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Il primo chakra: la nostra radice

Jennifer

Vivere la nostra quotidianità con energia, sviluppando sempre più coraggio, tranquillità e forza fisica e interiore è la sfida di questo chakra, il primo grande punto di affluenza energetica che a partire dal basso del nostro corpo, troviamo alla base della colonna vertebrale e che rappresenta letteralmente il nostro “sostegno” collegandoci in via diretta alla terra, dunque al nutrimento, mediante l’appoggio dei piedi al suolo.

Esso rappresenta simbolicamente il diritto di esistere sulla terra e di avere ciò che necessita alla sopravvivenza tanto del corpo (necessità di acqua, cibo, un riparo sicuro, cure mediche) quanto dello spirito inteso come diritto di realizzarsi e diventare ciò che si desidera.

Il suo sviluppo inizia già nell’utero materno fino al primo anno di vita, quando l’energia si concentra per plasmare e far crescere il nostro corpo. In questa fase di vita il piccolo è totalmente dipendente dalla madre e le sue necessità fondamentali sono quelle di soddisfare bisogni primari al caldo come mangiare, bere, dormire, stare al caldo, sentirsi protetto. Dal grado di soddisfacimento di tali necessità in questo periodo di vita dipenderanno le basi psicologiche con cui ciascuno si relaziona al mondo, il senso di fiducia che porta stabilità e voglia di vivere oppure di non fiducia che avrà come conseguenza il senso di inadeguatezza.

Quando si diviene adulti, nel passaggio in cui ci rendiamo indipendenti dalla famiglia e capaci di procurarci da soli ciò che ci necessita, questo chakra viene di nuovo fortemente coinvolto, perché adesso bisogna affrontare un secondo e diverso tipo di sviluppo, non più fisico ma legato alla capacità di saper sopravvivere autonomamente e di crearsi da soli delle sicurezze.

Parliamo di tutto questo perché oggi, con una situazione socio economica così instabile che non permette né ai giovanissimi né più agli adulti di poter contare su alcune sicurezze essenziali, il rafforzamento di questo chakra si rende quanto mai necessario per ritrovare, indipendentemente da quello che succede all’esterno, quella forza vitale, quella grinta per affrontare il nostro tempo senza lasciarsi andare a sentimenti quali la paura.

Quando avvertiamo che qualcosa mina la nostra sopravvivenza, percepiamo la paura: diventiamo agitati, ansiosi, ci sentiamo sicuri solo rimanendo costantemente vigili e appena ci rilassiamo la paura aumenta. Gli attacchi di panico sono purtroppo l’effetto più comune di queste insicurezze e paure protratte nel tempo e lasciate fluire senza adottare dei rimedi decisivi.

Inoltre se ci lasciamo dominare dalla paura, a livello energetico cominciano degli scompensi che si riflettono in maniera proporzionale sulla nostra salute fisica, causando problemi di pressione alta, di cuore, di stomaco, stanchezza cronica e spesso riducendo le difese immunitarie.

Non possiamo permettere che tutto ciò accada, ognuno di noi ha tutte le “armi” per combattere, e sono tutte dentro di noi. Le persone illuminate sono proprio quelle che, avendo fatto un percorso di profonda conoscenza di sé, sono riuscite a scoprire le immense riserve di energia che ognuno possiede anche se nella maggior parte dei casi ne è inconsapevole.

Dunque è dalla consapevolezza che bisogna partire: divenire consapevoli significa conoscersi, aver presente quali sono le proprie potenzialità, i limiti che ci siamo imposti con convinzioni limitanti, non fermandosi ad una visione superficiale di se stessi ma tendere sempre verso l’alto, senza aspettare passivamente che qualcuno o qualcosa ci aiuti.

Esercizi Yoga

E allora cosa fare? Vediamo qualche esercizio yoga che ci aiuti nel radicamento con noi stessi e la terra.

• Poggiamo i piedi sul suolo, tenendo le ginocchia leggermente flesse; dobbiamo trovare il giusto equilibrio corporeo, ricercare la sensazione di massima stabilità. Gli occhi sono chiusi e si medita sulla sicurezza che avvertiamo, l’appoggio completo dei piedi come radicamento sano e vigoroso alla terra.
• Supini, ponendo la mano sinistra sul primo chakra e la destra sulla testa; rimanete in questa posizione per 3 minuti. Provate a fare una respirazione molto lenta e profonda e a percepirne il ritmo. Quando inspirate, visualizzate aria pura piena di energia che entra nel vostro corpo; quando espirate visualizzate l’aria che esce con tutti i pensieri negativi che avete. Ad ogni inspirazione diventate più forti, più energetici, pieni di forza vitale.
• Seduti in ginocchio sui talloni, posizionate le mani all’altezza dei reni, dietro la schiena e chiudete gli occhi. Respirate e ponete attenzione all’espirazione che deve essere lunga e lenta. Concentrandoci sull’area in cui abbiamo posto le mani, ripetiamo in mente questa frase: Io sono totalmente supportato e sostenuto dalla vita. Manteniamo la posizione per qualche minuto e poi sciogliamo.

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