Vai al contenuto

5 cibi da evitare con la gotta

Alessandra Montefusco

La gotta è un tipo di artrite infiammatoria responsabile di gonfiore e arrossamento delle articolazioni. Il nostro sangue passa attraverso il fegato e viene poi filtrato dai reni, mentre le sostanze di scarto sono eliminate attraverso l’urina.

Alcuni cibi sono ricchi di un complesso di sostanze chiamate purine: con la scomposizione di questi elementi, durante i processi di masticazione e digestione, aumenta il livello di acido urico nell’organismo. Ciò può comportare lo sviluppo dell’infiammazione con conseguenti attacchi di gotta.

Ogni volta che ingeriamo degli alimenti abbiamo un riscontro diretto sulla salute del nostro sistema vitale. Il cibo riesce quindi ad essere contemporaneamente amico o nemico, a seconda di come ce ne serviamo: può aiutare anche a ridurre la gotta e tutti i sintomi ad essa legati.

Alcuni dei più frequenti sono: attacchi improvvisi di dolore alle articolazioni, rossore e gonfiore nell’area delle giunture, infiammazione dell’alluce, sensazione di calore nella zona interessata e fitte croniche. Quali sono quindi i cibi da evitare per contrastare questi disturbi? Più che di alimenti, è importante parlare di sostanze.

Alcune infatti, come ad esempio le già citate purine, stimolano la formazione di materiali di rifiuto all’interno del nostro organismo e peggiorano i sintomi della gotta. Ecco perché bisogna saper scegliere una dieta che abbia cibi che contengano la giusta quantità di questi elementi. Tuttavia, esistono altri fattori che giocano un ruolo fondamentale nella comparsa del disturbo.

Un malfunzionamento dell’apparato digerente, ad esempio, determina una cattiva sintesi di alcuni elementi nutritivi, portando all’aumento del livello di purine. Stessa cosa avviene quando si soffre di colesterolo alto. Anche l’obesità è potenzialmente responsabile della gotta, soprattutto nella parte inferiore del corpo, in zone come ginocchia e dita dei piedi.

Con l’apporto di una dieta sana è possibile trattare la gotta in modo naturale. Vediamo quali sono i cibi sconsigliati per chi soffre di questo disturbo.

Fegato di vitello

Il fegato di vitello contiene un’alta percentuale di purine, capaci quindi di stimolare l’aumento dell’acido urico nel corpo. I prodotti animali di solito non vengono digeriti facilmente dal nostro organismo.

Essi possiedono diversi enzimi che non riescono a essere processati dall’apparato digestivo umano. Mangiare molto fegato di vitello può causare la formazione di cristalli di acido urico. È inoltre ricco di proteine, il che lo rende un cibo sconsigliato per i soggetti interessati da obesità.

Carne rossa

La carne rossa è un alimento che presenta al suo interno una notevole quantità di sostanze organiche di rifiuto. Per questo motivo non si dovrebbe mai esagerare con la sua assunzione.

C’è infatti il rischio che si formino pezzetti di acido urico nei reni e nella vescica. In queste condizioni, il paziente spesso urina questi cristalli, con conseguente dolore e sensazione di bruciore. Coloro che soffrono di gotta devono quindi preferibilmente segnare la carne rossa sulla lista dei cibi da evitare.

Alcol

Uno sconsiderato consumo di alcol può causare molte patologie. Prima fra tutte la cirrosi epatica, nella quale le cellule sane vengono sostituite con tessuti danneggiati. Questa condizione provoca un’infiammazione che rende difficile lo smaltimento degli elementi di scarto dell’organismo. È importante non bere alcol durante gli attacchi di gotta.

Esso infatti contribuisce ad aumentare il livello di acido urico e la formazione dei conseguenti cristalli. L’alcol è uno degli alimenti peggiori da ingerire se si soffre di gotta. Ridurne il consumo è un’ottima mossa per contrastare il problema.

Pesce

Il pesce può presentare tracce di mercurio e purine. Di conseguenza, c’è il rischio che entrino nel flusso sanguigno e attraversino tutti gli apparati, stimolando la formazione dei cristalli di acido urico. Sardine, aringhe, cozze, merluzzo, capesante e trote sono alcuni dei pesci più comuni che è preferibile evitare in presenza di gotta.

Cavolfiore

Il cavolfiore è un ortaggio che possiede molte proprietà benefiche, ma va evitato da coloro che soffrono di attacchi di gotta. Il suo livello di purine è infatti elevato e stimola la formazione dell’acido urico, così svantaggioso per coloro che soffrono del disturbo.

100 grammi di cavolfiore contengono circa 30 grammi di sodio e 299 grammi di potassio, che possono aumentare la presenza di cristalli di acido urico e scatenare un attacco di gotta, specialmente nella parte inferiore del corpo.

Per ritrovare il sollievo, non resta che affidarsi al consumo di cibi sani e adatti alla prevenzione del problema. In questo modo ridurrete il livello di acido urico nel sangue e potrete evitare le infiammazioni che causano la gotta. Con qualche piccolo accorgimento da adottare nella dieta quotidiana, dolore e gonfiore non saranno più un incubo irrisolvibile.

Questi cibi infatti sono un buon trattamento naturale da affiancare, quando necessario, alle cure mediche per accelerare la risoluzione del disturbo.

Alessandra Montefusco
Ho una laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e sono appassionata di rimedi naturali e cosmetica ecobio sin dall’adolescenza. Per questo cerco sempre di tenermi aggiornata sulle ultime novità del settore e sulle potenzialità dei prodotti che madre natura ci ha donato. Mi occupo di comunicazione e lavoro nel settore degli audiovisivi. Amo la musica - mia grande passione - la letteratura, il cinema, le passeggiate all’aria aperta e…il cibo!
Condividi

COSA SCOPRIRAI