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Lampade abbronzanti, per una tintarella rapida ma in sicurezza

Alessia
lampade-solari

Quando la stagione non lo consente o le vacanze son lontane dalle nostre possibilità ma la voglia di avere una bella pelle dorata è comunque forte, ci sono altre soluzioni a nostra disposizione: ma siamo sicuri di conoscerle a fondo?
Esiste un metodo veloce per abbronzarsi velocemente anche durante l’inverno: le lampade abbronzanti.Le nostre città ormai pullulano di centri solari e le lampade abbronzanti appaiono essere il metodo più veloce e naturale per essere abbronzati tutto l’anno: ma siamo sicuri che dietro a questo beneficio estetico, non via siano maggiori e peggiori rischi per la nostra salute?

Conosciamo il mondo delle lampade. Attualmente esistono due tipi di apparecchiature:

  • le lampade Uv fluorescenti, costituite da tubi fluorescenti, tipo neon con i quali sono realizzati docce e lettini. Emettono Uva e anche una piccola percentuale di Uvb, e per questo i tempi di esposizione sono più ridotti (da 6 a 12 minuti circa).
  • Le lampade Uva ad alta pressione, aventi un filtro blu scuro davanti che modifica i raggi e consente l’abbronzatura. Vengono utilizzate in lampade per il viso e lettini. Trasmettono solo radiazioni Uva ma ad alta intensità (questa intensità può anche essere da 5 a 10 volte superiore al valore massimo di quella solare presente alla nostra latitudine). I tempi di esposizione vanno da 15 minuti per il viso a 20 per il lettino.
  • I dermatologi consigliano di limitare il più possibile tutti i trattamenti estetici che utilizzano radiazioni Uv; in ogni caso andrebbero preferite le lampade che emettono uno spettro simile a quello del sole, quindi non solo raggi Uva ma anche Uvb (lampade UV fluorescenti).

Queste lampade non sono, però, molto diffuse perché consentono di abbronzarsi solo dopo una decina di sedute, mentre di solito il cliente preferisce ottenere e vedere il colorito scuro rapidamente, in una o due sedute.

Attenzione che le lampade abbronzanti siano conformi alle disposizioni di sicurezza stabilite dalla Unione Europea: scegliere con cura il centro estetico e appurarsi che vi sia il cartellino identificativo ed esplicativo sulle lampade. Importante anche la serietà del personale e la cura con cui viene seguito il cliente durante le sedute, in particolare se vengono date tutte le informazioni e le garanzie che si chiedono.

Rischi ed effetti collaterali delle lampade abbronzanti

Le ricerche più recenti consigliano di utilizzare questa abbronzatura veloce e artificiale con prudenza e parsimonia: secondo uno studio dell’International Agency for Research on Cancer, le lampade abbronzanti sarebbero associate ad un rischio maggiore di tumori cutanei tra coloro che ne han fatto uso tra l’adolescenza ed i 30 anni, perché i raggi UVA emessi favoriscono la comparsa di danni cellulari (a loro volta predisponenti ai tumori cutanei) e sono altresì responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle.

La ridotta emissione di UVB delle nuove lampade abbronzanti potrebbero ridurre il rischio di scottature quando poi ci si espone al sole, ma l’aumento contemporaneo di UVA produce sulla pelle gli stessi danni del sole, se non peggio, perché emettono solo raggi ultravioletti concentrati.

Le lampade di ultima generazione poi sono spesso troppo potenti, poiché si vuole constatare immediatamente l’avvenuta abbronzatura e soddisfare la vista del cliente. Le lampade andrebbero utilizzate il meno possibile quindi, per i ben noti effetti collaterali a breve e a lungo termine (es. eritema, orticaria da raggi UV, dermatite polimorfa da raggi UV, invecchiamento cutaneo e inaridimento, reazioni fototossiche, reazioni fotoallergiche, tumori della pelle, etc) e anche perché l’abitudine alla tintarella facile, induce involontariamente nel tempo, ad effettuare sempre nuove lampade nel breve periodo e a sommare dunque, i rischi da raggi ultravioletti.

Il rischio per gli occhi non protetti da occhiali adeguati, inoltre, è molto elevato. Non utilizzare gli occhiali per evitare l’effetto “occhi a panda”, confidando soltanto nella protezione data dalla chiusura delle palpebre, è un comportamento a rischio che può essere causa di seri danni all’occhio. Sulla congiuntiva e la cornea la radiazione UV può produrre irritazione e infiammazione (fotocheratocongiuntivite), fenomeni acuti molto fastidiosi, come la sensazione di sabbia negli occhi, che di solito regrediscono dopo qualche giorno. Il danno al cristallino e alla retina è invece più subdolo, poiché non si manifesta con reazioni acute.

[Diverso è il caso delle lampade utilizzate in ambiente dermatologico per la cura di patologie come la psoriasi e la vitiligine (es. fototerapia UVB a banda stretta), dove è lo specialista dermatologo a valutare, a seconda del paziente, il tipo di lampada più adatto, con dosaggi da modulare di seduta in seduta, in base alle caratteristiche cliniche della malattia].

Differenze tra abbronzatura da lampada e al sole

L’abbronzatura che si ottiene con le lampade, per quanto gradevole e intensa, è comunque diversa da quella che si ha esponendosi al sole perchè le lampade sono in grado di rendere più scura la pelle ma stimolando solo la melanina più superficiale, con un effetto che dura soltanto un paio di giorni; sono invece i raggi Uvb a stimolare la produzione di melanina profonda, ma le lampade ne lasciano passare una quantità minima.

