Pidocchi: i miti da sfatare e consigli per trattarli al meglio

999
pidocchi

Come tutti gli anni periodicamente si presenta il fastidioso problema dei pidocchi. Il problema è molto diffuso soprattutto tra i piccoli, nelle scuole, asili, colonie e palestre. Il problema maggiore che preoccupa genitori e addetti ai lavori riguarda il contagio.

I pidocchi hanno una velocità di trasmissione molto simile a quella del’influenza stagionale. Per evitare la proliferazione e il rischio di contagio basta agire in modo tempestivo (ma senza allarmismi) e metodi mirati per eliminarli in modo facile e sicuro. In questo articolo vi daremo dei consigli utili per trattare i pidocchi e soprattutto sfateremo alcuni luoghi comuni che non hanno nessuna efficacia nel trattare i fastidiosi parassiti.

Pidocchi: cosa sono e come agiscono

I pidocchi non sono altro che piccoli insetti grigio-biancastri senza ali, con il corpo piatto e le zampe con uncini. Questi parassiti si attaccano ai capelli e peli in genere succhiando il sangue grazie ad un apparato buccale molto particolare.

Si attaccano alla cute della pelle e del cuoio capelluto e succhiano il sangue senza esclusione di colpi causando vere e proprie epidemie soprattutto tra i bambini (come eliminarli?). Anche gli adulti possono essere colpiti soprattutto se frequentano quotidianamente, per lavoro o piacere, luoghi pubblici e affollati.

I pidocchi si nutrono del sangue del malcapitato depositando un liquido altamente pruriginoso. La caratteristica di questi parassiti è proprio quella di vivere sul corpo umano ” a carico” di altri organismi (come definizione del termine parassita). Esistono varie tipologie di pidocchi:

  • pidocchio del capo: tipico dei bambini, presente sulla testa e orecchie (la più diffusa)
  • pidocchio del corpo: presente sugli indumenti (può sopravvivere fino a un mese)
  • pidocchio del pube: contagio tra adulti per contatto intimo

Vediamo ora i miti da sfatare sui pidocchi.

Pidocchi: miti da sfatare

I pidocchi sono parassiti che vivono e si nutrono in modo opportunistico su altri organismi causandone anche fastidi, pruriti e disturbi quotidiani. Ci sono, però, alcuni luoghi comuni che non sono veritieri e per questo motivo vogliamo fare delle importanti precisazioni sulle caratteristiche dei parassiti e sul loro modo di “colpire”:

  • i pidocchi non saltano da una testa all’altra, il contagio avviene fra persone attraverso il contatto diretto o lo scambio di affetti personali (pettini, cappelli e asciugamani)
  • i pidocchi non infestano le persone “sporche” e con scarsa igiene personale, ma possono infestare tutti indipendentemente dal grado di pulizia (in ogni caso è preferibile sempre lavarsi accuratamente)
  • i pidocchi non si trasmettono all’uomo attraverso gli animali e neanche viceversa

Pidocchi: come si diagnosticano

La diagnosi dei pidocchi è abbastanza facile grazie alle caratteristiche tipiche dell’incidenza dei parassiti sul modo di attaccare, di depositarsi e dei sintomi causati. La prima caratteristica che fa pensare ai pidocchi è l’immotivato prurito del capo, successivamente lo specialista provvede al ritrovamento del parassita sul capo e delle sue uova (o all’altezza della nuca o dietro alle orecchie).

Le uova dei pidocchi sono riconoscibili perchè puntini bianchi o marroncini di forma allungata, traslucidi e molto piccoli (molto di più della testa dell’ago). Come distinguere le uova di pidocchio dalla forfora (molto simili)? Si differenziano dalla forfora, in quanto le uova dei pidocchi non si staccano dai capelli passando la mano tra i capelli.

I pidocchi si attaccano al capello o al pelo in generale lasciando una sostanza adesiva appiccicosa e difficilmente staccabile. La forfora, al contrario, è facilmente staccabile (cade a pioggia se sfreghiamo energicamente la chioma). Come comportarsi se si scopre di avere i pidocchi? Ecco alcuni consigli utili.

Ah dimenticavo! Se ti piacciono questi Consigli Naturali posso inviarteli ogni giorno direttamente su Messenger! Iscriviti al mio Canale! Ti aspetto!

Consigli utili per eliminare i pidocchi

Prima di allarmarsi e dopo aver consultato uno specialista che ci ha assicurati che si tratta di pidocchi, è ora di passare all’azione seguendo le indicazioni del medico e alcuni pratici consigli per eliminarli più facilmente senza rischio di eventuali maggiori contagi o di latenza del problema sui nostri capelli. Ecco i consigli da seguire passo per passo:

  • prendere un pettine a denti stretti e pettinare i capelli per eliminare la maggior parte dei pidocchi e uova
  • ispezionare bene il capo con una lente di ingrandimento per individuare e rimuovere con le mani i parassiti ed eventuali uova
  • trattare il cuoio e capelli con un prodotto antiparassitario specifico
  • dopo il prodotto antiparassitario, usare un pettine in acciaio con denti fitti e pettinare ciocca per ciocca partendo dalla radice del capello
  • lasciare gli abiti all’aria aperta per 48 ore
  • disinfettare lenzuola e abiti in lavatrice a 60° o a secco
  • lasciare oggetti usati dalla persona infettata all’aria aperta, in un sacchetto chiuso per 1 settimana o buttarli via definitivamente
  • immergere pettini e spazzole in acqua bollente per qualche minuto
  • non usare spazzole e indumenti in comune

Può capitare che i pidocchi infestino ciglia e sopracciglia. In questo caso usate vaselina unguento al’ossido di zinco. Rimuovere pidocchi e uova con l’aiuto di una pinzetta. Un trucchetto per facilitare l’eliminazione di pidocchi e uova è bagnare il pettine con una soluzione al 50% in acqua di aceto (questo diminuisce al parassita l’adesione al capello).

Ricordate che è importante trattare i pidocchi senza allarmarsi. Inoltre è importante prendere consapevolezza che sono possibili eventuali reinfestazioni e che non esiste cura preventiva all’attacco dei pidocchi.