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Le gallette di riso: davvero amiche della dieta?

Alessia

Le gallette di riso, a differenza del pane, non contengono lieviti e non causano gonfiore addominale ma hanno un elevato valore glicemico. Le conosciamo davvero e sappiamo mangiarle in modo che possano esserci utili oppure siamo solo in balia delle credenze popolari e del terrore del grasso, su cui vertono le aziende produttrici per vendere di più?

Negli ultimi anni infatti, le gallette di riso stanno spopolando e sostituendo sempre più il pane, perché si pensa che siano più leggere, facciano bene alla salute e abbiano gusto, anche se in realtà, molti sostengono che “sappiano di polistirolo”.

Sapete perché? Semplicemente perché la tecnica per produrle è la stessa che si usa per produrre la plastica, ossia estrusione, solamente che la materia prima non sono composti chimici da plastificare, bensì chicchi di riso (o altri tipi di cereali e semi). Quest’ultimi, posti nell’estrusore, sono sottoposti ad un’elevata temperatura sui 200 gradi e ad un’enorme pressione: il passaggio nella macchina è rapido e poi il cereale stritolato, viene spinto fuori attraverso minuscoli fori. La differenza di pressione tra l’interno e l’esterno della macchina fa gonfiare il cereale e la galletta è fatta: un composto molto povero di umidità, molto croccante e ricco di aria, alcune insaporite con sale prima della produzione, altre addizionate con aromi.

Questo procedimento però, fa perdere la lisina presente nel cereale (un amminoacido essenziale per l’organismo) e distrugge anche molte sue vitamine, senza dimenticare che a parità di peso, le gallette hanno 370 kcal ogni 100 grammi, quasi il doppio delle calorie del pane integrale.

Non sono certo un alimento dimagrante di per sé, quindi, e se le si mangiano sperando di perdere peso, il risultato sarà deludente; di positivo c’è che hanno un elevato potere saziante poichè a parità di volume, danno una sensazione di maggior pienezza rispetto ad un altro alimento nelle stesse quantità, e che a differenza del pane non contengono lievito e non creano quindi, gonfiore addominale.

L’estrusione rende perciò l’amido più digeribile, ma con ciò può avere un alto indice glicemico e quindi è da mangiare moderatamente, e pare anche che formi una sostanza cancerogena, chiamata acrilamide. Fate attenzione quindi all’impatto glicemico che nel caso del riso raffinato risulta piuttosto alto: scegliete delle gallette (e del riso) integrali e abbinate alle gallette delle proteine, in modo da ridurre l’indice glicemico.

E non pensate che le gallette siano sane al 100% (perché sono prodotti biologici, senza altri ingredienti e con un po’ di sale), poichè la rivista tedesca Oekotest ha esaminato 20 marche di gallette di riso, tra cui 14 da agricoltura biologica, e ha rilevato che quasi tutti i prodotti sono contaminati con elementi cancerogeni come l’arsenico, a volte in quantità rilevante, e l’acrilammide appunto, la stessa sostanza che si trova nelle patatine fritte e che si forma negli alimenti durante la cottura ad alta temperatura.

Ovviamente, le soglie pericolose di esposizione per i bambini sono minori rispetto agli adulti e quindi, il fatto che questi prodotti vengano sponsorizzati come adatti ai più piccini, è preoccupante per la loro salute.

Quindi, se pensate che le gallette siano più dietetiche e salutari, state rinunciando al pane forse inutilmente e forse addirittura creandovi un danno alla salute; se il problema invece è questione di intolleranze e allergie, sappiate che ci sono anche altre soluzioni alternative con farina di grano o di altri cereali (potete realizzare focaccine mescolando farine di cereali diversi dal grano, come riso, mais, miglio, di falsi cereali come grano saraceno e amaranto o di castagna) che si possono anche realizzare autonomamente a casa.

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