Il valore preventivo e terapeutico dell’attività sportiva

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Un’ora di esercizio fisico al posto di una pillola. Questo sarà il prossimo futuro, perché sono tante ormai le ricerche scientifiche che confermano i benefici delle attività sportive nei confronti di molte patologie, come il diabete, l’ipertensione, l’artrite e il mal di testa.

Questa è la nuova filosofia che sta attraversando tutte le discipline mediche.

In America i medici già abbinano a diversi disturbi fisici, i programmi di attività più adatti, con “posologia” dettagliata, proprio come si farebbe per un medicinale. Ed ora si comincia a parlarne anche in Italia: curare la malattia anche attraverso lo sport, sempre però con il consulto del proprio medico di fiducia.

Gli sport che alleviano il mal di testa

Chi soffre di mal di testa, spesso ha paura a muoversi, per non peggiorare il problema. Eppure, rivela una ricerca svedese, l’attività fisica può essere un toccasana per questo disturbo. L’ideale sono gli sport aerobici, che aumentano l’assorbimento di ossigeno nel cervello e riducono gli spasmi della cefalea.

Bici e cyclette, ma anche tennis e karatè, che scaricano le tensioni e sciolgono i muscoli di collo e spalle, sono perfetti per le contratture causate dalle cefalee. Secondo la ricerca, dedicarsi tre volte alla settimana ad una di queste attività, in modo continuativo per almeno tre mesi, basta a ridurre il numero e l’intensità delle crisi e a diminuire l’uso di antidolorifici.

Tai Chi, dolci movimenti per l’artrite

Secondo uno studio dell’Arthritis Foundation, un’attività dolce, come il Tai Chi, allevia il dolore e dà un senso di benessere in tutte le forme di artrite, inclusa la reumatoide e la fibromialgia. La tecnica adatta è la Sun, la più leggera.

L’escursione delle articolazioni in questo stile è limitata e i movimenti, lenti e fluidi, sono studiati per stimolare i meridiani di reni e vescica, collegati all’apparato osteoarticolare. Per ottenere dei risultati servono almeno otto settimane di allenamento, ma già dopo 15 giorni, si possono vedere i primi risultati, soprattutto se ci si esercita tutti i giorni per almeno mezz’ora.

Per curare il diabete, oltre a farmaci e dieta, serve l’attività fisica regolare. Ottimi risultati si sono ottenuti con il fitwalking, cioè la camminata veloce a diversi livelli di intensità. L’importante è imparare piccoli accorgimenti, come oscillare le braccia ritmicamente, o fare un’adeguata azione di pressione e flessione con le gambe.

Anche il semplice camminare fa bene, ma occorre praticarlo tutti i giorni per avere gli stessi benefici del fitwalking. Secondo lo studio con due ore alla settimana, si perde in un mese circa un chilogrammo di grasso, si assottiglia il giro vita di due centimetri e si regolarizza la pressione, facendo scendere i livelli di colesterolo e di glicemia.

L’attività fisica è sempre e comunque un beneficio per il nostro organismo, per cui, la prossima volta che avete qualche leggero disturbo fisico, fate una passeggiata prima di fare tappa all’armadietto dei medicinali.

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.