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Come coltivare le orchidee in acqua e averle bellissime

Gianluca Grimaldi
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Tra i fiori più affascinanti e belli, l’orchidea è da sempre molto amata per dare alla propria casa un tocco di eleganza.

Questa pianta, però, è anche molto delicata: tenerla è salute non è difficile, ma richiede comunque il rispetto di alcune regole.

A parte, però, il metodo tradizionale di coltivazione, l’orchidea può essere coltivata anche in acqua.

Si parla di idrocoltura: un metodo che renderà la vostra orchidea più rigogliosa che mai.

Scopriamo insieme, allora, quali sono i passaggi da seguire e le regole da osservare quando si decide di coltivare l’orchidea in acqua.

Attenzione: se avete problemi o l’orchidea appare secca o malata, rivolgetevi al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.

Quale orchidea è adatta all’idrocoltura?

Innanzitutto è importante scegliere l’orchidea giusta per l’idrocoltura. Non tutte le varietà di questa pianta possono infatti essere coltivate con questo metodo.

L’ideale è scegliere un’orchidea phalaenopsis. Si tratta del genere più comune che potete trovare dal fioraio.

Il nome fa riferimento alla somiglianza del fiore con la farfalla: questo tipo di orchidea è abbastanza resistente e tende a fiorire con regolarità.

Scegliete il vaso giusto

Arriva ora il momento di scegliere il vaso adatto alla vostra pianta.

L’ideale è utilizzare un vaso trasparente in plastica. La trasparenza è fondamentale per permettere alla luce di arrivare anche alle radici, mantenendo così la vostra pianta in piena salute.

Inoltre, se potete, utilizzate un vaso con doppio fondo galleggiante, che è ottimo per la coltivazione in idrocoltura.

Ricordate che, prima di utilizzarlo, è bene disinfettare il vaso.

Per farlo, utilizzate aceto bianco e acqua (mescolandoli in parti uguali), strofinando bene gli interni del vaso con l’aiuto di una spugnetta.

Poi, risciacquate.

Aggiungete il substrato

E adesso? Beh, è tempo di aggiungere il substrato.

Potete utilizzare argilla espansa o perlite. Mettete le piccole sferette nel vaso riempiendolo fino a metà.

A questo punto, piantate la vostra orchidea, facendo attenzione a non danneggiare le radici.

Poi, riempite l’altra metà del vaso.

Innaffiate

Aggiungere acqua è fondamentale! Aiutandovi con un innaffiatoio, aggiungete circa 2 cm d’acqua.

Non abbiate paura che l’acqua non arriva alle radici: in pochi giorni, il substrato si bagnerà e le radici potranno dissetarsi.

Ricordate di mantenere sempre costante il livello dell’acqua che, ovviamente, col tempo tende a scendere.

Concimate

L’assenza di terriccio fa sì che ci sia una certa carenza di sostanze nutritive.

Per questo, concimare la pianta è essenziale.

Utilizzate concimi liquidi, versandoli direttamente nell’acqua in una quantità, però, non eccessiva (circa 1/5 di quanto normalmente indicato sulla confezione).

In questo modo, la vostra orchidea avrà sempre una fonte di sostanze nutritive da cui attingere e crescerà bella e sana.

Mettete alla luce

Per quanto riguarda le esigenze di esposizione, l’orchidea in idrocoltura non è diversa da quella coltivata con metodo tradizionale.

Ecco perché dovrete tenere la vostra orchidea in un luogo luminoso, ma non alla luce diretta del sole.

L’ideale è il davanzale di una finestra con vetro opacizzato o coperto da tendine semi-trasparenti.

Per quanto riguarda la temperatura, quella ideale oscilla tra i 20 e i 22 °C.

Orchidea, che passione!

Le orchidee sono tra i fiori più belli che ci siano! Avete problemi con questa pianta? Vi basterà seguire i nostri consigli per averla sempre bellissima.

Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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