Conosciamo davvero lo zucchero?

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La maggior parte delle persone utilizza da sempre uno zucchero bianco raffinato per dolcificare le proprie bevande o preparare un dolce. Questo tipo di zucchero è onnipresente anche in tutti i prodotti da forno che si acquistano, compresi quindi dolci, caramelle, bevande industriali, cibi preconfezionati, marmellate, conserve e in genere in molti prodotti alimentari. Esso ha effetti molto negativi sulla nostra salute.

Lo zucchero bianco deriva infatti da un procedimento di raffinazione della barbabietola o della canna da zucchero, che viene sottoposto a decolorazione e aggiunta di additivi che trasforma due molecole in sé buone, quali  il fruttosio e il glucosio, in una sostanza morta, priva di nutrienti i quali vengono asportati, ricca di residui tossici e fortemente dannosa per il corpo.

Quando lo zucchero entra in circolazione stimola un ormone prodotto dal pancreas, coinvolto nella sintesi del glucosio ovvero l’insulina. Il consumo quotidiano di  questo tipo di zucchero conduce ad un sovraccarico delle funzioni pancreatiche, che nel tempo portano questo organo ad indebolirsi, provocando seri danni alla salute che possono sfociare nel diabete, malattia che oggi è in netto aumento proprio per l’abuso di zuccheri raffinati.

Inoltre il saccarosio provoca una fermentazione delle viscere, causa di una costante infiammazione intestinale: quest’ultima sottrae e impedisce al nostro organismo di assorbire i minerali e le vitamine, in particolare quelle del gruppo B, generando tutte le carenze del caso. Ma le implicazioni non sono finite qui; tra i problemi più importanti derivanti dall’abuso di zuccheri raffinati abbiamo

  • Aumento delle transaminasi del fegato (intossicazione)
  • Obesità (non solo per l’apporto calorico ma soprattutto perché inibisce la sensazione di sazietà, alimentando un senso di fame che porta alla sovralimentazione)
  • Aumento dei casi di diabete
  • Dispendio delle riserve di calcio che il corpo utilizza per neutralizzare lo zucchero (impoverendo ossa e denti e predisponendo maggiormente all’osteoporosi)
  • Placca e carie
  • Danni al tubo digerente e alla flora intestinale, quindi infiammazioni
  • Diminuzione della forza dei globuli bianchi nel combattere i batteri
  • Stress del metabolismo, a causa dei continui sbalzi della glicemia, che causa danni anche al sistema nervoso.
  • Alterazione dell’equilibrio acido-basico del corpo e spiccata tendenza all’iperacidità, causa anche di cellulite e atonicità dei tessuti .

I vantaggi dello zucchero integrale

Questo, a differenza degli altri, subisce ancora una lavorazione tradizionale, nel pieno rispetto delle sue proprietà e a tutto beneficio della nostra salute. Le canne vengono recise alla base e spremute con appositi rulli. Il succo ottenuto viene fatto sedimentare e poi evaporare. Si ottiene così uno sciroppo molto concentrato di colore scuro, che conserva ancora buone dosi di minerali e vitamine ma anche un profumo e soprattutto un sapore gradevole e speziato, variabile a seconda dei tipi.

Esso contiene una minore percentuale di saccarosio, è più ricco di Sali minerali (calcio, fosforo, zinco, potassio, fluoro, magnesio) e vitamine (A, B1, B2,B6, C). Il potere calorico è leggermente inferiore, in media 100 g di zucchero di canna integrale apportano 365 calorie contro le 392 del bianco.

 Attenzione a non confondere lo zucchero integrale con quello grezzo o per meglio dire semiraffinato, il quale è il comune zucchero di canna che troviamo come alternativa a quello bianco nei supermercati ma che non è molto diverso da quello bianco raffinato.

Quest’ultimo infatti subisce un processo di cristallizzazione e molto spesso anche di  sbiancamento che comunque lo depaupera di una serie di sostanze nutritive, a cui spesso viene aggiunto della melassa in piccolissime quantità o del caramello per dargli comunque quel colorito  giallo-beige; è di poco meno calorico di quello bianco  e si presenta con cristalli asciutti e regolari. Un ottimo metodo per distinguerli è affidarsi proprio alla vista e alla consistenza.

Quello integrale di canna  non si presenta altrettanto bene ma è nettamente superiore in qualità; è una massa scura (segnale della presenza di melassa)amorfa, umida e mobile e costa più di quello grezzo perché è di prima qualità e ci vogliono ben 12 kg di canne per avere 1kg di prodotto.

Quello integrale è dunque in assoluto da preferire, perché oltre ad avere la funzione di zuccherare, ci fornisce elementi vitali utili al funzionamento dell’organismo. E’ possibile acquistarlo nelle botteghe equosolidali o nei negozi bio che garantiscono un’etichetta sicura della provenienza e delle caratteristiche del prodotto.

Va da sé comunque, che trattandosi pur sempre di zucchero è bene limitarne l’utilizzo al minimo indispensabile così da avere un buon equilibrio fisico.

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