Continuamente sentiamo parlare dell’importanza di lavarsi i denti e di osservare una scrupolosa e accurata igiene orale: ma sappiamo come lavare correttamente i denti nel concreto? Lo scopo principale di lavarsi i denti è prevenire la formazione della carie e quindi è importante rimuovere la placca, che è lo strato trasparente che ricopre i denti e nel quale si annidano i batteri, causa appunto della carie. Per far questo, è bene conoscere gli strumenti di cui necessitiamo per proteggere i denti ma anche per preservare e prevenire le malattie delle gengive:
- lo spazzolino manuale o elettrico, che serve per pulire le superfici interne ed esterne dei denti;
- il filo interdentale / gli archetti con filo premontato / etc, che servono per pulire gli spazi interdentali.
- Per chi possiede protesi, sono necessari anche gli strumenti per pulire gli spazi interdentali uniti dalla protesi, appunto, (scovolini e superfloss) e quelli specifici per la pulizia dei dettagli protesici, come lo spazzolino monociuffo angolato.
Per tutti indistintamente, un ulteriore strumento fondamentale per una corretta igiene orale è l’orologio ed il tempo: con lo spazzolino manuale servono 5 minuti, con quello elettrico 2 minuti, ma se provassimo a cronometrare il tempo reale che impieghiamo, scopriremmo che al massimo arriviamo ad 1 minuto…
Cosa scoprirai?
Come lavare bene i denti?
Seguite dunque questa tecnica e vedrete che il tempo necessario si aggira davvero intorno ai 5 minuti per curare in modo efficace e totale la nostra bocca:
- Appoggiate lo spazzolino con le setole inclinate a 45 gradi verso la gengiva ed effettuate movimenti rotatori piccolissimi per 20 secondi (le punte delle setole non si devono spostare in pratica) in modo da pulire il solco tra dente e gengiva e, in modo molto delicato, la superficie dei denti senza provocare abrasioni da spazzolamento.
- Spostatevi poi su un altro gruppo di denti per altri 20 secondi facendo sempre lo stesso tipo di movimenti, e così via (ricordate di passare “dietro” l’ultimo molare e raggiungere le superfici interne). Seguite l’andamento delle arcate dentarie e spingete alternativamente più sulla punta o sul tacco dello spazzolino per raggiungere in egual modo tutte le superfici, tenendo sempre il manico in orizzontale; la parte interna dei denti inferiori va pulita con il tacco dello spazzolino; solo la superficie masticatoria dei denti posteriori richiede un movimento “avanti-indietro” a spazzola.
- Passando poi all’altra arcata, non dimenticate di cambiare l’inclinazione (sempre a 45° verso la gengiva). Noterete quindi che il tempo necessario e sufficiente non è il minuto che impiegavate prima (e non per la quantità dei secondi ma per la qualità e l’accuratezza della pulizia eseguita)… e molto probabilmente passerete così allo spazzolino elettrico che effettua questo tipo di movimenti, senza richiedere fatica. Ma anche in questo caso, la regola è la medesima: impiegate il tempo giusto e necessario, altrimenti la pulizia sarà incompleta e inutile (a tal fine, prediligete gli spazzolini con il timer, che vi indicheranno quando spostarvi ad un altro “settore” della bocca).
Attenzione, uno scorretto spazzolamento (orizzontale o dal dente verso la gengiva) può provocare danni ai denti e al tessuto gengivale (che è estremamente delicato), come la retrazione gengivale, il suo sanguinamento, l’ipersensibilità dentale, l’alitosi e in extremis, anche la perdita dei denti.
Come usare il filo interdentale?
Concluso la prima operazione di spazzolamento, dovete occuparvi delle superfici tra un dente e l’altro utilizzando il filo interdentale: quello più facile da usare è il monofilamento in Goretex che è molto robusto e quindi non si sfilaccia, pur scivolando bene. Tagliatene un pezzo di 40 cm e avvolgetene un po’ sul dito medio per bloccarlo, e tutto il rimanente sul medio dell’altra mano, lasciando libero un pezzo di 4-5 cm da passare fra i denti.
Utilizzate gli indici (uno all’interno della bocca, l’altro fuori) per guidarlo e fate strisciare il filo su entrambe le superfici di ciascuno spazio avvolgendo a “C” il filo intorno al dente e lavorando “in uscita” per rimuovere la placca. Quando il filo è sporco, avvolgete un giro intorno al medio della mano con il pezzo corto e recuperatene altrettanto dall’altra mano.
Quante volte al giorno lavare i denti?
Al di là di questa tecnica suggerita, è importante ricordare che bisogna lavare i denti 3 volte al giorno, dopo i principali pasti, spazzolandoli dalla gengiva verso il dente (dall’alto al basso), sempre in verticale rotatorio e mai in senso orizzontale (in quest’ultimo caso, si spostano i batteri da un lato all’altro della bocca e… inutile pulire dunque!); che bisogna spazzolare tutti i denti dell’arcata superiore ed inferiore, sia sul lato esterno sia sul lato interno; e che alla fine, bisogna spazzolare anche la lingua, dove si depositano i batteri causa dell’alitosi, della placca e della carie.
La placca impiega 48 ore per iniziare a calcificarsi e a generare il tartaro (rimuovibile solo dal dentista), dunque è necessario che questa pulizia completa venga effettuata almeno una volta al giorno: in questo modo i denti, le gengive e l’osso di sostegno restano sani e non saranno necessarie le sedute di pulizia dal dentista.
Come usare il colluttorio?
Solo quando non è possibile utilizzare lo spazzolino, ricorrete al collutorio con clorexidina (ossia quell’agente che è capace di controllare chimicamente la placca batterica) perché, sebbene sia comodo e veloce, questo principio attivo altera la percezione dei gusti e tende a macchiare i denti (sospendendone l’assunzione, tutti questi effetti scompaiono). Le altre tipologie di collutori sono scarsamente efficaci contro la placca, rendono solamente l’alito più fresco e gradevole.
Ricordate bene: l’igiene orale deve iniziare già intorno ai 2 anni, poiché coloro che non vengono abituati a lavarsi regolarmente i denti 3 volte al giorno sin da piccoli, hanno molte più possibilità di soffrire di problemi ai denti e alle gengive già dall’adolescenza.
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Quale spazzolino e dentifricio scegliere?
Dentifrico
Contiene diverse sostanze, come le sostanze abrasive, i detergenti e gli agenti schiumogeni, ma la componente più importante e che deve tassativamente essere presente è sicuramente il fluoro, ossia l’ingrediente che previene la carie. Se si soffre di tendenza alla formazione del tartaro (che si forma quando la placca si indurisce) possono essere utili i dentifrici appositi contro il tartaro ed un buon collutorio; in generale comunque, scegliere sempre un prodotto in base alle proprie esigenze.
Spazzolino
Deve avere delle setole morbide di media lunghezza e deve essere cambiato ogni tre mesi circa; nel caso in cui però, le setole comincino a piegarsi o siano usurate o si è avuto problemi alle vie respiratorie come raffreddore ed influenza (alcuni batteri protebbero esservisi depositati), è meglio cambiarlo anche prima.