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Perchè ho la forfora?

Alessia
forfora

Perchè ho la forfora? Quotidianamente, le cellule della nostra epidermide si desquamano per il naturale processo di ricambio, in piccolissimi ed invisibili raggruppamenti: questa è la forfora normale.

Tuttavia, questa desquamazione spesso si modifica e le squame diventano di notevoli dimensioni creando prurito al cuoio capelluto e quel fastidioso “effetto neve”, irritante anche a livello visivo ed estetico: questa è la forfora semplice, o pitiriasi, ossia un disturbo molto comune in cui il cuoio capelluto si presenta ricoperto da un’abbondante desquamazione biancastra, secca e perlata, con sensazione di prurito.
La pettinatura e il naturale sfregamento dell’epidermide (per il prurito in testa) favorisce proprio la caduta di questi residui di cellule morte.

Solitamente, la forfora è un problema tipico maschile, in quanto gli uomini producono una maggiore quantità di sebo (anche le donne comunque, possono soffrirne), compare nella prima età adulta, diminuendo poi dai 35-40 anni, e può essere facilmente controllata con lavaggi e lozioni specifiche fungicida e aventi una base lavante-purificante incisiva, ma non irritante.

In taluni casi però, può associarsi ad altri problemi dei capelli ed essere conseguenza di veri e propri processi patologici, come nel caso di psoriasi e dermatite seborroica.

La forfora semplice, si divide in secca e grassa.

Forfora secca

Il cuoio capelluto è disidratato e le cellule morte si distaccano. La facile irritabilità dell’epidermide determina spesso la visibilità delle squamette. Non vi è un forte prurito e un’eccessiva caduta, ma l’effetto estetico è sgradevole. È fortemente legata alla stagionalità (si aggrava in inverno in cui diminuiscono i raggi ultravioletti e quindi si rallenta il ricambio dell’epidermide, e migliora in estate) e allo stress che, influendo sulla digestione, determina questo disturbo.

Forfora grassa

Le desquamazioni non cadono facilmente sulle spalle, diventano di colore grigio scuro e restano attaccate al cuoio capelluto per l’untuosità dei capelli. Si percepisce un elevato prurito e rossore dell’epidermide. Nei casi di pitiriasi steatosica, il prurito è notevole e riverifica un’eccessiva caduta dei capelli.

Dermatite seborroica

Spesso, la forfora grassa è indice di una dermatite seborroica se vi sono altri sintomi tipici manifesti: le squame untuose giallastre vengono perse non solo dal cuoio capelluto ma anche da altre zone ricche di ghiandole sebacee (sopracciglia, aree cutanee ai lati del naso e dietro le orecchie, zona inguinale e ascellare). Un prodotto utile per la cura della dermatite seborroica è Aluseb, che contiene estratto di alukina

Perchè compare la forfora?

Sulla causa di questo disturbo, ci sono diverse ipotesi: cattiva alimentazione, stress, naturale secchezza del cuoio capelluto, eccessiva produzione di sebo, lavaggi troppo frequenti o con prodotti troppo forti o non idonei, microrganismi e aria troppo calda (phon), metabolismo dei grassi, squilibri ormonali, problemi di digestione, problemi psicologici.

Nonostante questi elementi agiscano e contribuiscano alla formazione della forfora, non ne sono la causa principale però. Molti studi hanno evidenziato che sia il fungo Pityrospum il vero o maggior colpevole, il quale vive nel cuoio capelluto della maggior parte delle persone: il problema sorge quando le colonie diventano numerose e accelerano il ricambio di epidermide, nutrendosi del sebo che scompongono in acidi grassi irritanti. Il perché di questa incontrollata proliferazione non è nota e chiara.

Salvo i casi i cui compare e scompare autonomamente (a causa di periodi stressanti o disturbi alimentari), la forfora è un disturbo cronico che può essere controllato con prodotti specifici, utilizzati costantemente: una pulizia quotidiana con un buono shampoo può ridurne sensibilmente i sintomi.

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