Questo è il motivo per cui, contrariamente a quel che si pensa, è inutile fare lampade abbronzanti prima di andare al mare: la pigmentazione ottenuta con le lampade Uva non fornisce alla pelle lo stesso grado di fotoprotezione (protezione dalla luce) che si ottiene con la radiazione solare, che rende la pelle anche più resistente e spessa.

Consigli per abbronzarsi in sicurezza

Per non correre rischi, è importante rispettare alcune regole di igiene e sicurezza che spesso, invece, vengono trascurate per superficialità oppure per scarsa informazione. Ecco un vademecum riassuntivo, da non dimenticare mai:

  • 18 anni è l’età minima per sottoporsi alle lampade abbronzanti (Organizzazione Mondiale della Sanità) anzi, in questi giorni, si è proposto di proibire per legge le lampade abbronzanti ai minori di 14 anni.
  • Sottoporsi ad una visita dermatologica cautelativa prima di cominciare un ciclo di sedute abbronzanti, per verificare con il medico curante o con il dermatologo se la propria carnagione è adatta a questo tipo di esposizione, quante lampade si possono fare e con quali tempi.
  • Non utilizzare creme protettive e cosmetici, e pulirsi bene il viso e le zone interessate solo con latte detergente, prima di esporsi: potrebbero comparire reazioni allergiche.
  • Utilizzare sempre una crema protettiva adatta al fototipo (medio-alto, non meno di 10) ed evitare di spruzzarsi con spray che rinfrescano ma sciolgono la crema protettiva favorendo scottature.
  • Evitare di prendere il sole naturale e il sole artificiale nello stesso giorno.
  • Togliere le lenti a contatto e indossare sempre gli occhialini appositi per proteggere la vista.
  • Usare sempre occhialini, lenzuola e asciugamani sterilizzati.
  • Utilizzare solo apparecchiature di ultima generazione con filtri che assorbono i raggi UVB e dotate di timer che stabiliscono la durata dell’esposizione per evitare di sottoporsi ai raggi per un tempo eccessivo.
  • Rispettare le regole che riguardano la durata dell’esposizione e gli intervalli fra le sedute: 48 ore è l’intervallo di tempo minimo che deve esserci tra 2 sedute di lampada abbronzante, necessario per permettere alla pelle di reagire e proteggersi. 5-6 sedute all’anno sono il numero massimo di sedute consigliate in solarium per chi ha la pelle scura.
  • Mantenere sempre una distanza di sicurezza dalla fonte luminosa non inferiore a 30/40 centimetri.
  • Dopo ogni seduta applicare una dose abbondante di doposole o di prodotto idratante e lenitivo.
  • Rivolgersi al medico se sulla pelle compaiono macchie o zone pigmentate e in rilievo.
  • Diffidare dei centri che, non conoscendo la persona, non si informano sul tipo di pelle.

Lettino solare o doccia solare?

Quando entriamo in un centro estetico cosa scegliere per abbronzarsi velocemente ma senza mettere a rischio la salute della nostra pelle e del corpo, lettino solare o doccia solare? Proviamo a mettere sulla bilancia le due alternative, valutandone i pro e i contro.

Lettino solare

La scelta del lettino solare per abbronzarsi velocemente ha i suoi aspetti positivi, ma senza sottovalutare i contro della pratica:

  • vantaggi: maggiore relax, miglior funzionamento dei tubi infrarossi, migliore durata dei tubi UV
  • svantaggi: meno igienica, occupa più spazio, abbronzatura non omogenea

lettino-solare

Doccia solare

  • vantaggi: abbronzatura omogenea, occupa meno spazio (visto che la maggior parte dei centri benessere si trovano in zone storiche delle città), maggiore igiene, più remunerativa in termini di investimento
  • svantaggi: minore relax, tubature meno efficienti in tempi di funzionamento e durata, maggiore sofferenza di claustrofobia

In ogni caso la scelta deve essere sempre fatta in termini di obiettivi, numero di lampade in una settimana, tipologia di pelle etc. Per quanto riguarda altri aspetti valutare sempre la certificazione del centro benessere e la professionalità nella manutenzione:

  • cambio di filtri frequente
  • filtri certificati
  • creme professionali

Le lampade abbronzanti sono fortemente sconsigliate a :

  • Persone con la pelle molto chiara o con molti nei o lentiggini; ragazzi con meno di 18 anni e giovani con un’infanzia caratterizzata da frequenti scottature solari; persone con familiari che soffrono di malattie serie della pelle;
  • Chi usa farmaci foto sensibilizzanti, che possono causare reazioni allergiche (come antistaminici, antibiotici e pillola contraccettiva): si consiglia di consultare il medico.
  • Chi soffre di invecchiamento precoce;
  • Chi presenta lesioni cutanee;
  • Chi soffre di acne in fase acuta: i raggi UVA possono convogliare la melanina nei brufoli creando macchie scure.
  • Donne in gravidanza;
  • Persone con problemi di cattiva circolazione o di sbalzi di pressione.

Lampade abbronzanti a casa

E’ possibile con varie apparecchiature in commercio fare delle sedute di lampada abbronzante anche a casa. Il costo di queste lampade (varia in base alla grandezza e alle funzionalità del dispositivo (UV, solo per viso e faccia o anche per corpo, etc) e questa scelta può essere una valida alternative alle sedute nei centri estetici. Valgono però sempre le avvertenze descritte sopra perchè esposizioni troppo elevate e senza attenzione possono causare danni gravissimi!

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