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Le noci fanno bene al cervello?

Giusi Rosamilia
noci cervello

Le noci sono un toccasana per il cervello? Alcuni cibi hanno la forma simile a quella degli organi del corpo a cui donano beneficio. Lo dice la “Signatura Rerorum”, la “Firma delle cose”, una disciplina inventata da Paracelso, medico rinascimentale.

Noci e cervello

Osservando una noce integra si vedranno distintamente due emisferi rugosi che ricordano tanto la conformazione del cervello con annessa corteccia. Le noci consentono di recuperare energie soprattutto quando ci si sente stanchi ed affaticati grazie ad alcuni nutrienti molto importanti come il fosforo e il magnesio. Il gheriglio è un concentrato di acido linoleico, tiene sotto controllo il colesterolo, regola la pressione del sangue e fluidifica il sangue.

È un frutto straordinario, gustoso integratore naturale di minerali e grassi buoni. Può essere assunto come snack, nelle salse, nelle insalate e nei dolci. L’olio di noci (crudo) è un antiossidanti efficace per il benessere del cuore e del cervello, annoverato tra gli alimenti che aiutano a prevenire il cancro.

Dosi consigliate

Se si sceglie di assumere il frutto così come è non bisogna superare le 3-4 noci al giorno. Non bisogna dimenticare che la frutta secca è calorica! Si consiglia di conservarle in un luogo fresco, possibilmente al buio. Sarebbe opportuno introdurle nella colazione oppure come spuntino.

Sono un ottimo alleato per chi ha attacchi improvvisi di fame, meglio sgranocchiare una noce che scegliere cibi nocivi per il nostro corpo. Sono ricche di vitamina B6 ed E, timida e zinco, utili per i tessuti nervosi, ma anche per pelle, unghie, ossa e capelli.

I benefici delle noci

Le noci racchiudono molteplici benefici per il corpo. Il mix di vitamine e minerali aumenta le difese immunitarie, mantiene giovane e vigile il cervello, migliora lo sviluppo scheletrico. Le noci possono anche aiutare a correggere i livelli di serotonina del cervello. La serotonina è un’importante sostanza chimica del cervello che controlla umore e appetito. Sempre le noci potrebbero essere in grado di alleviare i disturbi come insonnia e depressione. Anche le ossa traggono beneficio dalle noci!

La Signatura Rerorum: la teoria

Il presupposto teorico alla base di tale teoria si ritrova negli scritti di Plotino, fondatore del neoplatonismo. Questa materia mette in relazione la forma della frutta e della verdura con gli organi del corpo che riesce a curare grazie alle proprietà intrinseche. Per molto tempo è stata considerata una idea molto fantasiosa, ma da qualche tempo la scienza ne ha confermato qualche aspetto.

La “Signatura Rerorum” nasce come una filosofia spirituale secondo la quale tutto ciò che è presente in natura può essere usata dall’uomo. La farmacologia all’epoca era utopia, i medici antichi si servivano delle piante o dei loro estratti per curare malattie e mantenere il corpo in salute. Le piante erano già state riconosciute in Cina dove esisteva una vera e propria classificazione utile a correlare gli elementi naturali alle parti del corpo:

  • Giallo e dolce = milza
  • Rosso e amaro = cuore
  • Verde e acido = fegato
  • Nero e salato = polmoni

Ad ogni cibo il suo organo

La carota affettata somiglia all’occhio umano. La scienza dimostra che le carote aumentano il flusso sanguigno all’occhio, migliorandone la funzione. Il pomodoro ha un colore caratteristico, il rosso, che subito fa pensare al sangue. Effettivamente sono un alimento puro ottimo per il sangue e per il cuore.

Un grappolo d’uva somiglia ai polmoni, ricordando i cunicoli piccoli e gli alveoli polmonari. L’uva riduce il rischio di cancro polmonare ed enfisema. I semi sembrano ridurre la gravità dell’asma scatenato da allergia.

I fagiolini aiutano a mantenere attiva la funzione renale e, guardandoli, hanno una forma molto simile a quella dei reni. Il sedano aiuta a rafforzare le ossa che sono costituite per il 23% da sodio. L’avocado e le pere sono mirate al benessere dell’utero e della cervice.

Le ricerche moderne dimostrano che se una donna mangia un avocado alla settimana gli ormoni si equilibrano, il peso dovuto ad un parto si riduce, si previene il cancro alla cervice uterina. I semi dei fichi fanno pensare allo sperma, infatti aumentano il numero degli spermatozoi e aiutano a combattere la sterilità maschile. Le patate ricordano il pancreas ed infatti equilibrano l’indice glicemico dei diabeti.

Giusi Rosamilia
Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.
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