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Come proteggere la pelle dal freddo del bianco inverno!

Alessia

Settimana bianca? Relax e divertimento? Ma la vostra pelle come sta? Avete notato che con il freddo si è notevolmente disidratata? Già, perché con il clima molto freddo e secco della montagna e dell’inverno, l’organismo tende ad autoregolarsi per difendersi, modificando il grado di umidità dello strato corneo in base a quello ambientale esterno: ciò provoca la disidratazione cutanea, ossia la pelle arida che causa poi irritazioni, micro-lesioni, etc.Di facile intuizione, il rimedio da utilizzare costantemente è una crema emolliente che garantisca una corretta idratazione (se si ha una pelle già grassa, prediligere una crema protettiva).

Ma il problema si risolve qui? No, perché bisogna prestare molta attenzione anche agli sbalzi di temperatura, in quanto la brusca vasodilatazione dei capillari del viso causa il consueto arrossamento delle gote: state attenti quindi, che le creme scelte siamo capaci anche di proteggere i capillari, soprattutto se si soffre già di couperose. Sarebbe ideale, prima di entrare in un luogo caldo, vaporizzare sul viso dell’acqua termale rilassante ed emolliente per mantenere e dare idratazione, energia e vitalità alla pelle: questo non è così facile e comodo da fare quindi, almeno la sera, ricordate di prendervi cura del vostro viso con una crema a base di acido ialuronico che protegga l’epidermide durante la notte e la prepari per la nuova giornata sulla neve.

Bisogna aiutare la pelle infatti, a trattenere acqua e a rafforzare la propria barriera cutanea, utilizzando “creme a base di sostanze lipidiche emollienti, poliidrossiacidi e acido ialuronico ad intensa e prolungata azione idratante, ceramidi che migliorano la coesione cellulare e vitamine antiossidanti, che contrastano l’azione dei radicali liberi” (cit. dermatologa Marcella Ribuffo).

Per struccarsi dalla crema del giorno, utilizzate il latte detergente ed un tonico privo di alcool, che sono più delicati dell’azione dei lavaggi con acqua: per le pelli particolarmente sensibili, meglio scegliere le acque micellari, lenitive e riequilibranti. Dopo il lavaggio, asciugate il viso tamponando e non strofinando.

Oltre al freddo però bisogna pensare anche al sole della montagna: errato credere che sia solo il sole del mare a far male anzi, quello in altitudine è ancor “peggiore” perché le radiazioni ultraviolette sono più intense in quanto più “vicine” e rispecchiate dalla neve e dal ghiaccio (comportano macchie, secchezza, dermatiti, vasodilatazione dei capillari e sono anche cancerogene). Prima di uscire di casa dunque, proteggersi con una specifica crema solare con fattori di proiezione ad ampio spettro, contro i raggi UVA e UVB, e con filtri fisici e chimici base, nei confronti degli infrarossi.

E come dimenticare mani e labbra? Utilizzate assolutamente creme e burro di cacao in stick, più volte al giorno, ma non dimenticate comunque di usare guanti e indumenti protettivi e di modificare la vostra alimentazione a tal fine. Anche cosa mangiate infatti, è molto importante per nutrire la pelle in questo periodo: bevete molta acqua anche sulle piste da sci, nonostante il poco stimolo della sete, sia per reidratare sia per eliminare le tossine. La mattina, sarebbe ideale una spremuta di pompelmo per riattivare la circolazione o una tisana per decongestionare la pelle e reidratarsi (2 pizzichi di menta, 2 di fragola selvatica, 2 di lavanda, 2 di cerfoglio: in infusione per 3 minuti in una tazza d’acqua calda).

Scegliete frutta e verdura (insalate, macedonie e spremute) a volontà poiché le vitamine assunte per via orale sono molto efficaci nel difendere la pelle dagli sbalzi termici e contrastano il suo invecchiamento.

Evitate inoltre di vestirvi troppo, in modo da sudare meno, e di fare bagni eccessivamente caldi al termine della sciata, poiché rendono fragile ancor di più l’epidermide.

Non dimenticate poi i capelli, anche loro soffrono terribilmente il freddo! Fate delle maschere riparatrici e utilizzate degli integratori che fortifichino il capello, per proteggerli e nutrirli.

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