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Emicrania: le ultime novità delle ricerche e i nuovi farmaci

Sonia Brunelli

La ricerca contro l’emicrania non si ferma mai, facendo continui progressi di anno in anno.

A soffrirne sono soprattutto le donne con un rapporto 3 a 1 rispetto agli uomini.

Il Centro delle cefalee dell’Ospedale Universitario Careggi di Firenze sta conducendo da anni uno studio sull’emicrania, dove Pet e Risonanza, sono fondamentali per registrare le reazioni del cervello.

Al momento si sta osservando l’azione di un innovativo principio attivo che blocca l’attività dei TRP, cioè le “vie del dolore”, che hanno un ruolo importante nelle crisi di emicrania.

Oggi si cerca di attuare cure sempre più personalizzate per chi soffre di mal di testa, prendendo in considerazione l’età e lo stile di vita del paziente. Gli ultimi studi, infatti, hanno messo in luce fattori insospettabili, come l’inquinamento cittadino, che favorisce le crisi. Evitate anche il digiuno, perché alcune ricerche hanno dimostrato che in questi casi s’impenna il cortisolo e l’adrenalina, ormoni che aumentano la ricezione del dolore in caso di crisi. E’ stato inoltre provato che bere anche un solo bicchiere di vino bianco, può scatenare un attacco, colpa dell’etanolo e dell’anidride solforosa che dilatano i vasi sanguigni (nel vino rosso le quantità di queste sostanze sono inferiori).

I ricercatori, si sono anche accorti che gli episodi sono meno intensi e frequenti nell’adolescenza, aumentano di numero e d’intensità tra i 30 e i 50 anni, fino a diradarsi con la menopausa.

Durante l’adolescenza in media si possono manifestare due crisi di emicrania al mese non molto intense. Perciò si possono curare con i Fans, gli antinfiammatori non steroidi come aspirina e ibuprofene. Meglio evitare, invece, il paracetamolo.

Tra i 25 e i 45 anni, per le donne che soffrono di emicrania, è il momento peggiore, perché gli ormoni sono ai massimi livelli e le crisi possono essere anche quattro al mese, dato che i livelli di serotonina sono bassi. Per simulare l’azione antidolore di quest’ormone si ricorre a farmaci specifici, come i triptani. Il più nuovo è il zolmitriptan spray, nome commerciale Zomig.

Dopo i 45 anni, gli estrogeni diminuiscono sempre più, fino alla menopausa, quando le crisi spariscono, salvo per chi soffre di pressione alta. In questi casi, il farmaco antipertensivo utilizzato, dilata i vasi sanguigni, facendo aumentare il dolore. In questi casi l’ideale è il propranorolo, nome commerciale Inderal.

Se soffrite di emicrania, abituatevi a tenere un diario, nel quale annoterete: data delle crisi, durata e ogni altro fattore (cibo, attività praticata etc..). Questo aiuterà il medico a prescrivere una terapia personalizzata.

L’importante è, prima di intraprendere una qualsiasi cura fai da te, fissare sempre una visita con uno specialista.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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