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Perchè smettere di fumare:i danni del fumo attivo e passivo

Alessia
smettere di fumare

smettere di fumareAd ogni sigaretta fumata, si genera una corrente primaria (fumo attivo) che intacca l’apparato respiratorio, una corrente secondaria (combustione passiva) e una terziaria (fumo espirato dal fumatore) che costituiscono il fumo passivo. L’assunzione prolungata e costante di fumo di tabacco si stima con dati di non poca importanza: ecco alcune statistiche allarmanti

– Riduzione di 4-6 anni di vita media di un giovane fumatore che inizia a 25 anni, con un consumo di sigarette al giorno (ossia 1 giorno di vita perso per ogni settimana di fumo)

– Su 1000 uomini adulti che fumano, 1 morirà di morte violenta, 6 per incidente su strada e ben 250 per il tabacco e per le patologie ad esso collegate (la gravità dei danni dovuti al fumo, sia attivo sia passivo, è direttamente proporzionale all’età di inizio dell’azione, al numero di sigarette consumate al giorno, al numero di anni di fumo e alla profondità di livello di inalazione che si attua)

– Nel 2025, si prevedono 10 milioni di morti legate al fumo (la metà di questi fra i 35 e i 69 anni e con una perdita di vita di 20-25 anni). Anche se si assiste ad una diminuizione progressiva di consumo di tabacco nei Paesi industrializzati, il mercato sta rilevando un’espansione sempre maggiore in quelli in via di sviluppo, sui quali si sta focalizzando).

Il fumo passivo

Una nota doverosa bisogna farla anche sul “fumo passivo”, ritenuto erroneamente meno grave o nocivo di quello attivo: il fumo definito passivo è quello inalato involontariamente dalle persone vicine ai fumatori attivi ed è il maggior fattore inquinante degli ambienti chiusi.

Come già accennato, la sigaretta bruciata produce 2 tipi di fumo:
– centrale, che è quello attivo prodotto dall’aspirazione del fumatore (inalazione) e in parte dall’espirazione,
– laterale, che è il fumo passivo generato dalla bruciatura materiale e passiva della sigaretta (nel portacenere o “fra un tiro e l’altro”) e in parte dall’espirazione del fumatore attivo.

Tale distinzione viene stabilita per le differenti composizioni che questi tipi di fumo hanno: in quello laterale si rilevano infatti sostanze irritanti, ossidanti e cancerogene maggiori (in termini di concentrazione) rispetto a quello centrale, anche se il fumo passivo è “diluito” nell’aria rispetto a quello attivo che, invece, si ritrova tutto insieme nell’apparato respiratorio del fumatore.

L’inquinamento ambientale è composto per 6/7 dal fumo laterale e per 1/7 da quello centrale quindi, in presenza di un fumatore, è bene areare spesso l’ambiente per ridurre l’esposizione, in quanto è stato dimostrato che ¼ delle malattie respiratorie sono causate proprio dall’inquinamento atmosferico.

Il Surgeon General (USA) e la National Academy of Sciences hanno sancito che il fumo passivo è in grado di indurre il cancro polmonare nei fumatori e che i figli di quest’ultimi presentano una maggiore percentuale di bronchiti, crisi asmatiche, polmoniti rispetto a color che non hanno genitori fumatori.

In Italia, il fumo passivo sarebbe causa di un migliaio di morti l’anno e si calcola che il rischio cumulativo di morti per tumore polmonare per le persone esposte al fumo passivo, sia di 1 ogni 1000 soggetti. Se si analizzano i polmoni dei fumatori e quelli dei non fumatori esposti spesso al fumo passivo, essi non risultano molto diversi, come si possa pensare. In alcuni centri, è possibile effettuare un test per entrambe le tipologie di soggetti, che rileva la quantità di monossido di carbonio assorbito e, quindi, del grado di intossicazione della persone in esame.

Quindi… i vantaggi per smettere di fumare

  • Minor rischio di tumori, infarto, malattie respiratorie e facilità di contrarre tosse, influenze, raffreddori;
  • Minor rischio di bronchiti e disturbi respiratori per i propri figli, nonché di tumori, infarti, etc. per i familiari e persone vicine;
  • Miglioramento della respirazione e delle capacità olfattive;
  • Miglioramento delle prestazioni fisiche e sportive (anche come resistenza);
  • Miglioramento dell’aspetto fisico estetico: denti più bianchi, dita non ingiallite, pelle più mordida e fresca (non invecchia precocemente), alito più gradevole;
  • Scomparsa di sintomi come tosse, nervosismo, mal di testa legati al fumo,
  • Risparmio economico;
  • Scomparsa di cattivi odori da ambienti, vestiti, …;
  • Aumento della considerazione altrui sulla propria persona e aumento dell’autostima;
  • Riduzione del rischio di impotenza maschile;
  • Per le donne, ristabilizzazione dei propri livelli di fertilità e di “arrivo” della menopausa;
  • Aumento della possibilità di vita di 5-8 anni.
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