in autunno molti luoghi pubblici hanno il riscaldamento troppo elevato e quando si esce, il contraccolpo per il nostro organismo è elevato. Sicuramente vi sarà accaduto di recarvi a fare la spesa in un centro commerciale e trovarvi grondante di sudore, mentre esternamente si possono misurare sì e no una ventina di gradi.

Nel nostro corpo è l’ipotalamo che ha il compito di svolgere la funzione di termoregolatore della temperatura corporea. uindi Non è, quindi, tanto il caldo o il freddo eccessivo a farci ammalare, quanto, piuttosto, il caldo o freddo improvviso che coglie impreparato l’organismo.

L’ideale per evitare problemi fisici dovuti agli sbalzi termici, può essere utilizzare sempre un abbigliamento adeguato: “vestirsi a cipolla, cioè una maglietta sopra un’altra, il golf, un foulard e il giubbotto. In questo modo si è pronti a spogliarsi se necessario, ma si è altrettanto pronti a indossarli nuovamente se servono.

La regola è creare negli ambienti in cui si soggiorna maggiormente (casa e luogo di lavoro) un microclima ideale sia per temperatura sia per umidità relativa, che non deve superare o scendere troppo sotto il 40-50%:

  • regolando il termostato tra i 19 e i 22°C
  • ponendo gli appositi umidificatori sui termosifoni.

Negli appartamenti a riscaldamento centralizzato, per evitare temperature sahariane, è bene far installare sui radiatori delle termo-valvole con cui poter regolare la temperatura.

Infine, perfetto adottare sempre un’alimentazione nutriente e sana, bere molti liquidi (acqua, succhi di frutta) ed eventualmente se si pratica molta attività fisica assumere dei Sali minerali per compensare le perdite dovute al troppo secco causato dai riscaldamenti.

In questo periodo, poi, le piogge e le giornate particolarmente grigie, non aiutano di certo il buon umore (ne abbiamo parlato a proposito di meteoropatia). Anche la diminuzione della luce solare, infatti, influenza la produzione di ormoni e il ritmo sonno-veglia, con la conseguente diminuzione del livello di concentrazione, calo dell’energia e aumento della sonnolenza.  Quindi, con il sopraggiungere dell’inverno cercate di non abbandonare le buone abitudini (alimentazione equilibrata e attività fisica) acquistate durante la stagione estiva, aiuteranno a tenere alto anche l’umore.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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