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E’ tempo di mall walking

Sonia Brunelli

Camminare è un toccasana. Ma soprattutto in questo periodo è facile farsi scoraggiare dal meteo, fa freddo, piove e la tentazione di restare a casa sul divano al calduccio a leggere un bel libro, mentre si sorseggia una tazza di tè, è tanta. La soluzione si chiama “mall walking” e sta prendendo piede anche in Italia. Pantaloncini, scarpe da jogging, cuffia con gli mp3 preferiti e tutti a camminare in un centro commerciale. Non a fare la spesa, ma ad allenarsi a passo spedito, tra vetrine, scalinate e gallerie di negozi. I punti a favore sono più di uno: innanzitutto si fa movimento al riparo dalle intemperie, lontani dal traffico e dallo smog…e c’è sempre una toilette a disposizione…

Negli Stati Uniti il mall walking è considerato una vera e propria disciplina sportiva, l’idea, in voga da anni, è venuta alla personal trainer Sara Donovan che ha pubblicato il suo bestseller da titolo “Mall walking madness” (tradotto significa: Tutti pazzi per il mall walking), in vendita su Amazon. E da Chicago a New York i commercianti incoraggiano i mall walkers anche con buoni sconto da spendere nei negozi (ma solo alla fine della camminata!), snack e check up gratuiti della pressione.

Infatti, va osservato, l’assoluto divieto di acquistare durante le camminate poiché, questo, è considerato un elemento di disturbo allo svolgimento di un proficuo allenamento. Nessuno vieta, però, ai walkers, di guardare le vetrine e di osservare le promozioni e le offerte in corso per poi tornarci in un altro momento, una volta terminata la seduta sportiva.

Questa nuova tendenza, inoltre, va a coincidere perfettamente con la filosofia ispiratrice degli architetti americani dei grandi centri commerciali degli anni ’50, i quali immaginavano davvero il mall come un nuovo spazio pubblico per la comunità suburbana, all’inizio i mall, infatti, comprendevano sale riunione, anfiteatri, panchine, proprio per ricreare piccoli centri urbani a scopo ricreativo, culturale e di aggregazione.

Tra le persone più assidue e accanite in questo esercizio sono le donne oltre i 40 anni che riescono a dedicare senza problemi, all’interno delle loro attività quotidiane, almeno 30-40 minuti di camminata nel centro commerciale. Con una seduta di mezz’ora di mall walking si consumano circa 200 calorie e intanto si sta già pensando a un particolare carrello in materiale hi-tech, studiato appositamente, vero e proprio attrezzo ginnico, in cui sarà possibile agire impostando una resistenza maggiore o minore a seconda dello sforzo che si vuole produrre. Ad esempio, su una scala da 1 a 10, camminando a passo spedito per 40 minuti, impostando il livello 7, si potrebbe riuscire a bruciare 280 calorie circa, unendo così l’utile al dilettevole: fare la spesa e buttare giù un po’ di grassi.

Da noi in alcuni centri commerciali della capitale (come a La Romana o alla Porta di Roma) sono stati avvistati i primi gruppi di appassionati di mall walking. E da qui a diventare la nuova tendenza della stagione il passo è davvero breve. Il trekking urbano, invece, è già una moda più consolidata, perché permette di rendere meno prevedibili e scontate le nostre abitudini cittadine.

Cambiare percorso per raggiungere il luogo di lavoro, decidere una mattina di lasciare l’auto in garage e fare quattro passi, scoprire con occhi nuovi la città in cui si abita, come se fossimo turisti. In una parola: camminare!

Si sa che camminare fa bene alla circolazione e al cuore, inoltre aiuta a combattere depressione, obesità e diabete. 40 minuti a piedi a passo spedito, consentono di bruciare circa 120 calorie. Per non parlare dell’effetto benefico sulla nostra mente, che si distende e potenzia le proprie capacità di percezione.

Il fenomeno del trekking urbano sta interessando sempre di più le città italiane: ogni anno sempre più comuni aderiscono alla giornata nazionale del trekking urbano.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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