I disturbi causati dal reflusso sono la prima cosa da curare o limitare o alleviare nell’immediato, in dipendenza dalla gravità e dall’intensità del problema ovviamente.
Con l’invito ad affidarsi ad un medico, nei casi leggeri di reflusso gastroesofageo è sufficiente modificare il proprio stile di vita ed eliminare quelle abitudini o cibi che possono causarlo;come farmaci, per 6-8 settimane, si possono prendere gli alginati e gli antiacidi, che sono adatti anche ai giovani e alle donne gravide.
Nei casi medi, in cui vi è l’infiammazione dell’esofago (esofagite), si può ricorrere a farmaci antisecretori e procinetici per 8 settimane; nei casi gravi con grave esofagite, ai farmaci inibitori della pompa protonica, con una cura post di mantenimento.
Se i farmaci non hanno alcun effetto e la malattia ne è resistente, è necessario dunque procedere con un intervento chirurgico.
Solitamente si esegue la ricostruzione della valvola fra esofago e stomaco (plastica antireflusso) o aprendo il torace o in laparoscopia (meno invasiva e non lascia cicatrici); nella maggior parte dei casi l’operazione risulta essere efficace ed il reflusso non torna per anni.
Le regole comportamentali e la modificazione dei propri stili e abitudini di vita comunque, devono essere sempre la base di tutta la cura, nonché prevenzione per evitare che ritornino e/o che si aggravino i reflussi.
Sono semplici regole ma fondamentali per “auto-proteggersi”:
Non sdraiarsi subito dopo il pasto
e aspettare 3-4 ore prima di coricarsi, poiché la posizione supina favorisce la risalita dell’acido e la salivazione, che ha proprietà antiacido, diminuisce durante il sonno. Meglio dormire con testa e torace sollevati rispetto al resto del corpo (sollevare il materasso con qualche rialzo, e non usare più cuscini, che poi durante la notte si spostano)
Non compiere sforzi fisici dopo il pasto
nemmeno compiere movimenti improvvisi. Per l’attività fisica, attendere almeno 2-3 ore.
- Non assumere farmaci che favoriscono il reflusso
- Non fumare
- Non indussare vestiti stretti o che costringo la vita e aumentano la pressione sull’addome
- Mantenersi in forma, poiché il sovrappeso aumenta la pressione nell’addome
- Seguire una dieta adatta povera di cibi grassi e di alcool, facendo pasti non troppo elaborati e mangiando spesso e lentamente.
Quest’ultimo aspetto è molto importante perché curare la propria alimentazione significa migliorare i sintomi da reflusso nel 50% dei casi! Preferire quindi cibi ricchi di proteine e fibre ed evitare quelli acidi e speziati; ridurre l’aglio, al cipolla, la menta, il caffè, il thè, l’anice ed eliminare del tutto i fritti e le salse o condimenti elaborati.
Cibi anti reflusso
Ecco una lista di ciò che si può mangiare e di ciò che è molto consigliato evitare:
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SI’ |
NO |
|
CARBOIDRATI | Pasta e riso (condimenti leggeri) | |
CARNE | Bianche come pollo e tacchino; magre come coniglio e vitello. Bresaola, prosciutto cotto e crudo | Grasse come maiale e affumicate. Insaccati |
PESCE | Qualsiasi | |
VERDURA | Qualsiasi | |
FORMAGGI | Freschi come ricotta e mozzarella | Grassi e fermentati come taleggio, mascarpone, brie e gorgonzola |
UOVA | Meglio se cucinate alle coque | Fritte e sode |
LATTE | Scremato | |
FRUTTA | Mele, banane, more, lamponi, pere, pesche, meloni | |
DOLCI | Biscotti secchi e marmellata alla frutta (ma poca) | Creme e cioccolato (anche come farciture) |
CONDIMENTI | Olio extra vergine di oliva | Burro, dado e strutto. Spezie come curry, noce moscata e cannella |
BEVANDE | Acqua naturale non gasata | Alcolici, caffè, thè, succhi di frutta e bibite gassate o con caffeina |