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I benefici degli ospedali verdi: la orto-giardino terapia

Sonia Brunelli

Sono sempre più numerosi gli spazi verdi negli ospedali e nelle case di cura per aiutare i pazienti ricoverati a riprendersi più in fretta. Perché come provano diversi studi medici, il contatto con la natura aiuta l’organismo a reagire prontamente, permettendo una pronta guarigione, diminuendo le forme di depressione. Il verde aiuta ad affrontare le cure perché infonde coraggio e stimola l’ottimismo. E’ dimostrato che con la orto-giardino terapia si dimezza l’uso degli analgesici e le convalescenze si accorciano.

Ecco strutture mediche in cui il verde è protagonista.

In Veneto i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di pediatrica dell’ospedale S.Maria di Ca’Foncello di Treviso dell’Azienda Ulss 9 guariscono prima rispetto al ricovero in strutture similari. Perché oltre alle classiche cure possono giocare nel giardino pensile allestito davanti al reparto. Trascorrere il pomeriggio nel verde all’aria aperta, al sole, in compagnia di amici e genitori, o dello staff medico, equivale a una boccata di ossigeno e serenità.

Alla casa di riposo Fondazione Grimani Buttari di Osimo (An) i malati di Alzheimer sono curati con la giardino terapia. Il parco è studiato per permettere agli ospiti di muoversi liberamente grazie a sentieri, aree relax e all’assenza di ostacoli. Trascorrere le ore in giardino permette di socializzare, di stimolare la mente e mantenersi attivi.

L’Istituto Toscano Tumori di cui fa parte il reparto oncologico dell’ospedale di Carrara ha messo a disposizione degli ospiti due terrazze terapeutiche di circa venti metri quadrati l’una, con vista mare. Lo scopo è risollevare l’umore dei malati di tumore e permettere di affrontare meglio le terapie. Nell’oasi verde sono presenti arbusti rampicanti, molti fiori e piante sempreverdi. I pazienti possono dedicarsi all’orto e alle piante aromatiche.

Proprio da qui è nata un’altra bellissima iniziativa, che cerca sostenitori in tutta Italia: i Donatori di Musica. Una rete di musicisti, medici e volontari, nata nel 2009 per realizzare e coordinare stagioni di concerti negli ospedali (si ricercano sempre musicisti, medici, volontari e sostenitori dell’iniziativa). L’esperienza emotiva e umana dell’ascolto della musica dal vivo è un diritto di tutti, e in particolare di chi si trova ad affrontare situazioni critiche. Oggi al reparto oncologico dell’ospedale di Carrara, rispetto ad altre strutture simili, si utilizzano meno antidolorifici e il cortisolo, l’ormone dello stress, risulta nei pazienti sempre a livelli minimi.

Il Giardino dei Sensi dell’Istituto regionale Rittmeyer per ciechi di Trieste, unico nel suo genere, è stato appositamente ideato nel 2005 per migliorare le capacità percettive dei non vedenti. Il giardino di oltre 6.000 mq è suddiviso in aree tematiche, unite da un vialetto, per offrire agli utenti un’esperienza in grado di coinvolgere i sensi, privilegiando gli stimoli percettivi: il giardino del tatto, il giardino dei suoni (uno spazio che si svolge lungo un ruscello artificiale, realizzato per stimolare l’udito e fornire informazioni acustiche per l’orientamento del non vedente o ipovedente), il giardino dei colori, il giardino delle fragranze (coltivati rosmarino, timo, salvia, origano, lavanda, menta, melissa).

A disposizione degli ospiti, aree per la coltivazione a scopo terapeutico di piante orticole, aromatiche e da fiore. Gli orti rialzati sono realizzati a sbalzo per consentire le condizioni ideali di lavoro anche a chi si muove in sedia a rotelle. L’area verde è inoltre caratterizzata da una particolare e innovativa struttura: un labirinto a pannelli mobili, strumento che gli specialisti dell’Istituto hanno creato per utilizzarlo a fini didattici nel campo dell’orientamento e mobilità del non vedente.

All’ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, si cerca quotidianamente di mantenere un consumo energetico a livelli minimi, i tetti verdi sono un orto curato dai bambini ricoverati e il giardino è bio, cioè gestito senza fitofarmaci. La Fondazione Meyer ONLUS sostiene l’orto terapia per i piccoli pazienti ed ha avviato il percorso di certificazione Bio-Habitat per tutto il verde che circonda l’ospedale.

Ognuno di noi può nel proprio piccolo, crearsi un angolo verde personale: in giardino o sul balcone. Anche in casa qualche pianta posta in bagno, nel soggiorno, in cucina o in sala, rende l’ambiente più rilassante e sano. Inoltre, il contatto con la natura riduce lo stress, i comportamenti aggressivi, la fatica mentale e aiuta a combattere tensioni, depressione e ansia. Anche seminare, veder crescere una pianta giorno dopo giorno, aumenta l’autostima, stimola l’iniziativa, abitua a prendere decisioni, riequilibra e ci riavvicina ai ritmi della natura (vedi il famoso orto alla Casa Bianca di Michelle Obama).

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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