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Conoscere la propria carnagione e il fototipo per l’abbronzatura e la protezione dal sole

Alessia

Per determinare come proteggere efficacemente la pelle dal sole in base alle esigenze della propria persona, è necessario conoscere a quale tipo di fototipo (capacità di abbronzarsi) si appartiene.

In realtà, l’abbronzatura è un meccanismo naturale di difesa della pelle rispetto ai raggi solari, che si manifesta con la formazione di melanina.

Ciò che generalmente si considera come un fatto estetico, in sostanza è un fattore di protezione ereditario, che varia dunque da persona a persona

A seconda della reazione e della sensibilità all’esposizione solare, si sono individuati 6 tipi di pelle o fototipi (più basso è il fototipo maggiori saranno le probabilità di scottarsi, e perciò tanto maggiori dovranno essere le precauzioni da adottare):

FOTOTIPO I

si scotta molto facilmente e non si abbronza mai. Estremamente fotosensibile, ha carnagione molto chiara / lattea, spesso con efelidi, capelli biondi o rossi, occhi chiari (rientrano in questo gruppo gli albini). La mancanza quasi totale di melanina provoca generalmente un eritema evidente a ogni esposizione al sole non protetta. L’abbronzatura è molto tenue, quasi inesistente. La reazione ai raggi solari è molto elevata, con alto rischio di danni permanenti e di scottature anche gravi. Meglio esporsi il meno possibile al sole nelle ore più calde (11-17), proteggendosi con il massimo fattore di protezione solare possibile.

FOTOTIPO II

si scotta facilmente e si abbronza poco. Ha capelli biondi o castano chiaro ed una carnagione chiara, anche se leggermente più bronzea rispetto ai precedenti ed una fotosensibilità inferiore. Anche se generalmente si scotta, con gradualità riesce ad assumere una leggera abbronzatura, ma deve utilizzare protezioni molto alte. La tendenza alla comparsa di eritema è costante. Il fattore di protezione solare (fps) consigliato è il massimo: prestare particolare attenzione         alla protezione del naso, padiglioni auricolari, labbra, nuca e occhi. Evitare le ustioni dal            sole e trattenersi all’ombra (sopratutto tra le 11 e le 16).

FOTOTIPO III

si scotta moderatamente e assume una tintarella nocciola chiaro, abbronzandosi con gradualità. Ha capelli castani ed una carnagione abbastanza scura. Spesso è soggetto ad eritema. Fps consigliato: medio-alto. Prestare particolare attenzione alla protezione del naso,       padiglioni auricolari, labbra, nuca e occhi. L’esposizione nelle ore più calde (11-16) è          comunque pericolosa.

FOTOTIPO IV

si scotta poco e raggiunge un’abbronzatura nocciola scuro. Ha capelli bruni ed una carnagione olivastra. Raramente presenta eritema solare. In breve tempo viene prodotta un’abbronzatura molto intensa. È il fototipo più tipico in Italia.
Fps consigliato: medio. Proteggersi di più nelle ore più calde (11-16)

FOTOTIPO V

eccezionalmente si scotta o è soggetto ad eritema. Ha carnagione, capelli (spesso crespi) e occhi scuri. Minima sensibilità ai raggi solari e possibilità di esporsi al sole senza problemi di scottature: ottiene un’abbronzatura molto scura in poco tempo. È il fototipo più comune in Medio Oriente.
Fps consigliato: medio. L’esposizione nelle ore più calde (11-16) è comunque pericolosa. Utilizzare comunque cappelli e occhiali.

FOTOTIPO VI

non si scotta e si abbronza molto velocemente, diventando “nero”. Ha capelli e carnagione neri. Non compare in alcun caso forme di eritema. Possono comunque sviluppare tumori della pelle, la cui diagnosi può essere molto difficile.
Utilizzare filtri di protezione solare da bassa a media. Evitare le ustioni solari: dopo lunghi periodi in cui ci si espone molto poco al sole è possibile ustionarsi anche con un fototipo 6.

Conoscendo il proprio fototipo dunque, si può procedere con la scelta del prodotto giusto per proteggersi, in relazione anche al momento della giornata in cui ci si espone (orari), alla zona in cui ci si trova (latitudine e longitudine), alla stagione, alle condizioni metereologiche (vento o nebbia), alla eventuale presenza di superfici riflettenti come la neve, l’acqua, la sabbia, etc e alla durata dell’esposizione (continuativa o ad intermittenza, ripetuta).

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