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Viva le carote!

Alessia
carote

La carota è un ortaggio ricco di caroteni, ossia quella sostanza che il corpo utilizza per produrre la vitamina A, fondamentale per numerose funzioni dell’organismo e soprattutto, per gli occhi.

Sono indicate quindi sia per i bambini sia per gli adulti (per le diete dimagranti ad esempio) ed hanno notevoli utilizzi in cucina: vediamo le sue proprietà ed il motivo per il quale la definiscono l’ortaggio-farmaco.

Innanzitutto, la carota è una concentrazione di sali minerali, carotenoidi, vitamine, flavonoidi e betacarotene, ossia il principio attivo che dà il particolare colore alla radice e che ha elevato potere antiossidante, in quanto combatte la formazione dei radicali liberi e l’invecchiamento.

La carota favorisce la salute degli occhi (contrasta la cecità notturna e la vista debole, ideale per problemi come la cataratta e altre malattie dell’occhio) e della pelle (grazie all’estesina che idrata l’epidermide), rinforza il sistema immunitario e, con un consumo quotidiano, abbassa il rischio d’insorgenza di tumori ai polmoni, colon e pelle.

Insieme all’alfacarotene (“l’allungatore della vita”) e alla luteina, il betacarotene è il responsabile del colore arancione, tipico della carota; un suo consumo eccessivo può aumentare la pigmentazione giallastra della pelle (effetto collaterale), ma è sufficiente ridurne il consumo giornaliero ed il colore naturale della pelle tornerà ad essere “normale” (ricordiamo che mangiare carote non fa abbronzare: il beta-carotene si deposita solo a livello del derma e non arriva fino alla pelle, non è un abbronzante quindi, come può esserlo invece la melanina).

Rimedi naturali con le carote

Questo aspetto lo potremmo definire irrilevante se lo si confronta con i benefici che apporta: è molto utile per la crescita e la riparazione dei tessuti e aiuta a mantenere la pelle morbida e sana, previene infezioni respiratorie (protegge bocca, naso, gola e polmoni) e preserva dall’inquinamento.

Al contrario, una carenza di betacarotene può causare una diminuzione della vista in notturna, una maggiore sensibilità alle infezioni, pelle secca e squamosa, perdita dell’appetito e dell’olfatto, stanchezza frequente, assenza di lacrimazione, denti difettosi e ritardata crescita delle gengive.

Anche per il metabolismo di intestino e fegato poi, la carota è un ottimo alleato poiché grazie al potassio, sodio, calcio, fosforo, vitamine del gruppo B, D, E, fitoestregoni e fibre che contiene, normalizza il colon irritabile, riduce le diarree e regolarizza le evacuazioni.

Il succo di carota, infatti, viene utilizzato sia come equilibratore della flora intestinale nelle infezioni e sue tossinfezioni, nelle convalescenze, dopo un’assunzione prolungata di antibiotici o di farmaci chimici, sia come potente rimineralizzante.

Tonifica il fegato e ne rigenera le cellule, quindi viene utilizzata in caso di indigestioni, coliche, congestione epatica, cirrosi e dopo la fase acuta dell’epatite, un forte attacco biliare o un avvelenamento da droghe.

Non dimentichiamo poi, che le carote sono capaci di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue: le fibre solubili della carota (calcio pectato) riescono a legare grazie a proprietà biochimiche, gli acidi biliari che si trovano nel circolo sanguigno e ciò richiede un maggiore consumo di colesterolo da parte dell’organismo, per la formazione degli acidi biliari sottratti in precedenza.

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Questo processo conduce quindi ad una dimunzione di colesterolo, fondamentale per coloro che soffrono di ipercolesterolemia e per proteggere cuore e sistema cardiocircolatorio.

E non finisce qui perchè la carota ha anche altre importanti proprietà:

  • come estrogeno, facilita lo sviluppo delle ghiandole mammarie e stimola la produzione del latte nella neo mamma (proprietà galattogena)
  • emmenagoga: stimola il flusso mestruale scarso
  • carminativa: stimola la produzione dei succhi gastrici e facilita quindi la digestione
  • purificante: per il sangue, in cui innalza il livello di emoglobina
  • diuretica: favorisce la produzione di urina e quindi l’eliminazione delle tossine e scorie, tonificando anche i reni (ottima per disturbi come calculi, cistiti e problem urinari).

Come cucinare le carote

Più il colore della carota è intenso e maggiore è la quantità di betacarotene che contiene: scegliete le carote biologiche (senza di pesticidi), in questo modo potrete mangiare anche la buccia che è la parte che ne contiene di più in assoluto. All’acquisto, prediligete quelle sode al tatto e prive di macchie; conservatele pure in frigorifero in un sacchetto, per una settimana.

Una volta tagliate crude o cotte invece, consumatele subito poiché si ossidano velocemente ed una cattiva e lunga conservazione dopo la cottura (a temperatura ambiente per 5-6 ore, ad esempio) può far insorgere le nitrosamine, ossia delle sostanze cancerogene.

A differenza delle altre verdure che perdono le proprietà nutritive però, la carota con la cottura acquista biodisponibilità di betacarotene quindi, sia cruda che cotta (per poco tempo e non ad alte temperature), è un vero ortaggio della salute e molto ricco di proprietà (ne perde di vitamina C però).

L’assunzione alimentare ideale della carota, comunque, è il succo di carote fresche, anche mescolato con del latte per potenziarne le proprietà depurative; un metodo per assimilare ancora meglio il betacarotene ed i suoi benefici, consiste nel condire le carote con qualcosa di grasso, tipo olio o burro, poichè è in grado di aumentare fino a tre volte la capacità del nostro organismo di assimilarlo.

La radice fresca di carota, invece, può essere utilizzata per fare il decotto (proprietà diuretiche ed espettoranti in caso di tosse e raucedine); se si sotituisce la radice fresca con i semi della carota, il decotto  favorisce il processo digestivo. Il passato di carote è un ottimo rimedio per la diarrea, soprattutto per i bambini. 

Usi di bellezza della carota

L’olio di semi di carota, che viene estratto per distillazione in corrente di vapore, viene largamente utilizzato in profumeria, sia per le sue note fresche e dolci sia per il suo basso costo. In cosmesi, invece, viene sfruttato per la formulazione di creme abbronzanti, anti invecchiamento e per la crescita dei capelli.

Bisogna però, porre attenzione all’uso dell’olio di semi di carota poichè, anche se è stato dimostrato solamente in vitro, pare che i suoi effetti collaterali sul sistema nervoso centrale potrebbero essere simili a quelli dati dai barbiturici.

La polpa della carota invece, è efficace per curare dermatiti, eczema, sfoghi cutanei, rughe e per sanare piaghe, scottature, foruncoli, dermatosi e screpolature della pelle, poichè rivitalizza e tonifica. Per le infiammazioni ed eruzioni cutanee, anche solari, mettete la polpa cruda tra due pezze e applicate sulla zona interessata.

Per rendere la pelle liscia, invece, mescolate 10 gr. di radice secca in 100 ml. di olio, fate macerare per due giorni e applicate poi con un lieve massaggio.

Per idratare il viso invece, la radice fresca, finemente triturata, si può utilizzare come maschera di bellezza per nutrire la pelle.

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