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Arriva il vino metabolico che previene diabete, obesità e ipertensione

Jennifer
vino-rosso

In Italia il vino raggiunge la sua eccellenza. A conferma ancora una volta di questo primato è un neo vino italiano, nello specifico del Lago di Garda, denominato “Valtenesi Campostarne” derivante dalla rarità di quattro uve autoctone del lago: Groppello, Morzemino, Sangiovese e Barbera.

Un’ unione che ha dato vita ad un vino rosso raro e prezioso, che coniuga perfettamente alta qualità vitivinicola e principi nutritivi importanti per prevenire le malattie metaboliche, prime su tutte il diabete mellito, l’obesità e l’ipertensione arteriosa.

Il gusto e l’olfatto ne sono inebriati e al tempo stesso tale qualità garantirebbe non solo un cuore sano ma appunto un metabolismo naturale e corretto, alla base della prevenzione di tali malattie di portata ormai mondiale.

Il vino metabolico, così ribattezzato, è stato presentato per la prima volta alla stampa presso la Cantina Costaripa a Moniga del Garda (Brescia) da Mattia Vezzosa, ideatore di questo vino ed enologo di fama internazionale, il quale si è basato, nella sua ricerca ai fini della creazione di tale particolare connubio vitivinicolo, sulle linee guida della cd. Cucina Lineare Metabolica, un progetto di cui il vino metabolico fa parte, che a sua volta coinvolge circa 60 paesi nel mondo e che mira a coniugare e a rendere effettivo il legame tra sapiente arte culinaria e i principi nutritivi che sono alla base della nostra salute, specie con riguardo al metabolismo e alle sue forme patologiche, in termini di prevenzione.

Si è scoperto che la commistione di queste uve, presenti nei vigneti della sponda bresciana del Lago di Garda, sono in grado di salvaguardare la salute dell’uomo, dando ulteriore forza alla convinzione che bere due bicchieri di vino al giorno fa bene alla salute e inibisce la comparsa di malattie legate all’invecchiamento.

Un progetto di grande utilità sociale dunque, che poco alla volta si sta facendo strada nell’obiettivo per così dire di “curarsi mangiando”, naturalmente con cose salutari che la terra ci dona, proprio come la cucina lineare metabolica vuole, ideata  dello chef  Luca Barbieri e in collaborazione del prof. Claudio Mosca, noto nutrizionista agli Spedali Civili di Brescia, il quale anch’esso ha partecipato alla prima presentazione di tale vino.

Aggiunge Vezzosa: “si tratta di una terra dove ancora coesistono tutte le caratteristiche che trasformano un vino rosso di alta qualità nel nettare terapeutico, auspicato dal prof. Macca. Qualità di un progetto che ha trasformato l’orgoglio di Costaripa in consapevolezza e ci ha fatto assumere un impegno importante, accettando una sfida per noi senza precedenti”

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