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Mula bandha: la contrazione benefica della pratica yoga

Jennifer

yoga mulabandha

In corrispondenza del primo chakra, la ruota energetica che ci collega alle nostre radici e dona stabilità sia fisica che mentale, vi sono dei muscoli corporei di notevole importanza, che vengono stimolati durante la pratica yogica per meglio consentire la canalizzazione dell’energia.

Il termine mula banda viene tradotto dal sanscrito come “ chiusura” e consiste in una contrazione della zona perineale, quindi dei sottili e profondi muscoli situati precisamente tra l’ano e i genitali. Si stringe la zona perineale durante l’inspirazione, rilasciando durante l’espirazione. Normalmente si pratica durante l’esecuzione degli asana, per essere mantenuta per tutta la durata della posizione o semplicemente per qualche respiro.

Si tratta di un metodo praticato da millenni per favorire, al suo più alto livello, il risveglio della consapevolezza. Dunque non mera pratica fisica fine a se stessa o punto di arrivo, bensì mezzo del più grande obiettivo di chiunque si avvicini allo yoga, ovvero il recupero delle vere energie umane per sviluppare la propria natura , nella consapevolezza, in un percorso verso l’illuminazione.

 Si parte dall’esercizio fisico che consiste nella tonificazione e sollevamento del pavimento pelvico grazie alla contrazione di un’ampia muscolatura che si estende dal coccige all’osso pubico e sostiene gli organi interni.

Non è sempre di immediata percezione a primo acchitto; molti insegnanti per spiegare il tipo di muscoli da contrarre fanno riferimento al quel movimento muscolare che si realizza quando vogliamo trattenere la pipì e poi la si rilascia.

Una volta individuato il punto, questa specifica tecnica sarà perciò in grado di arricchire notevolmente l’esperienza yogica e la risalita energetica lungo la colonna vertebrale, fondamento dello yoga kundalini, dove si lavora attraverso le posizioni, i mantra, il respiro e le contrazioni specifiche per consentire la risalita verso l’alto del nostro corpo dell’energia kundalini, raffigurata tradizionalmente come un serpente assopito che riposa alla base della colonna vertebrale. E’ un’energia madre di grande potenza che se risvegliata con gradualità, porta all’illuminazione e alla realizzazione totale dell’essere umano.

 Ad un primo livello esso ci aiuta ad affrontare meglio le posizioni e a trovare l’equilibrio necessario per sviluppare sempre maggiore forza e controllo. Da ciò deriva anzitutto stabilità, anche negli esercizi più difficili. Permette di muovere gli arti coinvolti con maggiore naturalezza ed evita di comprimere la spina dorsale quando si esegue una flessione all’indietro, creando al tempo stesso più spazio sotto l’addome, utile per realizzare al meglio le torsioni e tutte quelle posizioni che si avvantaggiano da un maggiore spazio a livello addominale.

Mula banda offre grandi benefici per tutto l’apparato genitale ed escretore, prevenendo problemi come le emorroidi, i prolassi anali e uterini, incontinenza. Ma ne beneficia anche l’attività sessuale.

Si migliora inoltre la flessibilità corporea, la circolazione sanguigna e linfatica, con una buona depurazione degli organi circostanti.

Attraverso la contrazione mula banda s’impara ad acquisire la consapevolezza precisa dell’asse centrale del corpo e grazie alle stimolazioni che ne derivano, ci aiuta ad essere più sensibili e ricettivi ai segnali del nostro corpo.

Ecco perché lo stesso mula banda viene consigliato di praticare 7 giorni su 7, quante più volte possibile durante la giornata.

 

 

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