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Quando mangiare la frutta: prima o dopo i pasti?

Alessia
mangiare frutta

Ormai è di sapere comune che la frutta sia importante nell’alimentazione di chiunque perché contiene vitamine e sali minerali ed è un prezioso disintossicante, in quanto facilita l’eliminazione delle “sostanze” dannose al nostro organismo: apporta vitamine del gruppo B, betacarotene (provitamina A -che potrebbe spiegarne l’effetto di difesa nei confronti di certe malattie cardiovascolari e di tumore), minerali e oligoelementi (potassio, magnesio, calcio, ferro, rame, etc.) e polifenoli.

Inoltre, la frutta contiene grandi quantità di zuccheri semplici che vengono bruciati dall’organismo velocemente (non affaticando l’apparato digerente) e di fibre, che stimolano e facilitano il transito intestinale (per tale motivo è meglio evitare i succhi di frutta, in quanto ne contengono pochissime o niente, e sono concentrati invece di zuccheri). Se mangiata cruda, infine, la frutta aiuta a ridurre la quantità di cibo che si ingerisce perché richiede più tempo per la masticazione ed occupa così più spazio nello stomaco.

Quando mangiare la frutta?

Ma durante la giornata, quando è consigliabile mangiare la frutta, affinché il nostro organismo possa trarne i massimi benefici?

Gli studi effettuati indicano che sarebbe consigliabile assumere frutta a stomaco vuoto perché, essendo digerita in circa 20 minuti dal nostro corpo, se ingerita dopo altri alimenti, deve aspettare l’intera fase digestiva per “rilasciare” le sue proprietà. Inoltre, a fine pasto, la frutta stessa prolungherebbe ulteriormente la digestione e l’assorbimento dei suoi principi nutritivi, come vitamine e minerali, che sarebbe “contaminato” e meno efficace per l’organismo.

In realtà, non sembrano esserci controindicazioni rispetto al consumo di frutta dopo un pasto: è probabile che nelle diete ipocaloriche, si indichi di consumare la frutta durante lo spuntino, per farne rispettare le dosi giornaliere richieste di assunzione (2 o 3 porzioni al dì) senza sforare con le calorie. Inoltre, la frutta contiene fibre che favoriscono i movimenti intestinali, riduce l’assorbimento dei grassi e facilita l’assorbimento del ferro presente nei cibi quindi, per tali ragioni, sarebbe ideale invece assumerla alla fine dei pasti…

Il consiglio è quindi di mangiare frutta a colazione, come spuntino, prima del pasto o dopo il pasto a seconda di come siamo abituati a fare e come è più comodo per il nostro stile di vita, ricordando piccole informazioni:

Frutta a colazione

L’assunzione di frutta serve a ristabilire il livello di fruttosio per riempire le riserve di glicogeno del fegato e per interrompere la disgregazione di proteine muscolari avvenuta durante la notte. Per questo se si assume durante la colazione non c’è bisogno di preoccuparsi dell’eventuale accumulo di fruttosio sotto forma di grasso corporeo: consumatene senza problemi! (Si consiglia inoltre di assumere delle proteine a digestione rapida, come le proteine isolate del siero di latte, per rifornire i muscoli di aminoacidi ed interrompere il catabolismo muscolare. Miscelando le proteine del siero di latte con un paio di banane e dell’acqua, si ottiene un ottimo frullato che permetterà di bloccare la perdita muscolare e di iniziare al meglio la giornata).

Fare lo spuntino con la frutta

Lontano dai pasti o a merenda/come spuntino: se si assume frutta 3 ore prima del pasto o 1 ora e mezza dopo, non si appesantisce lo stomaco (si evita il gonfiore per coloro che ne sono soggetti) perché la frutta viene digerita “da sola”; i pasti successivi saranno più leggeri (si evitano le abbuffate) perché introdurre un frutto intero produce una sensazione di pienezza maggiore e perciò induce ad assumere meno cibo nel pasto immediatamente successivo; si permette all’organismo di assimilare fruttosio, assicurando una buona dose di energia al corpo; non si rischia di trasformare lo spuntino in un’assunzione nociva di grassi e zuccheri (merendine, salatini, dolci, etc).

Frutta prima o dopo i pasti?

Subito prima o dopo il pasto non vi è differenza: la frutta viene digerita insieme agli altri alimenti. Ricordare che la mela è ideale a fine pasto perché facilita la digestione; l’ananas fresco è ricco di enzimi proteolitici che agevolano la digestione delle proteine, quindi è bene mangiarla a fine pasto dopo una portata di carne, ad esempio; gli agrumi e i kiwi (ricchi di vitamina C) consentono di assimilare meglio il ferro della carne ingerita.

Si ricorda che

  • è meglio mangiare frutta al giusto livello di maturazione, e non primizie, per potersi assicurare tutti i benefici dei frutti
  • la frutta andrebbe sempre mangiata con la buccia, che è parte integrante del frutto e contiene notevoli quantità di cellulosa (lavare dunque, accuratamente la frutta per allontanare eventuali inquinanti di natura non agricola)
  • le autorità internazionali in campo sanitario raccomandano di consumare almeno 5 porzioni di frutta al giorno.
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