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Tiroide: quando qualcosa non va

Sonia Brunelli

Dall’umore al sonno, dall’appetito al battito cardiaco…La tiroide regola molte delle nostre funzioni vitali.

Un italiano su tre soffre di disturbi che compromettono il corretto funzionamento della tiroide, molti non si accorgono nemmeno del problema, mettendo a rischio le probabilità di una diagnosi preventiva e della guarigione.

La tiroide ha inoltre la capacità di filtrare i contaminanti ambientali presenti nell’atmosfera.

La tiroide è una ghiandola che si trova alla base del collo e la sua principale funzione è quella di produrre due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Ormoni fondamentali per l’intero metabolismo. Quando qualcosa non va nella tiroide si formano dei noduli, che possono essere benigni o maligni (lo 0.3%). La comparsa di noduli è favorita dalla carenza di iodio. Se molto voluminosi danno luogo a un ingrossamento della ghiandola comunemente chiamato “gozzo”.

Per tenere la tiroide in salute si può fare molto anche a tavola, basta seguire una dieta equilibrata e ricca di iodio, ecco perché è importante assumere sale iodato o sale marino, soprattutto in gravidanza.

Le cause più comuni di malfunzionamento della tiroide sono: una produzione eccessiva di ormoni (ipertiroidismo) o al contrario una produzione troppo scarsa (ipotiroidismo).

In caso d’ipertiroidismo i sintomi sono:

–       irritabilità

–       accelerazione del battito cardiaco

–       perdita di peso

–       tremori.

In caso d’ipotiroidismo i sintomi sono:

–       stanchezza

–       irritabilità

–       depressione

–       aumento di peso.

Entrambe queste eventualità sono dovute a:

–       cause genetiche

–       degenerazioni della ghiandola (tiroiditi)

–       infiammazioni

–       cause esterne (farmaci)

–       malattie autoimmuni (tiroide di Hashimoto, morbo di Basedow).

In caso di scarsa produzione di ormoni, il trattamento è a base di un ormone che sostituisce e reintegra quello naturale. In caso di sovraproduzione, invece, occorre assumere una sostanza che contrasta e riequilibra l’eccesso di ormoni. Le terapie vanno monitorate e personalizzate per trovare il dosaggio giusto.

Si può anche andare incontro a un’infiammazione post-partum che dà ipertiroidismo che si presenta nel 7% dei casi nelle donne subito dopo il parto. In genere è una forma transitoria che si risolve in poco tempo.

E’ importante sottoporsi periodicamente a controlli di prevenzione. Per scoprire se la tiroide ha dei problemi, basta eseguire degli esami del sangue e un’ecografia alla tiroide. A seconda dei risultati si può fare l’analisi degli anticorpi anti-tireoglobulina (anti-TG) o degli anticorpi anti-tireoperossidasi (anti-TPO), la scintigrafia tiroidea o l’agoaspirato.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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