Il sale in cucina fa male alla salute?

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Esagerare con il sale a tavola fa male alla salute. I rischi non sono pochi: colesterolo alto, pressione alle stelle, infarto e ictus. La frutta però risulta essere un’ottima arma per neutralizzare i danni del sodio.

Ma facciamo il punto sulla situazione: gli italiani in cucina, consumano quotidianamente il doppio  della dose massima raccomandata dall’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco).

Una tendenza molto pericolosa, più del fumo delle sigarette!

Il problema però non si risolve togliendo la saliera dalla tavola. Perché forse non ce ne rendiamo conto, ma sono tanti gli alimenti “insospettabili” ricchi di sodio. I formaggi, gli insaccati, le salse, tutti gli alimenti in scatola, i piatti pronti surgelati, i dadi da brodo, i cracker, il pane, i grissini, perfino i biscotti e le caramelle, sono tutti cibi troppo ricchi di sale.

Ecco perché bisogna sempre leggere le etichette degli alimenti. Facciamo anche presente che il sale non corrisponde in realtà al contenuto di sodio. Per verificarlo basta fare un semplice calcolo: il contenuto di sale è uguale al contenuto di sodio moltiplicato per 2,5.

Fate i vostri conti!

Da un’inchiesta, risulta che la nostra razione giornaliera di sodio va così alle stelle, parliamo di 10/11 grammi in media al giorno!

Il limite massimo raccomandato dall’Oms e dall’Inran è di appena 6 grammi al giorno.

Però con un poco di buona volontà queste cattive abitudini alimentari possono essere eliminate.

Abituarsi un poco alla volta a sapori più delicati e meno saporiti si può in circa 15 giorni.

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Questo è il tempo che le papille gustative impiegano per apprezzare i sapori “più naturali”.

Per cominciare, allora, bisogna comprare pane non salato, come il toscano. Poi andrebbero eliminati tutti i cibi che nell’etichetta indicano l’aggiunta dei cosiddetti insaporitori, quelle sostanze che rendono i preparati più appetitosi.

La dieta deve puntare su frutta e verdura, che compensano il sale ingerito. L’ideale sono le mele, le albicocche, i finocchi, le carote e il sedano. Tutti alimenti che favoriscono l’eliminazione dall’organismo del sodio in eccesso.

E gli effetti si vedono nel giro di pochissimo. Riducendo la dose quotidiana di sale di 2 grammi, la pressione arteriosa si abbassa di 6-8 mmHg (milligrammi di mercurio, cioè l’unità di misura per controllare la pressione).

Aggiungendo poi una camminata quotidiana di mezz’ora a passo svelto, i valori scendono di altri 4-6 mmHg.

Perciò, ponete più attenzione a ciò che comprate al supermercato, leggete sempre le etichette. Il sale è indicato come sodio o sodium e per sapere il conto esatto moltiplicatelo come vi ho illustrato prima!

Ridurre il sale deve rientrare nell’educazione al mangiare sano per vivere meglio.

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.