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Riconoscere il potere curativo delle piante con la teoria della Segnatura

Jennifer

La teoria della Segnatura si è diffusa nel Cinquecento, grazie agli studi di Paracelso, conosciuto come il fondatore della medicina moderna. Partendo dall’osservazione della forma e del colore delle diverse piante Paracelso teorizzò che la loro somiglianza (per colore o forma) ad organi umani o interi apparati vitali del nostro organismo, ne determinasse la possibilità di curarli.

Alla base vi era l’idea di una corrispondenza generale fra l’universo e l’organismo umano, tale per cui la somiglianza morfologica determina una risonanza energetica tra alcune piante e il corpo umano. In pratica il simile cura il simile, per una sorta di frequenza vibrazionale che si crea tra gli elementi del cosmo affini.

Questa antica medicina naturale ha consentito di individuare nelle piante effetti terapeutici all’epoca sconosciuti oggi confermati da studi e analisi di laboratorio , contribuendo così alla scoperta di cure naturali per numerosi malesseri e disturbi.

Nei secoli, le teorie di Paracelso sono poi state perfezionate, grazie al progresso della scienza in campo medico curativo, con un’analisi molto più specifica sui principi attivi all’interno delle erbe, sviluppando così un approccio più chimico alla fitoterapia. La pianta cioè non viene più guardata solo nelle sue caratteristiche esteriori ma sminuzzata e filtrata fino a trovare la sua essenza primaria, e poi utilizzata in base ai suoi principi attivi e al modo in cui reagisce nell’organismo.

Possiamo perciò affermare che, le due correnti dei diversi periodi storici hanno entrambe contribuito a  scoprire i poteri curativi della natura . La teoria della segnatura diventa così una corrente alternativa della fitoterapia moderna.

Ecco allora alcuni esempi di erbe, frutti, e fiori che in base alla loro segnatura, venivano impiegati nell’antica dottrina di Paracelso e utilizzati anche dalla fitoterapia attuale.

La noce

D’aspetto presenta un involucro duro all’interno del quale c’è il gheriglio, che ricorda la forma del cervello (segnatura per la forma). Ricchissima di Sali minerali come potassio e fosforo, è molto utile per rinforzare la memoria e ottimizzare le trasmissioni nervose, migliorando le funzionalità celebrali.

La vite

le foglie della vite, di colore rosso sangue, hanno delle nervature simili al diramarsi delle vene e dei capillari, quindi per la teoria della segnatura, la vite è in grado di rafforzare i vasi sanguigni, migliorare i l microcircolo e ridurre l’ipertensione; questo grazie soprattutto alla presenza di antocianosidi che hanno questa specifica funzione. Insieme al mirtillo e al ribes, la vite è considerata uno dei migliori rimedi naturali per i problemi di circolazione, da assumere sotto forma di estratto o tintura madre. (nelle erboristerie)

L’equiseto

con la sua forma tipica di una coda cavallina, l’equiseto rimanda immediatamente ai capelli e alla colonna vertebrale. Le sostanze presenti nella pianta come il calcio, il magnesio, lo zinco sono molto utili per rinforzare le ossa. E’ perfetto per chi soffre di osteoporosi ma anche per chi ha problemi con la bassa pressione e la scarsa concentrazione; funzionale anche per ristrutturare i capelli opachi e indeboliti. Si può assumere sotto forma di infuso o di estratto secco.

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