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Il cioccolato fa bene alla sindrome premestruale? Ecco perchè!

Alessia
cioccolato

Definito “il cibo degli Dei” il cioccolato ha numerosi effetti sulle capacità cognitive, sulla pressione arteriosa piuttosto che sui disturbi alimentari e le indicazioni dietologiche, ma tutte noi sappiamo che il cioccolato, soprattutto in certi giorni, diventa il miglior amico di sempre!

E’ noto infatti, ed anche i recenti studi effettuati hanno dimostrato le varie teorie, che il cioccolato fondente (ad alto contenuto di cacao) migliora l’umore, limita la sindrome premestruale, favorisce e migliora le performances sessuali e diminuisce i celeberrimi “mal di testa”. Soprattutto in relazione alla fase pre-mestruale, dunque, il cioccolato può diventare un vero alleato per la donna, capace di attenuare i sintomi e i disturbi legato ad esso. Ma perché?

Durante i giorni immediatamente precedenti al ciclo, il corpo femminile subisce una variazione dei suoi equilibri e si attua una specie di reazione auto allergica all’eccessiva produzione di ormoni da parte dell’ipofisi: il fegato è sottoposto ad un’enorme massa di lavoro e si genera un senso di affaticamento generale.

Oltre ai comuni dolori fisici quali gonfiore, cefalea, dolori muscolari, tensione mammarica, acne e alterazioni di appetito, la donna subisce una vera rivoluzione anche psichica con diffusi sbalzi di umore e di libido, irritabilità, depressione e facilità al pianto, astenia e difficoltà di concentrazione e razionalità.

Escludendo i casi “gravi” in cui si richiedono antidolorifici e antinfiammatori specifici, alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che il regolare consumo di cibi e bevande con un alto contenuto di vitamine e polifenoidi, soprattutto flavoinoidi, è un diamante prezioso per il benessere femminile. E i polifenoli hanno un’elevata concentrazione nei semi di cacao.

Benefici del cioccolato durante il ciclo mestruale

Le ricerche hanno mostrato infatti, che i livelli di sostanze antiossidanti nel plasma aumentano notevolmente subito dopo l’assunzione di cioccolato fondente (il latte interferisce e ne limita l’assorbimento: quindi sì al cioccolato fondente, no al cioccolato al latte o ad un bicchiere di latte dopo l’assunzione di cioccolato nero); che un terzo dei lipidi presenti nel burro di cacao è composto da acido stearico (un grasso che non favorisce l’innalzamento del colesterolo); che i minerali in esso contenuti contribuiscono alla funzionalità ottimale dei sistemi biologici e vascolari; e che, non da ultimo, assumere cioccolato durante i giorni precedenti e durante il vero e proprio ciclo, stimola alcune zone del cervello responsabili della produzione di endorfine.

Queste sostanze, dotate di proprietà analgesiche e coinvolte nei processi depressivi e stressanti, riescono a contrastare questi stati d’animo e migliorano o attenuano quindi i tipici disturbi della sindrome premestruale.

Ed è assolutamente normale avvertire un forte bisogno di cibi dolci! Il corpo subisce un calo di zuccheri nel sangue e richiede di per sé ciò che gli viene a mancare.

Senza giungere all’esagerazione quindi, un po’ di cioccolato è “necessario” e sarebbe capace sia di alleviare i dolori e disturbi premestruali sia di contrastare la tendenza alla depressione, irritabilità e cattivo umore. Nonché, un miglioramento del desiderio sessuale ed una soddisfazione personale, sempre a livello sessuale, più alta per le donne.

Care donne… cibo e salute sono un binomio fondamentale. E non si può escludere proprio il cioccolato fondente. Oltre ad essere buono e gustoso, ormai si sta rivelando anche un ottimo alleato per il fisico e per il benessere psicofisico. Con moderazione, dimentichiamo dunque la sua fama di nemico per la linea e l’eterna dieta, e concediamoci i suoi benefici: mangiamo bene, consapevoli di cosa mangiamo e di quanto ci fa bene.

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